daniele capezzone

SE DUDÙ GLI RINGHIAVA, UN MOTIVO CI SARÀ - DA ALLIEVO DI PANNELLA A “INTELLETTUALE” SOVRANISTA PASSANDO PER  PALAZZO GRAZIOLI: LA PARABOLA DI DANIELE CAPEZZONE BY RONCONE - “QUANDO LO VEDO ALLA TIVU? MI TORNA IN MENTE IL GIOVANE TALENTO RADICALE, SPIETATO ANTICLERICALE E ANTIBERLUSCONIANO MILITANTE, CHE ALL’IMPROVVISO DIVENTA UN ADEPTO PROPRIO DELLO ZIO SILVIO” - “LA LEGGENDA VUOLE CHE UN POMERIGGIO, IN UNA RIUNIONE, PANNELLA PERDA LA PAZIENZA E GLI TIRI UN SIGARO ACCESO. LUI SI SCANSA E…”

capezzone

Fabrizio Roncone per “Sette - Corriere della Sera”

 

Quando alla tivu vedo Daniele Capezzone che parla con il piglio dell’intellettuale sovranista, dell’osservatore destrorso, sempre con quell’aria polemica e irridente, spaziando dall’economia agli immigrati, una volta filo-Salvini, l’altra filo-Meloni, mi torna in mente l’altro Capezzone, quello che ho conosciuto e ascoltato per lunghi anni: il giovane talento radicale, spietato anticlericale ed europeista convinto, l’antiberlusconiano militante, ruvido e incattivito, che all’improvviso pero incontra la luce e si converte, s’inginocchia, diventa un adepto proprio dello Zio Silvio, portavoce ufficiale del Pdl ma anche tra i pochissimi ad essere ammesso alla corte di Palazzo Grazioli – lui,

marco pannella daniele capezzone 1

Brunetta, Verdini, Daniela Santanche, che tempi pazzeschi – tutti insieme comodi nel potere che all’epoca era vero, concreto, enorme.

 

daniele capezzone

La leggenda vuole che Capezzone – 26enne obiettore di coscienza dopo aver studiato al San Giuseppe De Merode di Roma, istituto gestito dalla Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane – sia stato scoperto da Marco Pannella alla fine di un sit-in. Lo alleva, lo addestra: il ragazzo ha talento, tenacia, modi gentili.

MARCO PANNELLA DANIELE CAPEZZONE

 

Un pomeriggio, in una riunione, Pannella perde la pazienza e gli tira un sigaro acceso. Lui si scansa e, col sorriso, dice: «Era un gesto di simpatia».

 

Capezzone diventa segretario del partito, ma non ci sta a farsi divorare dal gigante con i capelli bianchi, geniale, unico, che i suoi segretari – vizio sublime – prima li creava, e poi li azzannava. A Padova, in un congresso di quelli che non si fanno piu, non previsti dalla politica gassosa, Capezzone si ribella. E resta solo.

 

SILVIO BERLUSCONI DANIELE CAPEZZONE

A mezzanotte lo troviamo a un tavolo dell’Antico Brolo, in corso Milano. I decani della compagnia dei cronisti di allora, i grandi Gianni Pennacchi e Giovannino Cerruti, lo invitano al tavolo: ce lo mettiamo in mezzo e lui si scioglie per quello che e.

 

berlusconi con dudu

Cortese, simpatico, furbissimo. Nessuno stupore, quindi, quando anni dopo e tra i pochi ad essere ammesso al cospetto del Cavaliere e della fidanzata, Francesca Pascale. Solo che appena Capezzone compare, Dudu, il barboncino di Francesca, inizia a ringhiare. Il barboncino e un cane intelligentissimo (secondo solo al border collie). E se ringhia, pensiamo subito tutti, un motivo ci sara.

daniele capezzonecapezzone su bellanovamarco pannella daniele capezzonedaniele capezzone no taliban no vatican berlusconi con dudu daniele capezzone pdl

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…