UN IMBARAZZO COSÌ NON TI PASS PIÙ - MENTRE IL MINISTRO DEL LAVORO ANDREA ORLANDO IN RAI SMENTIVA SECCAMENTE CHE CI FOSSERO NOVITÀ SUL GREEN PASS, MARIO DRAGHI LO SBUGIARDAVA FIRMANDO NEGLI STESSI MINUTI PROPRIO IL DECRETO SUL CERTIFICATO VACCINALE - A QUALCUNO NEL PD NON VA GIÙ CHE IL PREMIER CONTINUI A INCONTRARE A PALAZZO CHIGI MATTEO SALVINI...
Manda in tv i suoi ministri a fare figuracce, Mario Draghi, e intanto ha già deciso tutto, da solo. Giovedì a Oggi è un altro giorno, il talk pomeridiano condotto da Serena Bortone su Rai1, è andato in onda lo psicodramma di Andrea Orlando. Pezzo grosso del Pd e ministro del Lavoro, non l'ultima delle scartine, insomma.
DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI ANDREA ORLANDO
Bene: l'ex Giovane Turco, in studio, ha assicurato ai telespettatori che sul Green pass era ancora tutto da decidere: "Dobbiamo smetterla di dare informazioni sbagliate, altrimenti generiamo confusione nei cittadini", ha spiegato smentendo l'accelerazione del governatore leghista Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, sulle autocertificazioni.
mario draghi federico dinca andrea orlando
"Nel testo attuale - ha aggiunto il dem - non c'è niente che vada in questa direzione. So che il ministero della Salute sta lavorando perché ci sono problemi da coniugare con alcune norme del nostro ordinamento. Attendiamo che il Ministero della Salute dia delle indicazione dopo aver definito con il Cts".
Sono le ore 16, e forse Orlando non sa che il premier Draghi sta per annunciare, evidentemente in piena autonoma, il via libera definitivo al Green pass. "Esattamente dieci minuti dopo - ricorda il Tempo con una punta di motivato sarcasmo - le agenzie di stampa battevano questo flash: Covid: Draghi firma decreto Green Pass. Nel giro di qualche minuto i siti di informazione avrebbero diffuso tutti i dettagli del certificato".
Alla faccia del Ministero della Salute e degli esperti del Cts impegnati nella messa a punto del passaportino, insomma. E tutto questo nel giorno in cui Matteo Salvini ha incontrato nuovamente il premier a Palazzo Chigi. Un appuntamento ormai ricorrente che dalle parti del Nazareno non gradiscono granché.