giorgia meloni soldi euro bilancio manovra euro

IL POTERE FA RICCHI I FRATELLI D’ITALIA – IL PARTITO DELLA MELONI HA CHIUSO IL 2023 CON I CONTI IN ATTIVO COME MAI ERA AVVENUTO NELLA SUA STORIA: 4 MILIONI E 900MILA EURO – UN DATO STRAORDINARIO, CONSIDERANDO CHE GLI ALTRI PARTITI HANNO LE CASSE IN PROFONDO ROSSO – CON L'ARRIVO DELLA DUCETTA A PALAZZO CHIGI SI È REGISTRATO UN BOOM DI ISCRITTI, CON UN INCASSO DI 2 MILIONI E 800 MILA EURO DALLE TESSERE – GIORGIA HA VERSATO NELLE CASSE DI FDI APPENA 12 MILA EURO. MA SEMPRE MEGLIO DI IGNAZIO LA RUSSA CHE…

Estratto dell’articolo di Stefano Iannaccone per “Domani”

 

giorgia meloni - fratelli d italia

Il potere logora chi non ce l’ha. E soprattutto il potere fa bene alle casse di chi lo detiene. Il leggendario motto di Giulio Andreotti, riveduto e aggiornato, è sempre più valido anche di fronte ai bilanci dei partiti al governo, in particolare quello di maggioranza relativa. Ne sanno qualcosa dalle parti di via della Scrofa, sede di Fratelli d’Italia, oggi cuore pulsante del potere politico italiano. Il partito di Giorgia Meloni ha chiuso il 2023 con i conti in attivo come mai era avvenuto nella sua storia.

 

AVANZO DECUPLICATO

LOLLOBRIGIDA - LA RUSSA - MELONI ALLA FESTA PER I DIECI ANNI DI FRATELLI D ITALIA

L’avanzo di esercizio ammonta infatti a 4 milioni e 900mila euro. Un balzo poderoso, praticamente dieci volte superiore rispetto al 2022 quando l’avanzo si aggirava intorno al mezzo milione di euro ed era già un record ritenuto eccezionale […]

 

La crescita degli introiti (in totale 11 milioni e 700mila di euro) è legata in gran parte all’aumento delle quote associative annuali, le risorse economiche provenienti dai tesseramenti: fino al 31 dicembre la somma è stata di 2 milioni e 800mila euro, molto più del doppio in confronto al milione e 200mila euro dell’anno precedente. C’è stata la corsa per avere in tasca la tessera ardente con la fiamma di Fratelli d’Italia.

 

La “Giorgiamania” è insomma esplosa da quando Meloni è approdata a palazzo Chigi. Era accaduto già con altre forze politiche, per informazioni citofonare a via Bellerio e chiedere a Matteo Salvini. Appena iniziato il declino elettorale, però, è scattata la fuga degli iscritti.

 

FRATELLI DI TESSERA

giorgia meloni - fratelli d italia

Poco male. Intanto FdI può gongolare e stappare spumante, rigorosamente made in Italy per evitare brutti scivoloni sull’acquisto di prodotti stranieri. Per capire le proporzioni, fino al 2021, quando FdI era all’opposizione dell’esecutivo di Mario Draghi, l’incasso per i tesseramenti non aveva mai superato il milione di euro. In due anni si è quintuplicato. Insomma, il buon vecchio carro del vincitore attira sempre frotte di persone.

 

Certo, il bilancio del partito della presidente del Consiglio viene rafforzato anche da altri fattori, come la performance del 2 per mille, la quota che ogni contribuente può destinare ai soggetti politici nella dichiarazione dei redditi. L’incasso del 2023 è stato di 4 milioni e 800mila euro.

 

giorgia arianna meloni

Un bel bottino, secondo solo a quello del Partito democratico, che va proprio nella direzione di una capacità attrattiva esplosa in concomitanza dell’ascesa di Meloni. Il segretario amministrativo Roberto Carlo Mele ha potuto contare anche su laute donazioni, soprattutto da parte degli eletti in parlamento, chiamati a contribuire al benessere del bilancio di via della Scrofa.

 

Tra i campioni di contribuzioni ci sono nomi non di primo piano, come i deputati Paola Maria Chiesta, Marco Scurria e Andrea Volpi, e il senatore Michele Barcauiolo, che hanno destinato 42mila euro a testa al partito, 3.500 euro al mese. Meno munifica invece la leader Meloni che ha versato solo 12mila euro, mille al mese in media, che comunque risulta più generosa di altri big come il responsabile organizzazione Giovanni Donzelli (11mila euro) e il presidente del Senato, Ignazio La Russa (6mila euro), giusto per fare due esempi.

 

GIORGIA MELONI ALLA FESTA PER I DIECI ANNI DI FRATELLI D ITALIA

Nel 2023 sono state relativamente poche le risorse, 81mila euro, arrivate da società e associazioni. Una delle più generose è stata la società di costruzioni Edit holding, che ha girato 20mila euro in totale.

 

La grande disponibilità economica ha permesso spese più spensierate. I costi sono stati di 6 milioni e 880mila euro. Solo a Gioventù nazionale, la giovanile di FdI, sono stati girati 342mila euro. Un premio all’attivismo tra le nuove leve. Ma anche le elezioni regionali hanno avuto un peso significativo sui costi sostenuto dai Fratelli d’Italia.

 

[…]

 

GIORGIA MELONI CON LA SORELLA ARIANNA E PATRIZIA SCURTI

E chiaramente il bilancio solido ha consentito di aumentare gli esborsi per il pagamento degli stipendi: attualmente il partito di Meloni conta su otto dipendenti full time. E per gli stipendi sono stati spesi più di 400mila euro.

FASCIO TUTTO IO - VIGNETTA BY MACONDO

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...