manfred weber silvio berlusconi antonio tajani

IL CASO “FORZA ITALIA” STA SPACCANDO IL PPE - DOPO LA LETTERA DI TRE EUROPARLAMENTARI TEDESCHI CHE HANNO CHIESTO A MANFRED WEBER DI CACCIARE FORZA ITALIA DAL PPE, LE PAROLE DEL CAV SU PUTIN HANNO MANDATO IN TILT IL CAPODELEGAZIONE DEL PARTITO POPOLARE A STRASBURGO ANDRZEJ HALICKI: “BERLUSCONI RIMANDI INDIETRO LA VODKA A PUTIN” - IL GRUPPO DI RENEW EUROPE: “CHIEDIAMO A WEBER DI CONDANNARE I COMMENTI DI BERLUSCONI SUL SUO RAPPORTO RISTABILITO CON IL CRIMINALE DI GUERRA PUTIN” - WEBER NICCHIA: "TAJANI NON E' COME BERLUSCONI". E TUTTI GLI RISPONDONO: "SE E' DIVERSO PERCHE' NON ESCE DA FORZA ITALIA?"

silvio berlusconi manfred weber

Dagonews

 

Il caso “Forza Italia” sta spaccando il Partito popolare europeo. Dopo la lettere di tre europarlamentari tedeschi che hanno chiesto al presidente del Ppe, Manfred Weber, di dire a Forza Italia “che non ci può essere alcuna partecipazione a un governo con Fratelli d’Italia”, le parole del Cav su Putin hanno mandato in tilt il capodelegazione del Ppe a Strasburgo, il polacco Andrzej Halicki: “Berlusconi rimandi indietro la vodka a Putin”.

 

GLI EUROPARLAMENTARI TEDESCHI CHIEDONO A WEBER DI ESPELLERE BERLUSCONI DAL PPE

Il gruppo di Renew Europe ha incalzato: “Chiediamo al Ppe ed al suo presidente Manfred Weber di condannare i commenti di Berlusconi sul suo rapporto ristabilito con il criminale di guerra Putin”. Weber, che ormai è finito in minoranza nel gruppo, non sembra orientato a prendere le distanze da Forza Italia e a chi lo critica risponde che “Antonio Tajani è diverso da Berlusconi”. Ma il poverino viene rintuzzato sempre allo stesso modo: “Se è così diverso, perché non esce da Forza Italia?”.

 

1 - RENEW, 'PPE E WEBER CONDANNINO PAROLE BERLUSCONI'

(ANSA) - "Chiediamo al Ppe ed al suo presidente Manfred Weber di condannare i commenti di Silvio Berlusconi sul suo rapporto ristabilito con Vladimir, un criminale di guerra". Così il gruppo di Renew Europe al Parlamento europeo, dal suo account Twitter. "Il Gruppo del Ppe afferma che Putin è una minaccia per l'Occidente e deve essere sconfitto, allora la smetta di fare campagna per i suoi amici", aggiungono da Renew.

manfred weber silvio berlusconi

 

2 - RENEW, 'PPE CONDANNI BERLUSCONI E SUOI RAPPORTI CON PUTIN'

 (ANSA) - "Chiediamo al gruppo del Ppe e a Manfred Weber di condannare le parole di Silvio Berlusconi e i suoi ristabiliti rapporti con il criminale di guerra Vladimir Putin. Il gruppo Ppe sostiene che Putin è una minaccia per l'Occidente e va sconfitto. E' tempo di finirla di fare campagna per gli amici di Mosca in Europa". E' quanto sottolinea, in un tweet, il gruppo Renew Europe all'Eurocamera.

 

GLI EUROPARLAMENTARI TEDESCHI CHIEDONO A WEBER DI ESPELLERE BERLUSCONI DAL PPE

3 - IL PPE DURO CONTRO BERLUSCONI: «RESTITUISCA A PUTIN LA VODKA». L’ASSIST A TAJANI COME «GARANTE»

Da https://www.open.online

 

«Non è il momento di avere rapporti con il presidente russo Vladimir Putin, Silvio Berlusconi gli rimandi indietro la vodka». Questo il commento di Andrzej Halicki, capodelegazione del Partito popolare (Ppe) a Strasburgo, sulle parole pronunciate ieri dal leader di Forza Italia. Halicki ha poi aggiunto che «il signor Putin non è un amico, ma un criminale di guerra» e ha attaccato Berlusconi per aver creato «tensioni anche all’interno del Ppe». In un audio ottenuto in esclusiva da LaPresse, il leader di Forza Italia sostiene di aver «riallacciato i rapporti» con Vladimir Putin e lascia intendere di avere posizioni diverse da quelle espresse in pubblico dal suo partito sulla guerra in Ucraina.

