giorgia meloni anna paratore

GIORGIA MELONI SE NE DEVE FARE UNA RAGIONE: IL PRIVATO DI UN PRESIDENTE DEL CONSIGLIO È INTERESSE PUBBLICO – STEFANO CAPPELLINI DIFENDE LE INCHIESTE GIORNALISTICHE SUGLI AFFARI DELLA MAMMA DELLA PREMIER: “ANCHE IN ASSENZA DI RILIEVI PENALI O CONTESTAZIONI GIUDIZIARIE, È DOVEROSO PASSARE AL VAGLIO OGNI DICHIARAZIONE DI UN CAPO DI GOVERNO. SE EMERGONO DISCREPANZE O AMBIGUITÀ, UN LEADER HA IL DOVERE DI RISPONDERE, SENZA CHE IL PORRE DOMANDE PASSI PER ACCANIMENTO PERSONALE. FUNZIONA COSÌ IN TUTTO IL MONDO OCCIDENTALE…”

Estratto dell’articolo di Stefano Cappellini per “la Repubblica”

 

stefano cappellini

Underdog. Una parola che […] ha avuto una grande fiammata di popolarità dopo il discorso di insediamento di Giorgia Meloni, che l’ha usata per definire sé stessa e la sua scalata alla presidenza del Consiglio. Tecnicamente, era una forzatura.

 

[…] Nella sua narrazione di sfavorita ha trovato un posto di rilievo anche la vicenda familiare, cui Meloni ha dedicato molte pagine nell’autobiografia di successo, Io sono Giorgia, tassello fondamentale nella costruzione del suo personaggio pubblico e della volata elettorale vincente.

 

giorgia meloni con la sorella arianna e la madre anna paratore

Meloni ha raccontato le difficoltà di una famiglia monogenitoriale, con una mamma costretta a crescere due figlie in condizioni di precarietà economica a causa di un padre che ha abbandonato la famiglia e se ne è costruita un’altra fuori dall’Italia. Il racconto di questo svantaggio si è aggiunto all’evidenza di quello politico, un complesso di esclusione profondamente radicato già nella formazione culturale di Meloni, frutto dell’estraneità del Movimento sociale all’arco costituzionale.

 

L’orgoglio di Meloni […] è sacrosanto come il diritto e dovere della stampa di verificarne i racconti. Ci sono confini privati che non è mai giusto oltrepassare, ma Meloni sa bene che il privato di una presidente del Consiglio non è paragonabile a quello di un cittadino qualunque.

 

giorgia meloni con la madre anna paratore

Anche in assenza di rilievi penali o contestazioni giudiziarie, entrambi del tutto assenti nelle vicende che Repubblica ha ricostruito in questi giorni, è doveroso passare al vaglio ogni dichiarazione di un capo di governo ed è sano che l’opinione pubblica abbia tutti gli elementi per valutare la correttezza e la congruità delle ricostruzioni che riguardano anche le storie personali.

 

Se emergono discrepanze o ambiguità, un leader ha il dovere di rispondere, senza che il porre domande passi per uno sconfinamento illecito o per un accanimento personale. Funziona così in tutto il mondo occidentale, lo stesso che Meloni difende con la scelta del sostegno all’Ucraina […]: la contendibilità del governo, la libertà dell’informazione, il dovere di rispondere di azioni e parole all’opinione pubblica.

 

INCHIESTA DI REPUBBLICA SU GIORGIA MELONI E GLI AFFARI DI FAMIGLIA

[…] Viviamo da molti anni in un’era mediatica dove i politici, legittimamente, usano molto anche il privato per costruire consenso. Quello che non è dunque possibile è concepirlo come una porta a scorrimento, che si apre quando serve a raccogliere voti e si chiude appena si prova a entrare per verificare se tutto torna. Il dovere della trasparenza verso gli elettori è un pilastro della democrazia, la sua bellezza, la stessa che traspare nella storia di una ragazza di quindici anni che entra nella sezione semiperiferica di un partito per prenderne la tessera e diventa trent’anni dopo capo del governo di un Paese del G7.

giorgia meloni e la madre anna paratore giorgia meloni con la madre anna paratore raffale matano socio di francesco meloni e anna paratore ANNA PARATORE E ARIANNA MELONILA TELA DI RAFFAELE MATANO LAZIO CONSULTING giorgia meloni con la madre anna paratore barbara meloni sorellastra di giorgia RAFFAELE MATANO

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO