berlusconi operazione scoiattolo

PARLAMENTO BESTIALE – MELANIA RIZZOLI: "DAI GRILLINI ALLE PITONESSE FINO ALL'ULTIMO ARRIVATO: LO SCOIATTOLO. IL SIMPATICO RODITORE DA SOLO È STATO IN GRADO DI CREARE FORTI TENSIONI ALL'INTERNO DEI PARTITI, IGNARO PERÒ CHE STORMI DI UCCELLI GIÀ DA GIORNI VOLTEGGIAVANO SU DI LUI PER CERCARE DI PORTARE CATTIVA SORTE ALLA SUA SEGRETA OPERAZIONE, COME I GUFI, I FALCHI E I PICCIONI. COSI' IL VOTO PER IL QUIRINALE APPARE MINACCIOSO COME NEL PEGGIORE INCUBO DI HITCHCOCK..." (CI MANCANO SOLO I DRAGHI...)

Melania Rizzoli per "Libero quotidiano"

 

berlusconi operazione scoiattolo

"L'uomo è un animale politico" scriveva Aristotele in tempi lontani e non sospetti, ma nella storia contemporanea l'interazione simbolica o metaforica tra mondo animale e mondo politico non ha mai raggiunto livelli così esagerati come negli ultimi anni, in cui il Parlamento italiano viene evocato sempre più spesso perla presenza in Aula di un contesto faunistico da far invidia al più variegato patrimonio bestiale di un qualunque parco zoologico al mondo.

 

LA LISTA È LUNGA L'ultimo animaletto ad essere avvistato alla Camera dei Deputati è stato lo scoiattolo, il simpatico roditore che da solo, saltellando di scranno in scranno, è stato in grado di creare forti tensioni all'interno dei partiti, ignaro però che stormi di uccelli già da giorni volteggiavano su di lui per cercare di portare cattiva sorte alla sua segreta operazione, come i gufi, i falchi e i piccioni che gli hanno tramato contro, senza dimenticare le colombe che insidiavano con finto candore il premier in carica, oltre a gazze ladre, oche o minacciosi avvoltoi pronti a scacciare corvi, tacchini sui tetti, anatre azzoppate, struzzi che nascondevano la testa sottoterra, in un vorticoso, sinistro e surreale sbattere di ali, minaccioso come nel peggiore incubo di Hitchcock.

 

berlusconi sgarbi operazione scoiattolo

Questo affollamento bestiale si rianima e rumoreggia ogni qual volta lo scontro politico diventa più acceso, in particolare con l'avvicinarsi delle scadenze elettorali, come quella iniziata ieri del Presidente della Repubblica, la più importante e solenne della legislatura, ma l'elenco degli animali che hanno trovato dimora nei palazzi romani della politica è infinito, dal mercato delle vacche al posto d'onore riservato ai suini, come il famoso Porcellum usato per definire appunto le presunte 'porcate' votate e legittimate, anche se, quando lo scontro politico diventa più acceso, oltre ai maiali vengono fatte entrare mell'emiciclo le belve feroci da non sottovalutare affatto, perché incutono timore e vengono liberate per sbarrare la strada al cammino delle riforme, come i giaguari da smacchiare, i caimani da distruggere, i camaleonti da rendere trasparenti, gli sciacalli affamati e gli oranghi infuriati che distruggono tutto il raccolto appena seminato.

 

OPERAZIONE SCOIATTOLO

In genere in tali contesti degni di una giungla inesplorata intervengono i capi dell'esecutivo che, pur sprovvisti di bacchetta magica, cominciano ad estrarre dal cilindro bianchi conigli o ad introdurre canguri salta emendamenti, dando la caccia a volpi da spedire in pellicceria, con l'aiuto di grilli parlanti di collodiana memoria, oltre che di vecchie lumache lente e sbavanti che tracciano il solco di una legge sulla loro scia appiccicosa, brillante e spesso salutare.

 

In controtendenza con la loro fama, tutti questi protagonisti del regno animale terrestre si sono ritrovati a lungo sulle prime pagine dei quotidiani italiani senza nemmeno saper leggere, buttati a casaccio, nel marasma politico che emerge nei momenti di crisi, da parlamentari paragonati a cavalli di razza, a pitonesse, ad aquile strabiche o leoni da tastiera, al punto che per non vedersi affibbiate semprele solite sembianzeanimalesche, da qualche tempo si è andato a pescare finanche nel profondo degli oceani, rievocandola gloriosa stagioneittica dei tempi passati, quando fu eliminatala balena bianca dalle acque del parlamento, l’esemplare più longevo ed ingombrante, arpionata dai tanti piccoli capitani Achab, gli stessi che in seguito hanno istituzionalizzato una pesca a rete più popolare ed economica, meno faticosa e alla portata di tutti, issando a bordo del transatlantico una fauna ittica meno nobile di Moby Dick, come le trote, le spigole, le triglie, i tonni, i piranha e da ultimo le famose e numerosissime sardine, il cui branco di piccoli esemplari ha regalato in realtà poche soddisfazioni, ovvero poca polpa e tante spine.

Melania Rizzoli foto di bacco (3)

 

FANTASIA ITALIANA Gli italiani saranno anche un popolo di inventori, di sognatori e di navigatori, ma non mancano certo di fantasia, al confronto per esempio degli Stati Uniti il cui paragone bestiale è limitato all’asino democraticoe all’ elefante repubblicano,main realtà quandomancano gli strumenti espressivi per dichiarare i propri dubbi e la cultura per imporre le proprie convinzioni politiche, il ricorrere al paragone bestiale come fosse una caricatura degli uomini, o una metafora che tenta di piegare la storia ai propri scopi bestiali, è in realtà una contraddizione in termini che paragona il mondoanimale a quello umano, perintelligenza e furbizia, come fosse la stessa cosa, dimenticando chela storia, anche se ha qualcosa che sfugge alla comprensione umana, con il passare del tempo ribadisce cheaforza di essere falsata permotiviideologici o a vedersi giustificata al pari degli istinti animali, ridotti a grottesca caricatura degli umani, perde ogni consistenza ed ogni rilevanza, e per un periodo cessa di esistere.

DANIELA SANTANCHE

 

Salvo poi ribellarsi alla forza della propaganda faunistica, alla falsa etica e alla labilità della memoria, riuscendo comunque alla fine a costruire ed imporre un’autentica e duratura democrazia, quella che resterà negli annali senza ruggire, barrire, ragliare o squittire, e quella che tutti ci auguriamo in queste settimane, come se lo augurano anche tutti gli amici bestiali tirati inconsapevolmente dentro il ballo sgraziato della politica italiana.

mario draghi

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?