rocco casalino

I DOLORI DEL GIOVANE ROCCO - IL M5S DIFENDE CASALINO DOPO L’AUDIO IN CUI EVOCA EPURAZIONI AL MINISTERO DELL’ECONOMIA: “QUELLO CHE HA DETTO ERA LA LINEA DEL MOVIMENTO DETTA E RIDETTA IN TUTTE LE SALSE” - IL LEGHISTA GIORGETTI FA IL POMPIERE: “NON CREDO CHE IL PORTAVOCE DEL PREMIER ABBIA IL POTERE DI CACCIARE QUALCUNO” - DA ORFINI A GASPARRI, IL CORETTO PENOSO DI CHI RISCOPRE L'OPPOSIZIONE CHIEDENDO IL LICENZIAMENTO DI CASALINO - VIDEO

 

rocco casalino e marco 3

1 - M5S DIFENDE CASALINO, IN MINISTERI SI REMA CONTRO

(ANSA) - "Quello che è stato ripetuto per l'ennesima volta ai giornalisti De Angelis e Salvatori da Rocco Casalino, e che oggi campeggia su tutti i giornali, era la linea del MoVimento 5 Stelle detta e ridetta in tutte le salse. Siamo assolutamente convinti (ed è sotto gli occhi di tutti) che nei ministeri c'è chi ci rema pesantemente contro". E' quanto si legge in un post del blog M5s in difesa di Rocco Casalino, il portavoce del premier, dopo la diffusione della registrazione di un messaggio WhatsApp nel quale Casalino annuncia una "megavendetta" contro i dirigenti del Mef accusati di fare ostruzionismo.

 

Secondo quanto si legge sul blog del Movimento cinque stelle a remare contro sarebbero: "uomini del Pd e di Berlusconi messi nei vari ingranaggi per contrastare il cambiamento, in particolare il reddito di cittadinanza che disintegrerà una volta per tutte il voto di scambio. La spalla di questi uomini del sistema sono i giornali del sistema. Difendono tutti gli stessi interessi: i loro. Il MoVimento 5 Stelle difende quelli dei cittadini".

 

rocco casalino punturine

La risposta dei pentastellaati è ad alcuni articoli apparsi oggi sulla stampa. Il Giornale di Sallusti mette la notizia in apertura con il titolo "L'audio choc di Casalino" e virgoletta alcune frasi del portavoce del premier: "Siamo pronti alle purghe" e "Cacceremo le m... del ministero dell'Economia". Richiamo in prima pagina anche per La Repubblica che definisce l'audio "inquietante".

 

In particolare viene sottolineata la parte che riguarda i dirigenti del Tesoro: "Se poi all'ultimo, non escono i soldi per il reddito di cittadinanza", sarebbero le parole di Casalino riportate dal quotidiano, "tutto il 2019 sarà dedicato a far fuori una marea di gente del Mef...". Una "non velata minaccia di una epurazione di massa" è la conclusione di Repubblica che parla anche di "frasi pesantissime" e "insulti non riferibili".

 

CONTE GIORGETTI

2 - GOVERNO: GIORGETTI, CASALINO NON PUÒ CACCIARE NESSUNO

(ANSA) - "Non credo che il portavoce del Premier abbia il potere di cacciare qualcuno" . Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti rispondendo a una domanda sulle affermazioni di Rocco Casalino, che ha minacciato di "cacciare i tecnici del Mef se non trovano le risorse" per finanziare gli interventi del programma di governo. Riguardo alla manovra, Giorgetti ha spiegato che "è difficile in qualche modo e in questo momento riuscire a fare oggi tutto quello che è stato sottoscritto in campagna elettorale. Lo si può fare nei 5 anni di durata del Governo, perché è così che si fanno le cose in modo serio" .

ORFINI

 

3 - ORFINI, CASALINO INDEGNO, CONTE LO ALLONTANI

 (ANSA) - "'Nel 2019 ci concentreremo a fare fuori tutti questi pezzi di merda del Mef'. 'Non ce ne fregherà niente, ci sarà una cosa ai coltelli'. Così parlò Casalino, portavoce del premier. Presidente Conte, dimostri di avere un briciolo di autonomia e allontani questa gente indegna". A scriverlo su Twitter è Matteo Orfini, presidente del Pd.

 

4 - CASALINO: GASPARRI,VERGOGNA ASSOLUTA,NON È AL GRANDE FRATELLO

 (ANSA) - "Una vergogna assoluta". Così il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri commenta le polemiche nate dalle parole del portavoce del premier Conte. "Casalino, che abbiamo ribattezzato Casta-lino, dopo che abbiamo appreso il gigantesco stipendio che percepisce, non solo è inadeguato al ruolo che ricopre - continua in una nota - ma crede che si giochi ancora al grande fratello, luogo dei suoi esordi, per cacciare dalla 'casa' le persone meno gradite". E si chiede: "Ma Conte e Tria possono tollerare, dopo questo episodio, che questo personaggio ricopra ancora questo incarico? Stanno ricominciando gli show cari a lui nelle varie televisioni. Potrebbe essere dirottato su un'isola o in una casa, dove svolgerebbe funzioni più consone al suo livello".

maurizio gasparri

 

5 - MARTINA, PAROLE INAUDITE, CONTE LO LICENZI

 (ANSA) - "Le parole del portavoce del premier Casalino sono inaudite. Se Conte ha un minimo di senso delle istituzioni, lo allontani immediatamente #decenza". Così twitta il segretario del Pd Maurizio Martina dopo la diffusione della registrazione di un messaggio WhatsApp di Rocco Casalino, portavoce del premier in cui annuncia una "megavendetta" contro i dirigenti del Tesoro accusati di fare ostruzionismo.

 

6 - CASALINO: BOSCHI,LO AVREI ALLONTANATO PER MINACCE A IL FOGLIO

(ANSA) - "Credo che la scelta su Casalino spetti al presidente del Consiglio, dipendesse da me lo avrei già allontanato". Lo ha detto la deputata del Partito democratico Maria Elena Boschi a "L'intervista di Maria Latella" su Sky Tg24. Secondo la parlamentare, "se Conte avesse dovuto fare una scelta su Casalino, forse avrebbe dovuto farla quando Casalino ha minacciato di chiudere il 'Foglio'. Perché non credo che il portavoce del presidente del Consiglio possa minacciare la libera stampa nel nostro Paese".

maurizio martina

 

Per quanto riguarda le polemiche sullo stipendio di Casalino, Boschi afferma: "Per la comunicazione il governo Conte spende più di quanto abbiano speso i governi Renzi e Gentiloni. Ma il problema è il M5S e Casalino che in questi anni, hanno sempre detto che nessun parlamentare poteva guadagnare più 2.500-3.000 euro al mese, che dovevamo metter un tetto agli stipendi, improvvisamente è giusto che Casalino ne prenda 6.000, è la contraddizione che crea l'imbarazzo".

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…