UN PRESIDENTE NEL BUNKER - LA FAMIGLIA BIDEN E’ RIUNITA A CAMP DAVID E I MEDIA AMERICANI IPOTIZZANO CHE “SLEEPY JOE” STIA VALUTANDO SE CONFERMARE LA CANDIDATURA O FARE UN PASSO INDIETRO – LE CONSULTAZIONI CON LA SORELLA E LA MOGLIE JILL MA ANCHE CON BARACK OBAMA E BILL CLINTON - UNA SVOLTA, IN UN SENSO O NELL’ALTRO, POTREBBE ARRIVARE IL 4 LUGLIO, GIORNO DELL’INDIPENDENZA AMERICANA – IL SONDAGGIO DI AXIOS: IL 60% DEGLI AMERICANI VORREBBE SOSTITUIRE BIDEN CON UN ALTRO CANDIDATO...
Estratto dell’articolo di Enrico Franceschini per www.repubblica.it
Crescono le pressioni su Joe Biden per convincerlo a ritirarsi e anche il suo rivale repubblicano, Donald Trump riceve già consigli di prepararsi ad affrontare un avversario diverso dal presidente in carica, nella sfida di novembre per la Casa Bianca. Una scelta che, se avverrà, dovrebbe giungere nell’arco di pochissimi giorni, se non addirittura nelle prossime ore, per dare tempo al partito democratico di trovare rapidamente un nuovo candidato. Biden e famiglia stanno trascorrendo il fine settimana a Camp David, la residenza di campagna del presidente, in un summit ristretto per prendere una decisione.
joe e jill biden alla camera ardente di rosalynn carter
Un sondaggio pubblicato da Axios all’indomani della disastrosa prova di Biden nel dibattito televisivo di giovedì indica che il 60 per cento degli elettori americani vorrebbe sostituirlo con un altro candidato nel duello contro Trump per la presidenza. Il recente editoriale del New York Times che esorta Biden a ritirarsi non ha tuttavia ancora spinto nessuno fra i più autorevoli rappresentanti del partito democratico a ripetere pubblicamente lo stesso appello nei confronti di un leader apparso troppo vecchio e troppo fragile per completare un secondo mandato alla Casa Bianca.
I più stretti consiglieri di Biden si dicono confortati da un commento dell’ex-presidente Barack Obama, “una serata no può capitare, ne so qualcosa”; e da un sondaggio secondo cui, nonostante la catastrofica prestazione in tv, Biden sarebbe ancora testa a testa con Trump nella corsa alla presidenza, anzi avanti di un punto, 45 a 44 per cento.
Indiscrezioni riportate dal sito Axios affermano che a decidere se insistere con la candidatura o ritirarsi sarà una ristretta cerchia di persone di fiducia di Biden, definite “l’oligarchia” della Casa Bianca: la First Lady Jill; la sorella più giovane del presidente, Valerie Biden; e un suo vecchio amico, l’85enne Ted Kaufman. Non è escluso che, in privato, Biden consulti anche due ex-presidenti democratici, Obama e Bill Clinton.
Per ora la sua più convincente apparizione a un comizio dopo il dibattito televisivo induce a credere che Biden non si farà da parte, convinto di essere lui ad avere le migliori chance di battere Trump a novembre. Ma non è escluso che la data simbolica del 4 luglio, festa dell’indipendenza negli Stati Uniti, lo spinga a una riflessione sui rischi per la democrazia americana se la sua immagine di fragilità fisica e mentale peserà sul voto.
Oltre alla vicepresidente Kamala Harris, in teoria la sostituta naturale di Biden ma ancora peggio di lui nei sondaggi, gli altri nomi più citati per prendere il suo posto sono quelli del governatore della California, Gavin Newsom, della governatrice del Michigan, Gretchen Whitmer, e della ex-first lady Michelle Obama. […]