giancarlo giorgetti matteo salvini

“HANNO VOLUTO PUNIRE GIORGETTI” – CIRCOLA UNA LETTURA INTERESSANTE TRA I PARLAMENTARI DI MAGGIORANZA: SECONDO ALCUNI, LA CLAMOROSA BOCCIATURA DELLA RISOLUZIONE AL DEF SULLO SCOSTAMENTO DI BILANCIO SAREBBE STATO UN AVVERTIMENTO DEI LEGHISTI AL “LORO” MINISTRO DELL’ECONOMIA, FINITO NEL MIRINO PERCHÉ NON HA ACCOLTO LE RICHIESTE DEL CARROCCIO SULLE PENSIONI MINIME, CON L'ARGOMENTO DELLA MANCANZA DI RISORSE – GIÀ AL SENATO SI È VISTO CHE QUALCOSA NON ANDAVA, QUANDO…

alfredo mantovano giorgia meloni

Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo e Francesco Olivo per “La Stampa”

 

[…] Meloni è incredula. «Chiamate subito Mantovano», dice. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, rimasto a Palazzo Chigi, le spiega l'accaduto e ha già degli argomenti per attenuare la sua preoccupazione: «Abbiamo già convocato il Consiglio dei ministri e fra poco tutto si risolve».  […] «Risolviamola in fretta» dice rivolta allo staff. Gli inglesi chiedono cosa stia succedendo. Meloni spiega: «Un problema in Parlamento».

 

rishi sunak giorgia meloni

Finito l'incontro con Sunak, la premier si mette al telefono. È furiosa. Scrive sulla chat dei deputati del suo partito: «Non ho parole». Chiama Giancarlo Giorgetti, chiama il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Vuole sapere. Il suo staff lascia trapelare un commento, «alcuni parlamentari non si rendono conto di quello che fanno», che, senza essere concordato, è molto simile alle parole pronunciate a caldo da Giorgetti.

 

[…] La presidente del Consiglio è convinta che i tempi ci siano, «il Cdm si farà». E così, conferma anche la convocazione dei sindacati per domenica sera, giudicata dalle sigle anomala non tanto per la data, ma per la prossimità alla riunione del governo.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini

I suoi la rassicurano, «ce la faremo» e la corsa è già partita. Ma le preoccupazioni restano tutte. […] Non tanto per i problemi tra alleati, quanto per le questione interne dei partiti. I primi a finire sotto osservazione sono i leghisti: 15 assenti, dei quali sono 4 in missione. Quando ancora lo choc per la votazione è vivo, circola una lettura: «Hanno voluto punire Giorgetti».

 

Il ministro dell'Economia è tornato nel mirino dei suoi colleghi di partito perché, tra le varie cose, non ha accolto le richieste del Carroccio sulle pensioni minime, con l'argomento della mancanza di risorse.

 

GIANCARLO GIORGETTI E MATTEO SALVINI

D'altronde già al Senato si era visto che qualcosa non andava, quando il capogruppo Massimiliano Romeo aveva inserito nella mozione tre punti non concordati con Giorgetti. Difficile immaginare che questi malumori siano scaturiti in una scelta grave come quella di mandare sotto il governo, ma resta il dato di fatto che alcuni parlamentari leghisti abbiano accolto con una certa maligna soddisfazione la figuraccia del loro ministro.

 

Lo scivolone di Montecitorio incrocia anche le divisioni dentro Forza Italia, il gruppo con più assenze in proporzione al numero di seggi: 14, di cui solo 4 in missione. Alla Camera, fanno notare in molti, non erano presenti il capogruppo Paolo Barelli, né il vicario Raffaele Nevi (a Terni per la campagna elettorale) e nemmeno la vice Deborah Bergamini (a Vienna per un incontro del Ppe).

 

tajani e barelli foto mezzelani gmt 025

 Eppure solo mezz'ora prima della votazione molti dirigenti azzurri, guidati dal ministro degli Esteri Antonio Tajani e dallo stesso Barelli, stavano presentando in una sala di Montecitorio l'iniziativa di partito in programma a Milano il prossimo fine settimana. Barelli risulta in missione. Il suo predecessore Alessandro Cattaneo manda un messaggio chiaro: «Ognuno si assuma le sue responsabilità».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...