UN GIORNO IN PROCURA - LA PROTESTA DEGLI AVVOCATI DI PAPA: LA SUA DETENZIONE NON CI CONSENTE DI FARE IL NOSTRO LAVORO: RINUNCIAMO ALLA DIFESA - È UFFICIALE: BARI INDAGA LAVITOLA - LA NUOVA STRATEGIA DIFENSIVA DELLA MINETTI: LEI PROCACCIATRICE? MA SE CI PENSAVA TARANTINI - GHEDINI CI SPERAVA: DAI GIUDICI SCHIAFFO ALLA CONSULTA - ORA IL PROCESSO RUBY VA AVANTI…

1 - P4: AVVOCATI ALFONSO PAPA RINUNCIANO A DIFESA...
(ANSA)
- I difensori del parlamentare del Pdl, Alfonso Papa, Carlo Di Casola e Giuseppe D'Alise, hanno deciso di rinunciare alla difesa del loro cliente perché, a loro dire, la sua detenzione non consente di concordare e mettere in atto una adeguata strategia difensiva.

I due avvocati hanno reso note le motivazioni della loro decisione, nel corso di una conferenza stampa. Hanno posto l'accento, in particolare, sul fatto che il gip Luigi Giordano, nel rigettare l'ultima istanza di scarcerazione da loro presentata, non ha acquisito la cartella clinica così come era stato chiesto dalla difesa. Papa, infatti, come si evincerebbe dalla cartella clinica, è fortemente depresso, e viene spesso sedato dai medici.

2 - LAVITOLA INDAGATO A BARI....
(ANSA)
- Il faccendiere Valter Lavitola è formalmente indagato dalla Procura di Bari per induzione a rendere false dichiarazioni all'autorità giudiziaria barese. Lo si apprende da fonti giudiziarie. L'inchiesta è quella sui soldi che il premier, Berlusconi, ha elargito a Gianpaolo Tarantini tramite Lavitola.

L'iscrizione del nome di Lavitola nel registro degli indagati è stata fatta dal procuratore aggiunto Pasquale Drago, che coordina l'inchiesta. A quanto si può ipotizzare, si tratterebbe dell'unica iscrizione fatta poiché su Lavitola pende un provvedimento di arresto che perderà efficacia se non sarà rinnovato entro il 16 ottobre. Il pm Drago non ha finora compiuto alcun atto istruttorio (non ha neppure acquisito l'intervista televisiva di Lavitola a La7) né ha delegato le indagini ad alcuna forza di polizia.

3 - DIFESA MINETTI,INTERMEDIARIO PER RAGAZZE ERA TARANTINI...
(ANSA)
- La difesa di Nicole Minetti ha sostenuto oggi nell'udienza sul caso Ruby che il premier Silvio Berlusconi non aveva bisogno del consigliere regionale quale intermediario per portare le ragazze ad Arcore, perché se ne occupava Giampaolo Tarantini. Da quanto si è saputo, l'avvocato Pier Maria Corso, che difende Minetti, per dimostrare l'estraneità dalle accuse di induzione e favoreggiamento della prostituzione a carico della Minetti, ha spiegato che il ruolo di intermediario era svolto da Tarantini.

4 - PROCESSO VA AVANTI, ORA RICHIESTA PROVE DA PM...
(ANSA)
- Va avanti il processo sul caso Ruby, nel quale Silvio Berlusconi è imputato di concussione e prostituzione minorile. Infatti, dopo 5 ore di camera di consiglio, i giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Milano con un'ordinanza non solo hanno respinto la richiesta, da parte della difesa del premier, di fermare il processo, in attesa del verdetto della Consulta sul conflitto tra poteri dello Stato, ma hanno anche dichiarato infondata e illegittima la questione di legittimità costituzionale prospettata in aula.

Questione posta dai legali del premier in relazione a due articoli del codice di procedura penale (numeri 30 e 479) e a tre della Costituzione (3, 68 e 96).

5 - GHEDINI, DA GIUDICI SCHIAFFO A CONSULTA...
(ANSA)
- Uno "schiaffo alla Corte Costituzionale". Così Niccolò Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi, ha definito la decisione del Tribunale di Milano di respingere la richiesta di sospendere il processo in cui il premier è imputato per il caso Ruby avanzata dalla stessa difesa in attesa del giudizio della Consulta sul conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Ghedini ha rimarcato che il collegio "per rispetto della Corte avrebbe dovuto sospendere" il processo anche perché l'udienza davanti alla Consulta è fissata il 7 febbraio e il procedimento si prescrive nel 2015.

Ghedini inoltre si è lamentato dell'accelerazione che a Milano si sta dando ai processi a carico di Berlusconi e ha affermato che da parte della difesa e del premier stesso c'era un accordo e una disponibilità affinché venissero celebrati il lunedì: "Noi questo accordo lo abbiamo rispettato, il tribunale no".

 

Alfonso Papa a PoggiorealeSILVIO BERLUSCONI VALTER LAVITOLA TARANTINI A ROMA DOPO LA SCARCERAZIONE GHEDINI Emilio FedeNicole Minetti fuori dal TribunaleIlda Boccassini

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