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SOTTO-TSIPRAS - LA MERKEL E IL SUO PAGGETTO JUNCKER SI SONO ROTTI I COGLIONI - LA GRECIA APRE ALL'EUROPA, MA EUROGRUPPO E COMMISSIONE UE - ALMENO PER IL MOMENTO - CHIUDONO LA PORTA A UN'INTESA DELL'ULTIMO MINUTO

tsipras junckertsipras juncker

Repubblica.it

 

La Grecia apre all'Europa, ma Eurogruppo e Commissione Ue - almeno per il momento - chiudono la porta a un'intesa dell'ultimo minuto. La lettera firmata da Alexis Tsipras con le ultime controproposte ai creditori internazionali per chiudere un accordo in extremis sul salvataggio di Atene è arrivata a Bruxelles questa notte: per la prima volta il premier greco dichiara di accettare la proposta degli europei, il testo pubblicato domenica scorsa dal presidente della Commissione Jean Claude Juncker, ma aggiunge cinque punti.

 

tsipras   renzi   merkel tsipras renzi merkel

Dopo una timida apertura ("sono in costante contatto con le autorità di Atene"), Juncker gela ogni speranza: "La Commissione non avrà alcun contatto con il governo di Atene prima del referendum. Ho dato mandato che nessun Commissario intervenga su quesiti, che riguardino la politica greca. E' mancata la volontà di chiudere, la distanza era di soli 60 milioni". Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk gli fa eco: "L'Europa vuole aiutare la Grecia ma non può aiutare nessuno contro il suo volere. Aspettiamo i risultati del referendum greco".

 

Sulla stessa linea l'Eurogruppo, riunito oggi in teleconferenza. Il presidente Jeroen Dijsselbloem ha spiegato: "Data la situazione politica greca non c'è terreno per ulteriori discussioni. Aspettiamo semplicemente il risultato del referendum di domenica. Non c'è margine per estendere il piano di aiuti". "Abbiamo preso nota delle ultime proposte greche - ha aggiunto - ma data la situazione politica e dato l'invito a votare 'no' del governo greco al referendum, non vediamo terreno per altre discussioni".

LAGARDE TSIPRASLAGARDE TSIPRAS

 

Una presa di posizione che Tsipras ha immediatamente cavalcato parlando alla televisione, in un discorso alla nazione: "La Grecia resta al tavolo negoziale, ma il voto di domenica non è contro l'euro. Siamo contro l'austerity. Votate no, i creditori stanno ricattando i greci, ma  questa situazione non durerà per molto. Salari e pensioni non andranno persi".

 

varoufakis e tsiprasvaroufakis e tsipras

Immediata la replica del Fmi: "La nostra priorità è aiutare il popolo greco". E non lo si fa concedendo una proroga ai pagamenti, come richiesto dalla Grecia, perché un rinvio "non aiuta" i Paesi che hanno necessità "immediate" di finanziamento e problemi economici "fondamentali".

 

tsipras e partnertsipras e partner

La giornata si chiude con la decisione della Bce di lasciare invariato il livello massimo stabilito per l'erogazione di liquidità di emergenza (Ela) alle banche greche, che era fissato a 89 miliardi.

 

Il documento. La lettera di Tsipras (in inglese)

 

In mattinata era stata la Germania ad attaccare la Grecia. Secondo Berlino, infatti, il negoziato non può tornare allo "status quo: siamo in una situazione completamente nuova" ha detto il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, aggiungendo che la lettera di Tsipras "non è una base per parlare di misure serie". Sulla stessa lunghezza d'onda anche il cancelliere Angela Merkel che dopo aver giocato il ruolo della colomba a lungo ha detto che parlare prima del referendum indetto dalla Grecia "non ha senso". Gli aiuti alla Grecia sono quindi sospesi dopo che Atene ha unilateralmente abbandonato il negoziato. "La Grecia - ha proseguito Merkel - il diritto di fare il suo referendum sulle proposte europee, ma i partner europei hanno egualmente il diritto di rispondere a quello che sarà il suo esito".

 

atene   22 giugno 2015atene 22 giugno 2015

Il passo indietro di Tsipras e la disponibilità ad accettare le condizioni dei creditori rischia quindi di essere arrivato troppo tardi. Da Berlino, il premier italiano Matteo Renzi dice che Atene non "può essere il paradigma dell'Europa" e pur criticando l'eccesso di burocrazia di Bruxelles attacca la Grecia: "Il referendum è un errore". Il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, spiega: "Siamo in una diversa procedura, il programma è scaduto, ora bisogna negoziare un nuovo programma ma prima serve l'ok dell'Eurogruppo a fare un nuovo programma. La situazione è complicata, ma le porte dell'Europa sono aperte". Alla questione si appassiona anche Papa Francesco, che il portavoce padre Lombardi definisce "preoccupato: desidera far sentire la propria vicinanza a tutto il popolo ellenico", in specie alle famiglie. Chiede che "la dignità della persona" rimanga al centro di ogni "dibattito politico e tecnico" e della "assunzione di scelte responsabili".

 

alexis tsiprasalexis tsipras

Di come è stata affrontata l'intera questione e del ruolo italiano ha parlato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in un questione time alla Camera: "L'Italia ha mantenuto in tutto negoziato posizione di grande apertura, sottolineando la necessità continuare a portare avanti un dialogo in un quadro in cui è le priorità della politica europea e nazionale siano crescita e occupazione", ha spiegato sottolineando che "l'uscita dall'euro della Grecia non è mai stata un'opzione".

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