matteo salvini giorgia meloni spiagge balneari concessioni

CE LO IMPONE L'EUROPA. E INFATTI ARRIVERA' UNA NUOVA MAZZATA PER I DIFENSORI DEI BALNEARI - DOPO L'ULTIMA SENTENZA (LA SECONDA IN POCHI MESI) DEL CONSIGLIO DI STATO ITALIANO, IL 20 APRILE SARÀ PUBBLICATA LA NUOVA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA - L'ORIENTAMENTO DEI GIUDICI È CHIARO: SARA' SOTTOLINEATA L'INADEMPIENZA DELL’ITALIA DA 15 ANNI, OVVERO DA QUANDO LA DIRETTIVA BOLKENSTEIN SULLA CONCORRENZA È PARTE DELLE REGOLE UE - SARÀ IL COLPO DI GRAZIA A CHI NELLA MAGGIORANZA SPINGE PER LA PROROGA DELLE CONCESSIONI BALNEARI…

giorgia meloni matteo salvini silvio berlusconi al compleanno di salvini

Estratto dell’articolo di Alessandro Barbera per “la Stampa”

 

[…] Con il passare dei giorni la vicenda della mancata messa a gara delle concessioni balneari avvicina Giorgia Meloni ad una sconfitta politica. Dopo l'ultima sentenza (la seconda in pochi mesi) del Consiglio di Stato italiano, la prossima puntata della saga politico-giuridica è prevista giovedì 20 aprile.

 

concessioni balneari

Quella mattina è fissata la pubblicazione della nuova sentenza della Corte di giustizia europea. […] l'orientamento dei giudici del Lussemburgo è scritto: tutta la giurisprudenza lamenta l'inadempienza di Roma da tre lustri, ovvero da quando la direttiva Bolkenstein sulla concorrenza è parte delle regole dei Ventisette. Dopo la sentenza, nell'agenda della Commissione di Bruxelles è già pronto un parere motivato che darà il colpo di grazia a chi nella maggioranza il mese scorso ha votato l'ennesima proroga per legge al termine tassativo del 31 dicembre, fissato (contro ogni proroga) sempre dal Consiglio di Stato italiano.

 

concessioni balneari

Per comprendere il paradosso, basti qui raccontare per sommi capi le origini dell'intervento dei giudici europei. La vicenda risale allo scorso maggio, e a un'ordinanza del Tribunale di Lecce seguita all'intervento dell'Autorità (italiana) per la concorrenza contro le proroghe concesse da Ginosa, un piccolo comune della costa tarantina. Ebbene, nelle intenzioni dei difensori dello status quo sarebbe impossibile immaginare che le norme europee abbiano la meglio su quelle nazionali. E invece è ormai vero l'esatto contrario. […]

concessioni balneari

 

[…] Il voto imposto in Parlamento il mese scorso dall'asse fra Forza Italia e Lega (in sostanza il rinvio di ogni decisione al 2025) ha tagliato le gambe ad ogni diplomazia: a Bruxelles sono ormai decisi a parlare per atti formali, e costringere l'Italia a chiudere una volta per tutte la questione. I tentativi della maggioranza di fermare l'onda in difesa della lobby sembrano ormai vani. […]

concessioni balneari

 

La tesi dei difensori dei no alle gare (e dei canoni spesso risibili chiesti ai concessionari) è che le spiagge non sarebbero una risorsa «scarsa»: l'Italia avrebbe molte spiagge libere e una puntuale verifica delle concessioni lo proverà. Una volta dimostrato questo, verrebbe meno l'obbligo della Bolkenstein. E però sono sempre meno quelli convinti che ciò basterà a fermare la prevalenza del principio europeo.

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI