giuseppe conte rocco casalino

LA STRATEGIA SEGRETA DEL CONTE CASALINO PER RESTARE IMBULLONATO ALLA POLTRONA - IL RINVIO A SETTEMBRE DEL PIANO DI RIPRESA HA FATTO INCAZZARE TUTTI, DA MATTARELLA A GRILLO: MENTRE L'ITALIA AFFONDA, A CONTE SERVONO ALTRI TRE MESI DI CHIACCHIERE? SERVONO A SALVARE LA POLTRONA DEL PREMIER, TERRORIZZATO DI ESSERE DISARCIONATO - L'UNICA COSA CHE POTREBBE FARLO CADERE È… 

DAGONEWS

 

vittorio colao giuseppe conte

Un paese in ginocchio rimandato a settembre. L'uscita di Conte nella stitica informativa alla Camera – ''dopo l'estate arriverà il Recovery Plan per l'Italia'' – ha deluso (eufemismo) chiunque, dal Quirinale in giù. Ma ha sorpreso pochi: la trasformazione di Conte in Andreotti degli anni 2020 è ormai definitiva. ''Meglio tirare a campare che tirare le cuoia'' è ricamato sui tovaglioli di Palazzo Chigi.

 

QUIRINALE REPARTO MATERNITA' BY MACONDO

Il rinvio a settembre è considerato un errore colossale da Mattarella ma pure da Beppe Grillo che non ha mai stimato (eufemismo) il leguleio pugliese: ma che messaggio dà l'Italia al mondo? Davanti alla peggiore recessione dalla Seconda Guerra Mondiale, ci prendiamo altri tre mesi per capire cosa fare? Non ne abbiamo appena avuti tre in cui siamo stati chiusi in casa convinti che i nostri governanti si stessero scervellando per farci uscire dalla crisi?

conte - challenge social faceapp

 

Invece abbiamo un governo che si mette in terapia sub-intensiva, a letto in attesa di tempi migliori. In mezzo, un paese che affoga, tra fabbriche chiuse, cassa integrazione che si sta ribaltando in cassa da morto, turismo sul baratro, negozianti a picco perché o i soldi rimasti nelle tasche degli italiani sono spiccioli o perché hanno paura di spendere e li investono in BTP, sotto il materazzo di Stato.

 

conte -challenge social faceapp

Sotto dettatura di Casalino, Conte sostiene che deve mettere ancora a punto il piano della ripartenza. Ma, dopo 10 giorni di Stati Generali, decine di task force, commissari, commissioni, pareri, editoriali, che altro se dovemo di'?

 

conte luigi XVI

Ci sono dei punti abbastanza chiari (ed eterni) che potrebbero essere messi in campo subito. Sbloccare i pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese, regolare e pagare la cassa integrazione in deroga, far ripartire le grandi opere ferme, una legge sulla rottamazione per dare una spinta al mercato dell'auto con l'acqua alla gola, eccetera.

 

conte meme

Tutte cose per cui non servono grandi elucubrazioni: bastano la volontà e i soldi del governo. Ma l'azzeccagarbugli Conte è stato imbrigliato dalla burocrazia che avrebbe dovuto combattere, lui che nei sogni grillini doveva fare il ministro alla Semplificazione legislativa.

 

La ragione di questo rinvio è sempre la stessa: il terrore di essere fatto fuori. La paura di un altro coup d'été, invece del Colpo di Stato, il colpo d'estate, come quello che ha disarcionato Salvini l'anno scorso. Se invece butta la palla in avanti, diventa intoccabile: non potete farmi fuori, perbacco non ho ancora neanche presentato il mio piano geniale.

 

grillo e conte

Ma non finisce qui, perché l'avvocato di padre Pio ha anche pronta la sua personale fase 4: presentato il piano, scatterà la blindatura da Bruxelles. In breve: sarà lui a trattare con Ursula von der Leyen, con Gentiloni, con Merkel sul Recovery Fund, e quindi: sarò io a prendermi l'impegno con l'Europa, dunque dovrò essere io a portare avanti il piano di riforme che Timmermans ha chiesto in cambio dei fondi europei.

