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"NEANCHE UN EURO A CHI FA IL FURBO" - SALVINI PARLA DEL REDDITO DI CITTADINANZA: "STIAMO INCROCIANDO LE BANCHE DATI: SE UNO HA DUE O TRE CASE, O DUE O TRE MACCHINONI, NON VEDRÀ UN CENTESIMO" – SULL’AUMENTO DELL’IRES PROMETTE: "SE C’È QUALCOSA DA MIGLIORARE LO FAREMO" – E SU QUOTA 100…

Da www.corriere.it

 

salvini

«Chi ha un ricco conto in banca e pensa di fare il furbo, aggiungendo euro a euro, non ne vedrà uno». Così il vice premier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, in visita agli anziani dell’Opera Pia Cardinal Ferrari di Milano, parlando del reddito di cittadinanza.

 

A chi gli ha chiesto come il governo intenda impedire di usufruire del reddito di cittadinanza a chi non ne ha diritto, Salvini ha spiegato: «stiamo incrociando tutte le banche dati, stiamo incrociando i redditi, ovviamente se uno ha due o tre case, o due o tre macchinoni, non vedrà un centesimo di euro». «Vogliamo davvero aiutare gli ultimi, i dimenticati, quelli che il lavoro non lo cercano neanche più, a venti o a cinquant’anni» ha concluso il ministro

 

matteo salvini guarda la partita del milan

Aumento dell’Ires

«Rimedieremo», così ha invece ha risposto quando gli è stato fatto notare che l’innalzamento dell’Ires per l’Opera comporterebbe un aggravio di 15 mila euro. Può ufficializzare che questo provvedimento sarà tolto? «Posso ufficializzare che sono soddisfatto di una manovra che rimette venti miliardi di euro nelle tasche degli italiani e mi piacerebbe che ne parlaste un po’ di più. Se c’è qualcosa da migliorare lo faremo», ha risposto Salvini.

 

 

 

Riforma della legge Fornero

salvini

In riferimento ad altri punti della manovra di governo ha poi aggiunto: «quota 100 e reddito di cittadinanza arriveranno all’inizio dell’anno, tempi tecnici permettendo». «Sono provvedimenti - ha chiarito- che riguardano milioni di italiani che avranno di più rispetto a quello che hanno avuto negli anni passati: diritto alla pensione, diritto a un lavoro e a ritrovarlo se l’hanno perso, conto che entro la primavera si parta con tutti».

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