SMS DA PALAZZO CHIGI/3 - LA TELEVENDITA CONTINUA: “LO DICO PER CHI STA A CASA. DA MAGGIO METTO I SOLDI IN BUSTA PAGA, GLI IMPRENDITORI CHE INCONTRO DICONO CHE VA BENISSIMO COSÌ”. E ANCHE CONFINDUSTRIA È SISTEMATA

Sms da Palazzo Chigi di Francesco Bonazzi per Dagospia

"Non vi metto i capitali dalla Svizzera, che è una tantum..." Concede Renzie. Ma porta già all'incasso la minor spesa per interessi se lo spread rimane basso, e così aggiunge altri "2,2 miliardi di euro nel 2014".

Per il 2014 Renzi promette di utilizzare 10 miliardi di euro, "che però cominciando solo a maggio sono due terzi". Eccolo qui il giochetto. Ma Renzie attacca: "Ho letto polemiche incredibili sulle coperture, ma dal primo maggio metto soldi in busta paga e la stragrande degli imprenditori con cui ho parlato in questi giorni mi dice che faccio benissimo così". E anche Confindustria è servita

Sarà finanziata la riduzione dell'Irap del 10% aumentando la tassazione delle rendite finanziarie dal 20 al 26%. "Come la raccontiamo - si chiede il Grande Piazzista di Pontassieve - ? Ho una diminuzione del costo del lavoro e un aumento della tassa sulla finanza a livelli europei e nulla più: è una roba di buon senso"

E dal primo di maggio, Renzie annuncia riduzione bollette energetiche delle pmi pari al 10%: "Lo Stato inizia a fare le cose sul serio".

E adesso il lavoro. Fondo di mezzo miliardo per chi crea un'impresa sociale, perché "dobbiamo premiare il terzo settore". e per la prima volta cita pubblicamente "Il mio amico Enzo Manes, che con Dynamo Camp ha fatto cose straordinarie". Manes è il finanziiere che ha rilevato la Smi dagli Orlando, suo grande finanziatore.

Per la cronaca, chi lo conosce bene, sa che Manes odia la pubblicità. Ma oggi la televendiita è inarrestabile.

Il contratto a termine potrà essere applicato per non più di tre anni e per un massimo del 20% del totale dell'azienda. Renzie poi corregge la Fornero sull'apprendistato e anticipa che semplificherà anche lì.

Chi gli ha impedito di partire dal primo aprile? Renzi ammette: "E' un problema anche di Ced per le buste paga. poi tra 10 giorni c'è il Def...sembrava una provocazione. Sono vent'anni che promettono che abbassano le tasse, poi mi dite che se recupero 10 miliardi per 10 milioni di persone a maggio anziché ad aprile non va bene".

Perché non c'è nessun decreto? "No, prima Def, oggi approvata la relazione del consiglio dei ministri la mia relazione che individua il risparmio di 10 miliardi di euro. Gli atti tecnici dal Def al decreto attuativo, fino a quello del comune che paga stipendi, saranno realizzati da qui al 30 aprile".

Continuano le domande. I giornalisti non sono convinti su assenza di decreti e su copertura. Renzi insiste: "L'Unione Europea ci darà ampio consenso perché vede riforme elettorali, del lavoro, di semplificazione. Ma non ci sono ancora decreti... Se volevate 42 decreti che domani cambiano il mondo, non si può fare. Vi dico che sono stati fatti atti irreversibili in Cdm per riduzione Irpef e Irap". "Legittimo non credere alle cose che non sono in un decreto, ma vi segnalo che senza decreti attuativi anche le cose che credete sicure, quelle dei governi precedenti, non sono sicure".

Poi sfida: "Chi non ci crede, vedrà il 27 maggio in busta paga. Sono sicuro che con la vostra professionalità riferiite dei nostri impegni. Il consiglio dei ministri non si è recato al bar, oggi ha fatto degli atti. Una volta che è approvato dal consiglio dei ministri è atto e fatto". Sugli slogan in rima, non lo frega nessuno.

E dopo mezz'ora, la sua fase preferita: "Lo dico per chi sta a casa"

 

RENZI E PADOAN tasseUNIONE EUROPEA

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