LIGURIA, REGIONE APERTA - MAGNA MAGNA BIPARTISAN: LA SOCIETÀ DEL TESORIERE DELLA LEGA BELSITO (QUELLA “EFFEBI” CHE È SOSPETTATA DI AVER AVUTO UN RUOLO NEL RICICLAGGIO DEI SOLDI DELLA ‘NDRANGHETA) FINANZIAVA LA SQUADRA DEL PONTEDECIMO DI PALADINI, COORDINATORE DELL’IDV (CON QUALI SOLDI?) - LA GIUNTA DI CENTROSINISTRA AFFIDA GLI APPALTI SUL LUNGOMARE AGLI IMPRENDITORI AMMANICATI COL PDL E COL VATICANO…

Ferruccio Sansa per "il Fatto Quotidiano"

Le sponsorizzazioni di una società di Francesco Belsito a una squadra di calcio. Una piccolezza. Ma il presidente della Pontedecimo era Giovanni Paladini, coordinatore ligure e responsabile nazionale sicurezza dell'Idv. Nonché compagno di vita e di partito di Marilyn Fusco, vicepresidente e discusso assessore all'Urbanistica della Regione Liguria (nonché ex dirigente della squadra).

Strana sorte, la Liguria. Ai margini della politica, ma al centro di affari targati centrodestra e centrosinistra con la partecipazione di ambienti vicini alla Chiesa. E oggi, si scopre, della Lega. Terra lontana dai riflettori, ma dentro una rete con nomi di spicco, vicini a entrambi gli schieramenti.

Partiamo da Belsito. Certo, c'è prima di tutto il Carroccio. Ci sono le telefonate in cui Belsito sostiene di aver pagato 50 mila euro al segretario storico della Lega, Francesco Bruzzone, per entrare nel cda Fincantieri. Bruzzone respinge le accuse, ma la sua poltrona traballa.

Nel mezzo del ciclone Belsito, arriva, però, una dichiarazione inattesa del coordinatore Idv: "Mi farò da parte, le inchieste non c'entrano. Serve rinnovamento". Che succede? C'è chi ricorda che il nome di Paladini era emerso proprio in un'inchiesta sui fondi neri del Pontedecimo, ma lui ne era uscito indenne. In città, però, si parla di telefonate tra Belsito e Paladini. Il coordinatore Idv al Secolo XIX risponde: "Non ho niente da nascondere. Con Belsito ho parlato diverse volte, ma abbiamo discusso di Fincantieri e di occupazione".

E le sponsorizzazioni alla Pontedecimo? "Per quanto riguarda il mio periodo non le ricordo", assicura Paladini divenuto poi presidente onorario. Antonio Di Pietro parlando al Fatto commenta: "Non conosco i dettagli della vicenda. So che Paladini e Fusco da quando sono con noi hanno rispettato le regole di trasparenza del partito conquistando la nostra piena fiducia. Per eliminare ogni dubbio ora mi aspetto che chiariscano tutto".

Ma la Effebi, le iniziali di Belsito, interessa parecchio ai pm (a Genova è stato aperto un fascicolo sui conti del leghista, ancora senza indagati): la società nasce nel 2007 e dopo tre anni chiude i battenti. Gli investigatori si chiedono come mai un'impresa praticamente inattiva abbia sponsorizzato una squadra. Vogliono capire cosa facesse davvero la Effebi.

Notaio di fiducia di Belsito e delle sue società era Piero Biglia, stimato professionista. Gli incroci, però, non finiscono qui: Belsito in passato era consigliere della Filse, la finanziaria della Regione Liguria. Approdato a Roma, lascia la poltrona. Alla presidenza della Filse arriva Biglia, sostenuto, però, da Giovanni Paladini e dall'Idv. Biglia pare stimato da dipietristi e leghisti, tanto che ottiene una consulenza ("gratuita", assicura lui) dal ministro Roberto Calderoli per il piano casa. Intrecci leciti, fino a prova contraria.

Ce ne sono altri: tra gli sponsor del Pontedecimo (Paladini presidente), figurano Italbrokers e Interconsult, note società di brokeraggio assicurativo. Italbrokers è guidata da Franco Lazzarini, abile manager, amico di Claudio Burlando e Massimo D'Alema. Una società leader, tra i clienti molti colossi pubblici. Interconsult è stata a lungo socio di Italbrokers. A guidarla per anni è stato Gianni Pisani, anch'egli vicino a Burlando e finanziatore - attraverso Solaris - di Italianieuropei di D'Alema. Socio di Interconsult è stato Franco Pronzato, il pezzo grosso del Pd finito in carcere per lo scandalo Enac. Ma cercando tra le carte Interconsult si scopre che la stessa Fusco è stata dipendente della società.

In Liguria tiri un filo e te ne trovi in mano tanti. Sarà anche per questo che pochi vogliono alzare il velo sulla vera rete del potere. Non può farlo il centrodestra. A Ponente, regno di Claudio Scajola, ecco fiorire i porticcioli. Per quello di Imperia è finito in carcere Francesco Bellavista Caltagirone, mentre Scajola (sponsor dell'opera) è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d'asta. Porticcioli nati spesso con benedizione bipartisan. Intanto parenti e affini della famiglia Scajola siedono nei cda della Carige, la banca ligure che finanzia l'opera. L'istituto dove la Regione di Burlando lasciò il posto che le spettava alla Curia di Bagnasco.

A Levante stessa scena, con l'aggiunta di costruttori legati al Vaticano. Ecco una strana alleanza: Gianantonio Bandera, vicino al cardinal Tarcisio Bertone, poi Gabriele Volpi, amico di Gianpiero Fiorani, che ha costruito un impero miliardario in Nigeria con il petrolio e infine Andrea Corradino, braccio destro del senatore Pdl Luigi Grillo (amico dei furbetti del quartierino). Con società a sede in Lussemburgo e in paradisi fiscali hanno investito centinaia di milioni comprando mezza Liguria.

Cemento (vedi il contestato progetto del porto di Santa Margherita), squadre di pallanuoto e calcio. Un berlusconismo al pesto. Ora Corradino e Volpi si sono lanciati nel progetto miliardario per ricoprire di grattacieli il lungomare della Spezia. Un'operazione benedetta da Fusco e dalle giunte di centrosinistra.

Cemento in tutta la regione. Per la gioia, sostiene l'Antimafia, della ‘ndrangheta che qui ricicla soldi e mette radici. Strana sorte la Liguria. Persa la fierezza, è diventata terra di conquista per affari bipartisan. Nel silenzio generale.

 

FRANCESCO BELSITO Giovanni Paladini MASSIMO DALEMA CLAUDIO BURLANDO FRANCO LAZZARINIGiovanni Paladini CLAUDIO SCAJOLA

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…