IL PENTAGONO CERCA IL SUO NUOVO “MAESTRO D’ARMI” - SI RITIRA A 93 ANNI ANDREW MARSHALL, A CAPO DI UN GRUPPO CHE AVEVA IL COMPITO DI IMMAGINARE, STUDIARE E RISOLVERE LE SFIDE MILITARI DEL FUTURO – L’IMPIEGO DEI DRONI E DEI ROBOT
Paolo Mastrolilli per “la Stampa”
Il Pentagono sta cercando il suo nuovo Yoda. Così, per oltre quarant’anni, gli addetti ai lavori della difesa hanno soprannominato Andrew Marshall, fondatore e direttore di un ufficio tanto strategico, quanto misterioso: l’Office of Net Assessment. In pratica la think tank interna del Pentagono, incaricata di immaginare, studiare e risolvere le sfide militari del futuro. Nell’autunno scorso però Marshall, che ha 93 anni, ha deciso di andare in pensione, e ora il dipartimento alla Difesa cerca il suo successore.
DA 40 ANNI AL TIMONE
Il saggio Andrew aveva un ruolo unico nel mondo degli studi bellici. Lo chiamavano Yoda perché il suo atteggiamento, l’originalità delle sue idee, l’efficacia e la saggezza delle sue proposte, portavano a paragonarlo al patriarca dei Jedi nel film «Guerre Stellari». Aveva uno status unico, quasi mitico. Nel 1973 aveva fondato l’Office of Net Assessment, ed era rimasto il suo primo e unico direttore.
Per evitare che le rivalità interne limitassero gli effetti del suo lavoro, dipendeva direttamente dal capo del Pentagono, che riceveva personalmente i suoi studi e i suoi consigli, scavalcando così l’intera catena gerarchica che restava all’oscuro di tutto. Era estremamente rispettato, però, e tutti per esempio gli riconoscono di aver previsto e raccomandato con grande anticipo l’impiego che le armi di precisione, gli aerei senza pilota, i robot e le tecnologie per coordinare meglio le unità sul campo avrebbero avuto nella guerra moderna.
ANNUNCI DI LAVORO SUL WEB
Sembrava eterno, Marshall, perché nessuno pensava di potersi sedere sulla poltrona di un simile mito. Nell’autunno scorso, però, Yoda ha deciso che a 93 anni era ora di smettere. Le voci di corridoio hanno subito ipotizzato che l’Office of Net Assessment sarebbe finito con lui, in primo luogo perché non era possibile rimpiazzarlo, e in secondo perché il Pentagono era alla ricerca di opportunità per risparmiare soldi. Alla fine Andrew ha prevalso e la sua creatura è stata salvata dalla scure dei tagli.
Ora però bisogna trovare un successore degno di lui. Il governo ha pubblicizzato la ricerca mettendo un annuncio sul sito Internet Usajobs.gov, in cui avverte i pretendenti di «aspettarsi una sfida». La funzione viene descritta come «sviluppare valutazioni che comparano le posizioni, i trend e le prospettive future delle capacità e potenzialità militari degli Stati Uniti, con quelle degli altri Paesi». In pratica l’intero universo della strategia bellica, in cambio di uno stipendio da 183.330 dollari all’anno. Chi ha il coraggio di ambire al posto di Yoda è pregato di farsi avanti.