RAGGI X - “IL FATTO” TEORIZZA L’INCIUCIONE TRA DESTRA E M5S A ROMA. LE PROVE SAREBBERO UN EDITORIALE DEL “TEMPO”, "RAGGI, UNA FAMIGLIA STORICAMENTE DI DESTRA" E UNA BATTUTA DELLA SANTADECHE’. POI L’INEVITABILE MIX A BASE DI VERDINI, BISIGNANI E MASSONERIA
Fabrizio D' Esposito per il “Fatto quotidiano”
daniela santanche e alessandro sallusti
Strani amori, parafrasando il premier pausiniano sulla relazione tra lui e Denis Verdini. E strani rumori provenienti dal disfacimento della destra berlusconiana. Basta seguire l' odore. Da un lato il Partito della Nazione renziano, fu Partito democratico. Dall' altro, addirittura l' intonso Movimento 5 Stelle.
Così alla Camera è un tam tam continuo sul clamoroso rumore del momento. Al centro della scena una battuta scappata a Daniela Santanchè, l' indomabile Pitonessa di B., in una recente occasione: "A Roma voterei la grillina Raggi". Interpellata dal Fatto, lei smentisce con vigore ma fino a un certo punto: "Se l' ho detta scherzando non lo so, ma certo non lo penso sul serio".
Ultima domanda: "Ma Bertolaso è il suo candidato?". Risposta: "Diciamo che è il candidato di Berlusconi e che Berlusconi è il mio leader". Un giro bizantino di parole, neanche tanto, per far capire che Bertolaso non piace nemmeno alla più fedele e accesa pasionaria del magico mondo berlusconiano.
Cesare Previti - Copyright Pizzi
In ogni caso, il rumore sulla Santanchè s' inserisce nel solco tracciato da giorni dal Tempo di Roma, quotidiano della destra diretto oggi da Gian Marco Chiocci, ex firma della giudiziaria del Giornale. Il Tempo ha fatto un' ampia intervista a Raggi e poi con un editoriale di Chiocci l' ha difesa con forza dall' accusa di aver lavorato nel biennio 2004-2005 nello studio legale di Cesare Previti, primo condannato eccellente del berlusconismo.
Ed è proprio il fatto di aver lavorato con Previti, grazie a un avvocato civilista di nome Sammarco, l' origine di questa esplosione incontrollata di strani rumori, aggravata anche dal dettaglio rilevato da Marco Lillo di non aver inserito questa esperienza nel suo curriculum. Non solo. Sempre al quotidiano Il Tempo è convinzione comune, a detta dello stesso Previti, che "la famiglia Raggi sia storicamente di destra", per non dire fascista.
Al punto che dentro Forza Italia circola persino una battuta: "Ci manca solo un articolo di Bisignani e siamo a posto". Il faccendiere, infatti, collabora con il quotidiano romano.
Da Previti e Verdini, dal Tempo a Libero, il passo è brevissimo. E qui si entra nella categoria del solito odore stantio di massoneria denunciato a suo tempo da Ferruccio de Bortoli.
Libero, quotidiano della famiglia di Antonio Angelucci, parlamentare azzurro ma rimasto intimo di Denis Verdini anche dopo la scissione filorenziana di Ala, Libero dicevamo è stato l' unico giornale a pubblicare la notizia di una proposta di legge verdiniana per una commissione d' inchiesta su Banca Etruria.
La notizia, data dall' attentissimo Franco Bechis, è corredata anche dalle firme di tutti i senatori verdiniani alla proposta, oltre allo stesso "Denis". Un segnale politico che è stato interpretato in maniera trasversale come un pizzino di Verdini su una delle poche cose che gli stanno a cuore: le banche.
daniela santanche denis verdini e francesca
Quasi una rivendicazione paritaria di guai giudiziari e non. Da un lato lo scandalo che ha coinvolto Pier Luigi Boschi, papà della ministra Maria Elena. Dall' altro i due processi del senatore ex berlusconiano per il Credito cooperativo fiorentino, la sua banca.
Il segnale di Verdini incrocia altre due circostanze. Innanzitutto i mal di pancia di alcuni verdiniani convinti ormai che "Denis pensi solo agli affari propri" e non a dare una dimensione politica ad Ala. La seconda è l' improvviso silenzio del faccendiere gelliano Flavio Carboni, imputato per la P3 e "consigliere" di papà Boschi su Etruria, da quando Verdini è entrato di fatto in maggioranza.