 

conte di maio

Voila! un'altra scusa per restare attaccato alla sedia ancora un po'. Fino all'arrivo dei fondi nel 2021? Più avanti? Lui ci proverà sicuramente, anche perché dall'altra parte ha l'uomo senza volto Zingaretti, uno che si muove in differita e che solo ieri si è svegliato sul caso Regeni, fuori tempo massimo.

 

Franceschini e gli altri si chiedono da quale pianeta venga questo Forrest Gump in modalità minus habens. Che non è riuscito a far guadagnare mezzo punto al Pd in questa stagione di governo, e invece è stato capace di resuscitare i 5 Stelle cadenti. Al governo con Salvini il M5S ha perso metà dei consensi, con il Pd li recupera (capito perché Grillo si tiene stretto questo governo?).

 

BEPPE GRILLO E ROCCO CASALINO

Dal Colle, che chiedeva interventi incisivi, la delusione è palpabile. Anche perché Mattarella, come Gualtieri, ha scoperto della mossa degli Stati Generali dalla televisione. Anche perché il suo intervento all'iniziativa ''QualeFuturo'' è stato spacciato per una benedizione del summit di Villa Pamphili. Ma la mummia sicula non è Cossiga né Napolitano, si muove nei limiti della Costituzione. 

 

tria conte di maio salvini casalino

Conte gioca sul fatto che una nuova maggioranza non c'è, che Pd e M5S sono ancor più deboli di lui e che l'attuale governo non può esprimere un premier diverso da lui, avendo il Pd la metà dei seggi parlamentari rispetto ai 5 Stelle. Eteroguidato da Ta-Rocco Casalino, che gli suggerisce cosa dire all'Italia e al Quirinale (''porteremo i fondi UE all'Italia, faremo investimenti pubblici, limiteremo il crollo del pil''), si va avanti di rinvio in rinvio.

 

rocco casalino i poveri hanno un odore forte

Se nel suo primo governo, Conte col capo chino prendeva ordini dai dioscuri Salvini e Di Maio, lo scorso agosto, sempre seguendo il piano del Rocco Rasputin, ha cambiato al volo la casacca del sovranismo e in Senato ha impiccato il suo ex socio leghista e preparato la strada dell'alleanza con i dem.

 

Questo passaggio da servo di due padroni a uomo forte è stato coreografato alla perfezione, tanto che oggi si sente vincitore perché non ha più bisogno di un partito, non ha bisogno di essere il leader dei 5 Stelle perché si sente riserva della Repubblica, l'uomo indispensabile di un paese alla deriva.

matteo renzi fa il dj in diretta instagram

 

Da qui nasce l'incazzatura di Di Maio verso il premier, che non se lo fila per niente, non lo chiama mai, non lo coinvolge nelle decisioni politiche più importanti. Lui che lo ha scelto (via Bonafede) per fare il ministro e poi, in duplex con il Truce, lo ha preso per la pochette, unico presentabile in un plotone di di inetti a collegare il cervello alla lingua e portato al Quirinale per l'investitura.

 

Cosa potrebbe far fuori Conte? Forse solo un movimento di piazza avvelenato come quello dei gilet gialli e incazzato come Black Lives Matter. Un motivo che trattiene Mattarella di infierire sull'ex marito non divorziato di Valentina Fico è appunto il timore che la situazione sociale gli scappi di mano, di non riuscire a gestire lo stallo politico dei due maggiori partiti di governo.

nicola zingaretti

 

Per ora, pensate un po', il problema più attuale della classe governativa è l'immagine: sui social i commenti al curaro si sprecano su Delrio e Zingaretti, Di Maio e Franceschini, per non parlare dell'abbrustolito Renzi, tutti apparsi in tv abbronzati e scottati dai loro weekend di mare a Sabaudia, Capalbio e dintorni, mentre nel paese non sanno neanche se andranno una settimana in vacanza.

 

LUIGI DI MAIO A SABAUDIA CON LA FIDANZATA VIRGINIA SABA

Per questo in molti suggeriscono che il Parlamento debba restare aperto ad agosto, invece di stare chiuso per il solito mese. Per dare il segnale di una politica vicina al popolo sempre più in depressione per un futuro che dire incerto è poco e che non si spaparanza ad abbronzarsi sulla spiaggia di Sabaudia e sulle rocce del Circeo a cazzeggiare sul rinvio a settembre del famigerato piano del Conte Casalino…

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...