PER BERGOGLIO UN’ALTRA PAPATA BOLLENTE: I TWEET ANTI-BERTONE DELLA CHAOUQUI, NOMINATA NELLA SUPER COMMISSIONE VATICANA

M.Antonietta Calabrò per il "Corriere della Sera"

Oggi in Vaticano si svolgerà quello che viene definito «un serio confronto» sul cosiddetto caso Chaouqui. Si tratta della nomina, avvenuta il 19 luglio scorso, della trentenne Francesca Immacolata Chaouqui, che si occupa professionalmente di pubbliche relazioni, tra i commissari del nuovo organismo voluto da papa Francesco per fare chiarezza su tutti gli enti finanziari della Santa Sede, che non siano lo Ior (per il quale è stata istituita una commissione referente ad hoc).

Il caso è esploso durante il viaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Gioventù di Rio perché solo allora Bergoglio è stato portato a conoscenza del fatto che la pr su Internet prima della nomina, e per anni, aveva postato dei tweet che stanno creando un serio imbarazzo all'interno delle Sacre Mura. Tweet, ossia brevi frasi, che non solo esaltano la stagione di Vatileaks, ma contengono accuse dirette al cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone.

Tanto che l'autorevole vaticanista americano John Allen ha scritto mentre era in viaggio in Brasile per la Gmg, che a Roma la «pentola continua a bollire». E per dimostrarlo aveva pubblicato alcuni dei tweet della Chaouqui.

Dunque oggi il Papa vedrà Bertone, che rientra a Roma dopo pochissimi giorni di ferie in Valle d'Aosta: discuteranno, tra le altre cose, di come uscire da questa situazione, anche perché si profila un'azione legale contro la Chauoqui. Lei ha chiuso il suo profilo Twitter l'altro ieri, sabato 10 agosto, ma com'è noto la magistratura ha accesso ai server del colosso di comunicazioni.

Chaouqui dichiara al Corriere : «Sono tranquilla, perché il Santo Padre è tranquillo». E precisa: «Questa dichiarazione l'ho concordata con il portavoce vaticano, padre Lombardi». Sostiene che non era la sola a gestire il suo account e che non si riconosce in uno dei tweet incriminati: per l'esattezza quello che affermava che l'ex ministro Giulio Tremonti è gay. Nulla precisa su quello che sosteneva che Bertone «è corrotto».

Sul tavolo di Bergoglio, come per il caso della nomina del prelato dello Ior, monsignor Mario Ricca, è arrivato l'esito di un'indagine interna sul procedimento di nomina della Chaouqui, su chi insomma era stato lo sponsor della giovane donna. Trentenne, laureata in Giurisprudenza, ma senza aver superato l'esame di avvocato, e senza nessuna formazione specifica in campo economico finanziario, lobbista anche per un finanziere recentemente arrestato come Alessandro Proto.

Sposata con Corrado Lanino, un ingegnere informatico che in passato avrebbe lavorato per il Vaticano (ma lei smentisce) mentre è confermato che suo marito lavora per la Fondazione Santa Lucia vista con benevolenza dal cardinale Angelo Comastri.

Il Fatto quotidiano di ieri, in riferimento al caso, ha identificato nella donna il «Corvo» anonimo intervistato il 13 marzo scorso, ultimo giorno del Conclave, in cui tra l'altro si preannunciava un nuovo libro esplosivo di Gianluigi Nuzzi, autore di «Sua Santità». Sull'aereo di ritorno da Rio, papa Francesco ha parlato di Vatileaks come di un «problema serio».

 

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