SPIONI D'ITALIA – DELMASTRO DENUNCIA “LA SORVEGLIANZA STALINISTA” PER IL CASO DEL PRESUNTO DOSSIERAGGIO CHE VEDE AL CENTRO IL FINANZIERE PASQUALE STRIANO. EPPURE IL SOTTOSEGRETARIO DI FDI, NEL 2013, DA AVVOCATO DIFESE L’AGENTE DELLA QUESTURA DI BIELLA, IVANO BONADIO, AUTORE DI 49 MILA ACCESSI ILLEGALI ALLA BANCA DATI “SDI” DELLE FORZE DELL’ORDINE – IL POLIZIOTTO FU CONDANNATO E SI FECE 8 MESI DI DETENZIONE. POI DELMASTRO PROVÒ A “PIAZZARLO” ALLA REGIONE PIEMONTE…
Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”
«I primi accertamenti fanno emergere un clima da sorveglianza stalinista con metodi meschini e sciacalli da dittatura sudamericana», era la pacata analisi, giusto una settimana fa, del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro in merito alla vicenda dossieraggio sulla quale sta indagando la procura di Perugia […]
E pensare che l’avvocato Delmastro, dominus di Fratelli d’Italia in Piemonte, di una storia simile si occupò direttamente qualche anno fa. Ma con un approccio completamente diverso, per così dire: prima in veste di difensore di un agente della Questura di Biella che fece ben 49 mila accessi illegali alla banca dati Sdi delle forze dell’ordine (il finanziere Pasquale Striano si sarebbe fermato a 33 mila), e poi da dirigente di FdI nel provare a piazzarlo – nonostante la condanna a seguito di un patteggiamento – nello staff dell’allora neoassessora regionale Elena Chiorino, biellese ed esponente della fiamma come Delmastro.
La storia risale al 2013, quando si scoprono gli accessi del sostituto commissario Ivano Bonadio nel cervellone del ministero degli Interni. Oltre 3 mila interrogazioni dirette, altre 46 mila interrogazioni su dettagli e sui nomi ricercati non si è mai chiarito bene se ci fossero anche politici di peso. Il tutto per poi, pare, rivendere quelle informazioni a degli investigatori privati.
Bonadio si fece otto mesi di carcere, accusato di corruzione. Durante la stessa indagine emerse anche l’illecita detenzione di armi e munizioni. Ad assistere legalmente Bonadio — come detto — c’era proprio Delmastro, già all’epoca dirigente locale di Fratelli d’Italia. Ma in effetti il rapporto di Delmastro con Bonadio sconfinò in altro, nonostante le accuse e poi la condanna del suo assistito.
Sui social è possibile reperire una fotografia di Delmastro datata 7 maggio 2019 abbracciato assieme a quattro persone, con su scritto “verso Roma”, hashtag #Fdi e #AvantiTutta: tra queste c’è proprio Bonadio. Non proprio una casualità, visto che di lì a poco il centrodestra vince le elezioni regionali con Alberto Cirio.
La giunta Cirio designa assessora al Lavoro Chiorino, vicinissima a Delmastro (è anche lei nella foto con Bonadio). E lei chi nomina tra i suoi collaboratori? Proprio l’ex spione. Appena la storia con il precedente imbarazzante esce fuori, Cirio si infuria e l’assunzione salta. […]