matteo renzi mohammed bin salman

LA POLITICA E’ SOLO LA CONTINUAZIONE DEL BUSINESS CON ALTRI MEZZI – MATTEO RENZI È IL SENATORE PIU’ RICCO CON UN REDDITO DI 3,2 MILIONI DI EURO (SOMMANDO LE ULTIME CINQUE DICHIARAZIONI DEI REDDITI COMPLESSIVAMENTE HA DICHIARATO 7,5 MILIONI) – AD ARRICCHIRLO, CONVEGNI, SEMINARI, INTERVENTI E CONFERENZE IN GIRO PER IL MONDO: DALL’ARABIA SAUDITA DI MOHAMMAD BIN SALMAN (CONSIDERATO DAGLI USA IL MANDANTE DELL’ASSASSINO DEL GIORNALISTA KHASHOGGI) ALLE UNIVERSITÀ AMERICANE, PASSANDO PER LOBBY E GRUPPI IMPRENDITORIALI CHE LO VOGLIONO SENTIRE, A PORTE CHIUSE MOLTE VOLTE, SUI TEMI PIÙ SVARIATI…

Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla per “la Repubblica”

 

bin salman renzi

La crescita vertiginosa del suo reddito è stata in questi anni inversamente proporzionale alle fortune politiche. Quando Matteo Renzi nel 2017 da segretario del Partito democratico sventolava a favore di telecamere il suo conto in banca con appena 15 mila euro, non era nemmeno parlamentare e aveva un reddito annuo di 28 mila euro: meno di un insegnante. […] Poi in Parlamento ci si è seduto lui e oggi è il più ricco di Palazzo Madama con un reddito pari a 3,2 milioni: sommando le ultime cinque dichiarazioni dei redditi complessivamente ha dichiarato 7,5 milioni.

 

Non male per un senatore “semplice”, inteso che non ha mai guidato aziende o lavorato in studi professionali. Matteo Renzi da quando siede sugli scranni del Senato ha spiccato il volo con la sua partita Iva. Facendo soprattutto convegni, seminari, interventi e conferenze in giro per il mondo: dall’Arabia Saudita di Mohammad bin Salman (considerato dagli Usa il mandante dell’assassino del giornalista Khashoggi) alle università americane, passando per lobby e gruppi imprenditoriali che lo vogliono sentire, a porte chiuse molte volte, sui temi più svariati: l’intelligenza artificiale, la globalizzazione, l’ambiente, l’economia, l’Europa, l’Occidente e il «nuovo rinascimento » che lui vede in Medio Oriente, lì dove ci sono molti soldi come l’Arabia Saudita appunto.

 

mohammed bin salman e matteo renzi il murale a roma

Rispetto alla dichiarazione dei redditi del 2022 (su compensi 2021) ha fatto un bel salto: passando da 2,5 milioni, a 3,2 milioni. Dal suo entourage spiegano che alla fine dello scorso anno ha partecipato a molti convegni e conferenze in America. Ma non solo. Negli ultimi mesi del 2022 Renzi, […] ha fatto un tour che ha toccato tre continenti: andando a tenere conferenze e incontri a Tokyo, Atene, Miami, Riad, le Bahamas, Zurigo, Londra, Bangkok, Cipro, tra le altre città, e anche alla Standford University.

LAWRENZI D'ARABIA

 

I compensi si aggirerebbero intorno ai 50 mila euro per un suo intervento, si dice, ma senza conferme da parte dell’interessato che sottolinea spesso, a chi gli chiede lumi in materia, come anche negli altri Paesi dei parlamentari vengano retribuiti per conferenze e con parcelle maggiori […] Di certo c’è che con la sua partita Iva e lo stipendio da senatore nel 2019 ha dichiarato 796 mila euro (rispetto ai 28 mila euro dell’anno precedente): qui il salto è giustificato anche dai diritti per il documentario su Firenze, andato in onda su Nove, pagati dalla società del manager tv e suo grande amico Lucio Presta: soldi che serviranno a Renzi per ripagare a sua volta la madre dell’imprenditore Riccardo Maestrelli che gli aveva fatto un prestito utilizzato dal senatore per comprare una villa sulle colline attorno piazzale Michelangelo a Firenze del valore di circa 1,3 milioni.

 

MATTEO RENZI – INTERVISTA CON BIN SALMAN

Nel 2020 Renzi dichiara un reddito imponibile di un milione di euro, nel 2021 scende a 488 mila euro, nel 2022 sale a 2,5 milioni (un milione di euro arriva solo da enti dell’Arabia Saudita secondo una sos di Bankitalia) fino ai giorni nostri con 3,2 milioni nell’ultima dichiarazione. […] Renzi […] da pochi mesi ha aperto la Ma.Re adv srl, a sua volta partecipata al 100 per cento dalla Ma.Re holding srl di cui ha una quota anche il figlio.

 

ARABIA VIVA

Questa società […] offrirà anche altri servizi alle imprese: come «organizzazione e riorganizzazione dell’indebitamento, attività di marketing e gestione di approvvigionamenti di beni da fonte esterna». […] Mentre il partito che guida non si schioda dal 2-3 per cento.

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