xi jinping giorgia meloni joe biden usa cina italia

“ACCONTENTARE BIDEN SULL’USCITA DALLA VIA DELLA SETA NON SARÀ AFFATTO INDOLORE PER L’ITALIA” - MARCELLO SORGI: “È ABBASTANZA LOGICO ASPETTARSI CHE MELONI NON POSSA SCIOGLIERE A WASHINGTON UN ACCORDO SIGLATO A PECHINO, PRIMA DELLA SCADENZA DI FINE ANNO DELL'INTESA E DELLA VISITA IN CINA PREVISTA PER L'AUTUNNO” - BIDEN HA PROMESSO UNA “COMPENSAZIONE” A ROMA PER LA ROTTURA DEGLI ACCORDI CON LA CINA: UN'ALTERNATIVA ALLA "BELT ROAD INITIATIVE" GIÀ ESISTE. È LA "PARTNERSHIP FOR GLOBAL INVESTMENT AND INFRASTRUCTURE" (PGII) ANNUNCIATA AL G7 DELLO SCORSO ANNO IN BAVIERA…

giorgia meloni con joe biden allo studio ovale

1 - GIORGIA AL BIVIO SUI RAPPORTI CON LA CINA

Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “la Stampa”

 

Il viaggio a Washington, la visita al Congresso, la grande partita cinese da definire all'ombra dello Studio Ovale. Mai come questa volta l'incontro tra un premier italiano e il presidente Usa non ha il solito significato rituale […]

 

meloni xi jinping

Meloni è consapevole di essersi dovuta guadagnare l'attenzione del super-alleato con una prova di fedeltà per certi versi imprevedibile, data sulla guerra in Ucraina e sulla solidarietà con la Nato. È questo uno dei pochi terreni su cui non ha avuto tentennamenti, né ha ceduto a sirene pacifiste filorusse. […] Ma adesso si tratta di fare il passo più importante e strategico: lo sganciamento dalla Cina e dal patto stretto personalmente da Xi Jin Ping, ricevuto solennemente a Roma ai tempi del governo gialloverde guidato da Conte.

 

joe biden giorgia meloni

Un improvviso capovolgimento del sistema di relazioni Internazionali italiane, legato formalmente a un patto commerciale – la Via della Seta –, ma con una robusta premessa di alleanza politica, di cui l'Italia ha avuto rapidamente tempo di pentirsi. […] È abbastanza logico aspettarsi che Meloni non possa sciogliere a Washington un accordo siglato a Pechino, prima della scadenza di fine anno dell'intesa e della visita in Cina prevista per l'autunno. Così come è chiaro che accontentare Biden su questo punto non sarà affatto indolore.

 

2 - LA PRIMA SOVRANISTA ALLO STUDIO OVALE COSÌ HA SORPASSATO ORBAN E BOLSONARO

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”

MELONI XI JINPING 45

 

Nel pranzo in onore di Giorgia Meloni nella Sala dei Ricevimenti a Capitol Hill che Kevin McCarthy ha offerto ai deputati statunitensi, presente tutta la pattuglia degli italo-americani, c'è l'essenza del legame saldo fra gli Usa e l'Italia, tanto che lo Speaker della Camera rievoca l'incontro avvenuto a Roma in maggio. La premier, dice, «è uno dei leader che più hanno impressionato gli Stati Uniti», opinione trasversale, bipartisan.

 

giorgia meloni con joe biden allo studio ovale

Ed è infatti un deputato democratico che confessa a La Stampa di quanto l'opinione su "Giorgia" – la chiama per nome – «sia mutata rapidamente, non appena abbiamo visto quel che voleva fare con la Cina e nel sostegno all'Ucraina». […] Meloni, […] ha rivendicato la sua vicinanza al Partito repubblicano, spiegando che la sua identità conservatrice resta sullo sfondo […] il senso di affiatamento e l'allineamento sui maggiori dossier è stato confermato.

 

La collaborazione con Biden è forte, il documento congiunto diffuso dalla Casa Bianca in serata è una lunga sintesi dei dossier – dalla Nato, sino all'agenda del prossimo G7, dal partenariato hi tech, sino al green deal – su cui Roma e Washington sono in sintonia.

 

MELONI XI JINPING

I portavoce dell'Amministrazione Usa ai reporter che chiedevano come mai una premier proveniente dall'"estrema destra" fosse così attesa nello Studio Ovale, privilegio che ad esempio a Bolsonaro e a Orban mai è stato concesso, hanno risposto che «il governo che vogliono avere gli italiani lo decidono loro», ma che «sulle questioni di politica estera c'è una partnership».

 

giorgia meloni con joe biden allo studio ovale.

Di diritti LGBT di fatto nel faccia a faccia non si è parlato a conferma che le antenne di Washington sull'Italia sono sintonizzate altrove. Biden apprezza «l'aperto e inequivocabile sostegno all'Ucraina» manifestato da Meloni e ha ricordato «gli sforzi italiani per l'assistenza umanitaria e la protezione di oltre 170mila ucraini». Washington da mesi osserva le mosse italiane sulla cosiddetta Via della Seta cinese, ma come ha ribadito un portavoce del Dipartimento di Stato a La Stampa «è solo il governo italiano a decidere quando uscirne» […] Meloni ha ribadito […] che è interesse dell'Italia abbandonare l'intesa siglata nel 2019 dal governo Conte.

 

[…] Il presidente Biden ha ribadito il messaggio che il suo staff aveva già recapitato a Roma, ovvero che, dice una fonte dell'Amministrazione Usa «serve diversificare i partner commerciali, rafforzare i controlli di verifica degli investimenti e proteggere le infrastrutture critiche in modo tale che non siano vulnerabili ai governi autoritari».

giorgia meloni xi jinping 2

 

Serviranno alcune garanzie e arriveranno tramite una sorta di «rafforzamento della collaborazione transatlantica» discussa nel faccia e faccia, ma un'alternativa alla Belt Road Initiative già esiste. È la Partnership for Global Investment and Infrastructure (PGII) annunciata al G7 dello scorso anno in Baviera e Biden nello Studio Ovale prima del bilaterale ha rimarcato che «non c'è ragione che le aree di cooperazione non possano estendersi».

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”