 

Le parole di Berlusconi hanno aperto un dibattito sia in Italia che in Europa. In giornata sono arrivate anche le dichiarazioni di Paulo Rangel, vicepresidente del gruppo Ppe al Parlamento Europeo. «Penso che le parole di Berlusconi siano tristi per tutti gli europei che soffrono per la tirannia di Putin, ma sono opinioni personali che nulla hanno a che vedere con la posizione d’un partito e con la garanzia assoluta che offre un leader europeo come Tajani», ha detto Rangel.

manfred weber silvio berlusconi

 

Più che sul leader di Forza Italia, il vicepresidente dei Popolari è sembrato affidarsi soprattutto al suo vice. «Noi abbiamo fiducia assoluta in Tajani. Sappiamo che è impegnato a difendere i valori Ue e se vedrà che tali valori sono in pericolo sarà il primo a battersi per difenderli», ha aggiunto Rangel. Nel dibattito era intervenuta nelle scorse ore anche Iratxe García Perez, presidente dell’eurogruppo Socialisti & Democratici: «È tempo che il Ppe smetta di sognare a occhi aperti, guardi ai fatti e torni sul percorso europeista, con chi difende l’Europa e i suoi valori».

 

silvio berlusconi manfred weber

Non tutti gli esponenti dei Popolari, però, sono d’accordo nel difendere Forza Italia. «È ora che il veterano della politica si ritiri per non dire sciocchezze nella sua follia – ha scritto in un tweet l’eurodeputato estone del Ppe Eiho Terras, riferendosi a Berlusconi – Glorificare un criminale di guerra è un atto criminale».

 

4 - TRE EURODEPUTATI TEDESCHI SCRIVONO A WEBER SU MELONI PREMIER

Paolo Valentino per www.corriere.it del 5 ottobre 2022

 

«A dispetto del sostegno del Partito popolare europeo per Forza Italia, non è tardi per impedire che l’Italia abbia l’estremista di destra Giorgia Meloni come capo di governo». Lo scrivono in una lettera aperta al presidente del Ppe, Manfred Weber, tre eurodeputati tedeschi appartenenti a Verdi, Socialisti e Democratici, Renew Europe.

 

weber berlusconi

Firmata dalla vicepresidente del Parlamento ed ex ministra socialdemocratica della Giustizia tedesca, Katarina Barley, dall’ambientalista Daniel Freund e dal liberale Moritz Körner, la lettera accusa la leader di Fratelli d’Italia, vincitrice delle elezioni italiane, di avere posizioni «che non sono compatibili con i valori fondamentali dell’Unione europea, invitano apertamente alla discriminazione delle persone e negano i più orribili crimini della Storia europea».

 

Non è chiaro se l’iniziativa, che è senza precedenti, sia stata lanciata a titolo personale o sia avallata dalle tre formazioni politiche di appartenenza dei deputati. A Weber viene imputato di essere intervenuto nella campagna elettorale a sostegno di Forza Italia, che è parte della famiglia popolare: «L’alleanza di un partito membro del Ppe con Fratelli d’Italia è pericolosa», scrivono i tre europarlamentari, secondo i quali «i valori fondamentali non possono essere svenduti per una partecipazione al governo» e «il muro di contenimento a destra non deve cadere». «L’Italia non deve diventare un precedente in Europa».

MANFRED WEBER SILVIO BERLUSCONI ANTONIO TAJANI

 

È singolare comunque che l’accusa a Weber di aver sostenuto Forza Italia si sia levata in questa settimana anche dall’interno del suo partito, la Csu bavarese, dove Markus Söder, premier della Baviera, ha addirittura proposto di lanciare un’azione per espellere il partito di Berlusconi dal Ppe: «Occorre emarginare anche i partiti che permettono coalizioni di governo con l’estrema destra», ha detto Söder. Ma la lettera di Barley, Freund e Körner segna un salto nella politica europea ed è sicuramente destinata a sollevare forti polemiche.

SILVIO BERLUSCONI E MANFRED WEBER

 

I tre firmatari invitano infatti Weber a imporre ai «membri italiani del Ppe di rispettare il consenso pro-democratico e pro-europeo» e a dire chiaramente a Forza Italia, «che non ci può essere alcuna partecipazione a un governo con Fratelli d’Italia». Se il partito di Berlusconi dovesse invece votare il nuovo governo, allora «non avrebbe più alcun futuro dentro la famiglia dei popolari europei». Secondo i tre firmatari, «i conservatori d’Europa devono essere parte essenziale del muro antincendio contro la destra nemica della democrazia».

Articoli correlati

TRE EUROPARLAMENTARI TEDESCHI CHIEDONO A WEBER DI ESPELLERE BERLUSCONI DAL PPE

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…