sabino cassese giuseppe conte

“IL PREMIER FAREBBE BENE A PORSI DELLE DOMANDE” - CASSESE: “C'È UN PROBLEMA DI COERENZA PERSONALE DI SINGOLI PARLAMENTARI E UN PROBLEMA DI COMPORTAMENTO COLLETTIVO DI GRUPPI CHE PASSANO DA UNO SCHIERAMENTO ALL' ALTRO” - “PER ORA IL GOVERNO PUÒ CONTINUARE A SVOLGERE LE SUE FUNZIONI NORMALMENTE MA NON POTRÀ RESTARE A MEZZ' ARIA ALL' INFINITO” - “SUL RECOVERY FUND IL PROBLEMA È CHE LA PRIMA PROPOSTA GOVERNATIVA PREVEDEVA UN’IMPALCATURA ESTERNA ALLO STATO CHE…”

sabino cassese foto di bacco

Diodato Pirone per “il Messaggero”

 

Professor Cassese, lei è uno dei più eminenti giuristi italiani. E da tempo sta suonando l'allarme sul rispetto dei poteri parlamentari e sull' uso improprio di Dpcm e decreti leggi. Ora però è lo stesso profilo giuridico del governo a finire nel tritacarne.In concreto, i decreti o le ordinanze che il governo dovesse approvare in questi giorni rispettano i dettami costituzionali?

«Per ora il governo può continuare a svolgere le sue funzioni normalmente ma non potrà restare a mezz' aria all' infinito. Deve presentarsi in Parlamento al più presto».

 

giuseppe conte roberto gualtieri

Il ministro Gualtieri ha dichiarato che per lo scostamento di bilancio per i ristori servirebbe un governo legittimato. Condivide?

«Lo scostamento di bilancio deve essere disposto dal parlamento, sulla base di una semplice relazione del governo, come disposto da una legge del 2012. La relazione interviene in casi di urgenza (e non c' è dubbio che ora l' urgenza vi sia e che anche un governo dimissionario sia legittimato a intervenire se c' è il presupposto dell' urgenza).

GIUSEPPE CONTE PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI

Una volta deciso dal parlamento, gli atti esecutivi possono essere adottati dal governo».

 

Al di là dei giudizi politici sull' uscita di Italia Viva dal governo, non crede che sul piano tecnico occorra trovare il modo di chiudere la falla che consente di innescare una crisi di governo senza già avere una soluzione alternativa? I tedeschi ad esempio hanno la sfiducia costruttiva.

renzi conte

«Una sua introduzione nella Costituzione sarebbe utile insieme con altre disposizioni come, ad esempio, quella che proibisca le crisi extraparlamentari»

 

Come si cura a malattia italiana che ci ha regalato quasi un governo all' anno negli ultimi settant' anni?

«Ci provarono già alcuni componenti dell' assemblea costituente, dove fu addirittura approvata una mozione per assicurare la stabilità dei governi. Vi sono molti strumenti di razionalizzazione dei sistemi parlamentari, ma quello principale consiste nella stabilità dei partiti. Per cinquant' anni, pur nel continuo cambiamento dei governi, vi è stato sempre un partito che è rimasto al governo. Si chiamava Democrazia cristiana».

 

GIUSEPPE CONTE IN UN MOMENTO DI PAUSA DURANTE LE TRATTATIVE SUL RECOVERY FUND

Costituzionalmente è legittimo cercare voti in Parlamento anche fuori dalla maggioranza. Politicamente però è una pratica deleteria. Come liberarcene?

«Per la verità il problema ha radici antiche, il trasformismo parlamentare fu pratica comune nel quarantennio successivo all' unità nazionale e fu superato solo con la nascita dei grandi partiti. C'è un problema di coerenza personale di singoli parlamentari e un problema di comportamento collettivo di gruppi che passano da uno schieramento all' altro. Direi che molti premier del passato, e anche quello attuale, farebbero bene a porsi delle domande a riguardo».

 

LA STORIA CONTRO RENZI PUBBLICATA NEL PROFILO UFFICIALE DI GIUSEPPE CONTE

Torniamo al tema del governo. Cosa può fare un governo dimissionario?

«Dopo le dimissioni, i poteri del governo hanno perimetri che sono definiti volta per volta da circolari del presidente del Consiglio dei Ministri uscente.

 

Tutte le circolari che si sono susseguite negli ultimi trent' anni hanno seguito uno stesso modello, sia pure con alcuni cambiamenti di dettaglio. Continuano gli affari correnti, l'attuazione delle decisioni parlamentari, i poteri di urgenza e non vi è nessuna interruzione dell' attività amministrativa.

 

Il Consiglio dei Ministri adotta gli atti urgenti, i decreti legge e i decreti legislativi. Non adotta nuovi disegni di legge, salvi salvo quelli richiesti da obblighi internazionali ed europei. Lo stesso vale per i regolamenti.

GIUSEPPE CONTE - MATTEO RENZI

 

Il Consiglio dei Ministri, inoltre, può esercitare il potere di nomina quando necessario. Le missioni all' estero dei ministri vanno autorizzate dal presidente del Consiglio dei Ministri. Questi, riassuntivamente, i poteri di un governo dimissionario».

 

Prodi ha rilanciato l'idea di una struttura ad hoc che governi il Recovery Fund. Cosa ne pensa?

«Il problema fondamentale non è quello di una struttura ad hoc, sulla quale tutti sono d' accordo. È quello di una impalcatura esterna allo Stato, che era prevista dalla prima proposta governativa, e che ha attirato molte critiche. Innanzitutto, per i tempi che avrebbe richiesto ai fini della messa in opera.

GIUSEPPE CONTE MATTEO RENZI - BY GIANBOY

 

In secondo luogo, perché, operando all' esterno della pubblica amministrazione, avrebbe incontrato la resistenza degli uffici pubblici. La soluzione è, invece, quella di raccogliere le migliori forze interne all' amministrazione, sia quella centrale, sia quella regionale, sia quella locale, e poi innestarvi anche energie esterne, dove necessario».

conte renziMATTEO RENZI E GIUSEPPE CONTE COME BUGO E MORGANMURALES A MILANO – MATTEO RENZI E MATTEO SALVINI ACCOLTELLANO GIUSEPPE CONTE GIULIO CESARERENZI CONTErenzi bonafede conteSABINO CASSESE

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…