luca palamara antonino monteleone le iene

A CIASCUNO IL SUO - SE PER “LA VERITÀ” E “IL GIORNALE” LA NOTIZIA E’ PALAMARA CHE DICHIARA DAVANTI AL CSM CHE IL PROCURATORE DI MILANO FRANCESCO GRECO GLI CHIESE IL FAVORE DI AIUTARLO A FAR NOMINARE GLI “AGGIUNTI” DI SUO GRADIMENTO, PER IL “CORRIERE” E “REPUBBLICA” LA NOTIZIA È L’INCONTRO TRA L’AVVOCATO DI PALAMARA E UNO DEI COMPONENTI DEL CSM, ALESSIO LANZI, ALLA VIGILIA DELL'INTERROGATORIO...

IL TWEET DI FRANK CIMINI SULL AUDIZIONE DI PALAMARA AL CSM

Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

 

L'audizione di Luca Palamara torna a scuotere il Consiglio superiore della magistratura. Non tanto per ciò che ha detto ieri l' ex consigliere davanti alla prima commissione del Csm, quanto per il singolare incontro, alla vigilia dell' interrogatorio, tra il suo avvocato e uno dei componenti di quella stessa commissione.

 

Si tratta di Alessio Lanzi, avvocato anche lui e consigliere «laico» in rappresentanza di Forza Italia, che dà una spiegazione del tutto banale e lecita della visita effettuata nello studio di Roberto Rampioni, uno dei legali che assiste Palamara imputato di corruzione a Perugia.

luca palamara al csm 1

 

Tuttavia quando al Consiglio s' è venuto a sapere, in maniera casuale, di questa curiosa coincidenza, i malumori sono arrivati fino al Comitato di presidenza, che ha incontrato la commissione prima dell' audizione di Palamara.

 

La convocazione dell' ex presidente dell' Associazione magistrati espulso dall' ordine giudiziario (nel quale spera di essere riammesso, dopo aver presentato ricorso in Cassazione contro la radiazione) era stata decisa e comunicata all' interessato mercoledì, senza svelare gli argomenti sui quali gli sarebbero state fatte domande.

Palamara e il suo avvocato Roberto Rampioni

 

Poi, all' ora di pranzo, Lanzi è andato a trovare il collega che difende Palamara, e nel pomeriggio la commissione che si occupa degli eventuali trasferimenti d' ufficio per presunte incompatibilità ambientali, s' è riunita nuovamente deliberando a maggioranza (con il voto favorevole pure di Lanzi) di allargare l' oggetto dell' audizione: non solo la posizione del procuratore di Milano Francesco Greco, come inizialmente previsto, ma anche quella del procuratore aggiunto di Roma Angelo Racanelli.

alessio lanzi

 

Due pratiche aperte da tempo e apparentemente destinate all' archiviazione (per Racanelli c' era già una proposta che il plenum ha rimandato in commissione), che però potevano fornire a Palamara lo spunto per tornare su argomenti affrontati spesso nelle interviste televisive seguite alla pubblicazione del suo libro intitolato Il sistema .

 

francesco greco

A decisione presa, al Csm s' è venuto a sapere dell' incontro tra Lanzi e Rampioni, e nel palazzo c' è chi l' ha messa in relazione all' audizione di ieri, nonché all' Operazione politico-editoriale innescata dal libro di Palamara. Una fuga di notizie anticipata, insomma, che Lanzi invece ha negato con decisione.

 

E anche dopo l' interrogatorio dell' ex magistrato ribadisce: «Con il collega Rampioni c' è un' antica amicizia e frequentazione, abbiamo parlato di problemi legati all' università dopo che lui è andato in pensione. Palamara non c' entra niente, e nell' audizione io ho avuto un ruolo del tutto passivo, tant' è che non ho fatto alcuna domanda».

ELISABETTA CHINAGLIA

 

Il comitato di presidenza e la prima commissione hanno preso atto della versione di Lanzi, ma il disappunto della presidente della commissione Elisabetta Chinaglia (che fa parte di Area, il gruppo della «sinistra giudiziaria») e di altri consiglieri resta ed è «agli atti». Se ci saranno strascichi e conseguenze si vedrà nelle prossime settimane.

 

il magistrato racanelli

Sul contenuto dell' audizione, svoltasi a porte chiuse come avviene normalmente, Palamara - giunto a palazzo dei Marescialli con Rampioni - si limita a dire: «Ho parlato di fatti specifici, e in particolare degli uffici giudiziari di Roma e Milano; ho parlato di quanto emergeva dalle chat, ma il discorso si è poi allargato al trojan».

 

Durante la deposizione l' ex consigliere si sarebbe soffermato più sulle vicende romane che su quelle milanesi, e il riferimento al trojan (che trasformò il suo telefonino in una microspia) riguarderebbe soprattutto un' intercettazione tra lui e Racanelli alla vigilia del voto del Csm per la successione all' ex procuratore Giuseppe Pignatone.

giuseppe pignatone 2

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)