LA VERSIONE DI MUGHINI - "SICCOME REPUTO LA CULTURA, E LA SUA CAPACITÀ DI RADIOGRAFARE LO STRAZIO DEL VIVERE, L'UNICA COSA PER CUI VALGA LA PENA VIVERE, RITAGLIERÒ LA FOTO DI KHALED ASAAD, MORTO PER CUSTODIRE LE MERAVIGLIE DI PALMIRA, E LA METTERÒ TRA QUELLE DI MIO PADRE, MIA MADRE, MIO NONNO E MICHELA"
Lettera di Giampiero Mughini a Dagospia
KHALED ASAAD DECAPITATO DALL ISIS A PALMIRA
Caro Dago, e siccome mi viene da ridere quando sento dire che con la “cultura” ci si mangia e laddove nella realtà della nostra vita la cultura è affamata da quanto è derelitta dalla gran maggioranza degli italiani; e siccome mi viene da ridere quando leggo che i romanzieri italiani dovrebbero affrontare i temi e i problemi del nostro tempo e rendere migliore la società italiana e la coscienza che ne hanno i nostri concittadini, e come se Cervantes, Honoré de Balzac e Svevo avessero scritto i loro capolavori per rendere migliore la società; e siccome mi vengono i brividi a leggere i titoli dei libri che stanno nella top ten dei libri più venduti in Italia; e siccome reputo la cultura, e la sua capacità di radiografare lo strazio del vivere, l’unica cosa per cui valga la pena vivere.
KHALED ASAAD DECAPITATO DALL ISIS A PALMIRA
Per tutte queste ragioni adesso ritaglio dal giornale la foto di Khaled Asaad, l’uomo torturato e messo a morte dall’Isis perché amorosamente voleva custodire le meraviglie di Palmira, e la metterò nella bacheca del mio studio dove stanno le foto di mio padre, di mia madre, di mio nonno comunista e di Michela ventenne.
GIAMPIERO MUGHINI
