FUORI IL NANO DAL PARLAMENTO! SCATTANO LE PRIME TRAPPOLE GIUDIZIARIE SULLA STRADA DEL PATONZA

Franco Bechis per Libero

Le giunte per le autorizzazioni a procedere non sono nemmeno ancora state formate. Sono stati più svelti i giudici dei neodeputati perchè alla Camera sono già state stampate otto (...) autorizzazioni a procedere. Una per vilipendio alle assemblee legislative, e sette a norma dell'articolo 68 della Costituzione: procedimenti penali e civili in cui si deve verificare se le dichiarazioni o gli atti del parlamentare querelato sono coperti da quel che resta dell'immunità costituzionale.

Nessuna delle otto autorizzazioni a procedere è nuova: erano tutte già state presentate nella scorsa legislatura, e alcune si trascinano almeno dal 2006. Però l'accelerazione da parte della Camera presieduta da Laura Boldrini delle prime rogne che saranno assegnate alla giunta per le autorizzazioni, è il segno evidente di un indirizzo della nuova legislatura.

Anche perché delle otto autorizzazioni ben tre riguardano il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, e si può essere certi che su quelle si stabilirà il primo braccio di ferro della legislatura. Le altre riguardano quasi tutte ex parlamentari non più in carica: la pdl Monica Fenzi, l'ex segretario di Rifondazione comunista, Franco Giordano, l'ex deputato Udc Remo di Giandomenico e l'ex Udeur e margheritino Luigi Pepe.

La prima vicenda giudiziaria che si dovrà affrontare riguarda però una vicenda del tutto particolare, che si trascina ormai da ben otto anni e che farà sorridere più di un neodeputato, e sicuramente l'intero gruppo del Movimento 5 stelle.

Imputati in questo caso non sono due ex parlamentari, ma due giornalisti anche se un po' speciali: Antonio Santacroce e Andrea Leanza, che nell'aprile 2005 erano rispettivamente direttore editoriale e direttore responsabile della rivista Polizia di Stato.

Sono accusati dal procuratore generale presso la Corte di Appello di Roma di vilipendio alle assemblee legislative (Camera e Senato). Il reato per altro è stato parzialmente depenalizzato, e oggi viene punito con una multa fra mille e 5 mila euro. La colpa- citiamo dall'atto, è stata quella di «pubblicare a pagina 6 la foto di una donna in topless con frecce riportanti da una parte, il riferimento a parti del corpo femminile e dall'altra la menzione delle assemblee legislative nel modo seguente: bocca=Parlamento; capezzolo di un seno=Senato; pube=Camera dei deputati; coscia=opposizione».

Beh, vedere il M5s che una certa intemperanza verbale ha sempre avuto nei confronti del Palazzo, mandare a processo qualcuno per una cosa così, sarebbe davvero una sorpresa. Ma se il primo atto della nuova legislatura fosse un'assoluzione nella giunta, si darebbe un'impronta buonista alla giunta che qualche difficoltà verrebbe a creare.

Nessun risultato dunque è scontato. Anche perché in giunta alla Camera domineranno il partito di Pier Luigi Bersani con gli alleati di Nichi Vendola. Con questa maggioranza Pd-Sel in giunta sarà importante invece vedere che destino avrà Berlusconi. Perché è vero che le vicende giudiziarie che daranno il via alla legislatura saranno minori rispetto ai grandi processi che coinvolgono il leader Pdl.

Ma quelle tre autorizzazioni sono in qualche modo simboliche del clima politico che si vorrà instaurare. Due riguardano cause civili e penali intentate al Cavaliere da un esponente Pd come l'ex presidente della Regione Sardegna, Renato Soru (che è ancora il maggiore azionista dell'Unità, quotidiano del Pd). La contesa riguarda alcuni comizi della campagna elettorale per la presidenza della Sardegna nel 2009, in cui Soru si sentì diffamato. Quel pacchetto giudiziario già aveva agitato le acque alla fine della legislatura.

C'era una terza contesa, nella quale il Parlamento protesse l'insindacabilità delle opinioni di Berlusconi. In giunta per le autorizzazioni alla fine del dicembre scorso ci si attendeva la protezione bis: invece la proposta della maggioranza della giunta venne ribaltata grazie a qualche assenza nel Pdl e al ribaltone delle maggioranze dopo la rottura Pd-Pdl- Udc nel sostegno al governo di Mario Monti.

Se già allora Berlusconi stava per essere dato in pasto ai giudici contro la prassi, è scontato che questo avverrà ora. Arroventando di sicuro il clima. Ma è la terza autorizzazione a procedere quella certamente più significativa. Ad avere fatto causa a Berlusconi è infatti un magistrato della procura di Milano, Alfredo Robledo.

Che chiede 500mila euro di risarcimento civile per alcune frasi pronunciate da Berlusconi dopo la vittoria elettorale del 2008. Robledo in realtà non era mai stato citato, ma l'allora premier commentò l'accusa della procura di Milano nel processo Mills, criticando la «pervicace volontà accusatoria» nei suoi confronti e stigmatizzando «l'ennesimo gravissimo episodio di incontestabile uso politico della giustizia».

Robledo che era procuratore aggiunto e sosteneva l'accusa in quel processo, si sentì diffamato e fece causa al Cavaliere davanti al tribunale civile di Brescia. Gli avvocati di Berlusconi dissero che le sue opinioni erano insindacabili e coperte dall'immunità parlamentare.

Ed è per questo che l'autorizzazione a procedere è tornata alla Camera. La decisione su questo braccio di ferro diventerà la cartina al tornasole delle decisioni della nuova giunta. E rischia di fare correre qualche sudore freddo sulla fronte del leader Pdl che non può più contare sulla sua maggioranza.

 

BERLUSCONI DIETRO LE SBARREIL PROCURATORE AGGIUNTO DI MILANO ALFREDO ROBLEDO grasso pietroLaura Boldrini article LA FOTO TWITTATA DA VENDOLA CON BERSANI - UNA COPPIA DI FATTO

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….