LIGRESTOS MON AMOUR - MAGISTRATI DAL VOLTO UMANO A TORINO: JONELLA IN PROCURA INCONTRA FIDANZATO E FIGLIA
Ottavia Giustetti per "la Repubblica"
Sapeva dell'interrogatorio e con l'audacia dei vent'anni ha infranto tutte le regole della procedura penale per darle l'abbraccio che era rimasto sospeso da mercoledì scorso, da quando l'avevano portata via in manette dalla villa in Sardegna dove trascorrevano le vacanze.
à stato un fuoriprogramma commovente, che ha gettato una luce di umanità alle vicende intorno all'inchiesta torinese su Fonsai, quello andato in scena ieri mattina nei corridoi del palazzo di giustizia mentre era in corso l'interrogatorio di Jonella Ligresti, in carcere dal 17 luglio con l'accusa di falso in bilancio e aggiotaggio.
Ludovica Francesconi, la figlia ventenne di Jonella, che si trovava con lei in Costa Rei la mattina dell'arresto, è venuta a Torino. Senza dire niente a nessuno, neppure agli avvocati, è salita fino al quinto piano della procura e si è fermata ad aspettare a pochi metri dalla stanza del magistrato piantonata dagli agenti di polizia penitenziaria.
Si è confusa tra i giornalisti e i fotografi, che attendevano che uscisse per scattare, e in una pausa, quando finalmente la mamma è uscita nel corridoio, le ha gridato con tutta la voce che aveva «Ciao mamma, ti voglio bene!» in modo che lei potesse sentirla. Jonella, che era arrivata con lo sguardo basso e provata dalla detenzione, sentendo la voce della ragazza si è alzata in punta di piedi per traguardare le spalle del poliziotto, le ha rivolto un sorriso bellissimo e ha tentato di correrle incontro.
I pubblici ministeri allora hanno acconsentito a interrompere brevemente l'interrogatorio e a fare incontrare mamma e figlia in una stanza neutra, lontano dai verbali e dagli occhi indiscreti. Con loro c'era anche il compagno di Jonella, Alessandro Spingola, un bel ragazzo biondo di Cagliari, giovanissimo, che aveva aspettato insieme a Ludovica di poter vedere un momento la fidanzata.
«Dopo il colloquio con la figlia Jonella si è molto rasserenata - dice il suo avvocato Lucio Lucia - era preoccupata per lei e per il fratello che ha 11 anni e che ha assistito all'arresto. Probabilmente Ludovica le ha fatto capire che stavano tutti bene e lei immediatamente si è tranquillizzata».
Al termine dell'interrogatorio durato quattro ore anche questo verbale, dopo quello di Emanuele Erbetta ex ad di Fonsai, è stato secretato e sarà fissato un nuovo incontro in procura davanti ai pm Vittorio Nessi e Marco Gianoglio la prossima settimana. Le domande ruotano intorno ai rapporti tra la famiglia e i manager che, secondo l'accusa, hanno messo mano al bilancio 2010 sottostimando di quasi 600 milioni la voce «riserva sinistri », per coprire la sottrazione di dividendi distribuiti dalla compagnia assicurativa ai Ligresti attraverso la holding di famiglia Premafin.
L'escamotage negli anni avrebbe permesso loro di spostare illecitamente 253 milioni. Jonella ha spiegato, puntualizzato, ribattuto ai dubbi sulle presunte manomissioni delle casse di Fonsai. Poi, nel pomeriggio, è stato il turno di Fausto Marchionni, amministratore delegato fino al gennaio 2011, ora agli arresti domiciliari.
Oggi toccherà a Giulia Ligresti, anche lei detenuta, e lunedì prossimo al capo «tribù» come ironicamente viene definita la famiglia nelle intercettazioni, l'ingegnere di Paternò Salvatore Ligresti, che dalla casa di Milano in cui sconta i domiciliari continua a ribadire che i suoi figli «non c'entrano nulla». L'inchiesta prosegue e si allarga.
Gli inquirenti vogliono capire chi è stato a truccare, chi ha ideato lo stratagemma e per conto di chi. Ieri mattina gli uomini della Finanza hanno notificato tre nuovi avvisi di garanzia. Sotto esame c'è l'operato del collegio sindacale, di cui dovrà essere approfondita l'attività di vigilanza in merito alla redazione del bilancio 2010. I destinatari sono il presidente e i due membri, Benito Giovanni Marino, Marco Spadacini e Antonino D'Ambrosio, accusati di concorso in falso in bilancio. Il totale degli indagati sale così a sedici persone.
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