merkel

TE LO DO IO IL SUSSIDIO - STRETTA DELLA MERKEL SUI FONDI AGLI IMMIGRATI DA ALTRI PAESI EUROPEI: SOVVENZIONI SOLO DOPO 5 ANNI. DECINE DI MIGLIAIA DI BULGARI, RUMENI E ITALIANI ARRIVANO IN GERMANIA E INTASCANO L’ASSEGNO DI DISOCCUPAZIONE

1 - BERLINO TAGLIA IL WELFARE AI CITTADINI UE

Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica

Andrea 
Nahles 
Andrea Nahles

 

Arriva la stretta agli aiuti sociali per chi emigra in Germania da altri Paesi dell' Ue. La ministra del Lavoro Andrea Nahles (Spd) ha presentato ieri una proposta di legge che darà diritto a sovvenzioni soltanto dopo cinque anni, se non si lavora in Germania.

 

L' esponente Spd si è difesa dalle accuse di rincorrere i populismi, ricordando che la riforma corregge alcune sentenze recenti che avevano reso il sistema più generoso e confuso. In realtà la Germania si mette nella scia del Regno Unito: nell' accordo europeo anti-Brexit, il premier conservatore David Cameron ha ottenuto di poter escludere i migranti comunitari per 4 anni dai benefici sociali. Aprendo una breccia per chiunque, come dimostra la decisione di Berlino.

 

HELMUT DEDYHELMUT DEDY

L' anno scorso il Bundessozialgericht (BSG), il Tribunale federale per il sociale, aveva decretato che lo Stato dovesse riconoscere un sussidio ai cittadini europei che venivano in Germania già dopo sei mesi. In un anno già "caldo", quello del milione di profughi, i Comuni erano insorti, temendo ulteriori incentivi per la cosiddetta "immigrazione sociale", per gli spostamenti in massa, soprattutto dai Paesi dell' Est.

 

E intravedevano il rischio di fabbisogni miliardari aggiuntivi, per 180mila beneficiari in più. Ieri infatti il vicepresidente dell' Associazione dei Comuni, Helmut Dedy ha parlato di una decisione "positiva", di un sollievo per le casse dei sindaci.

OLAF SCHOLZOLAF SCHOLZ

 

La proposta di legge sarà esaminata anche dalla Commissione Ue e prevede una novità. I migranti Ue senza lavoro potranno beneficiare una tantum di una sorta di "prestazione-ponte". Per quattro settimane riceveranno aiuti per coprire bisogni basilari, per mangiare, dormire, per le cure mediche e personali. Poi il governo vuole offrirgli la possibilità di tornare in patria, coprendo i costi per il viaggio, perché chiedano eventualmente lì un sussidio.

 

L' idea della stretta era già stata accolta positivamente da Angela Merkel, quando Nahles l' aveva formulata, mesi fa. E ieri gli ultraconservatori Csu hanno reso noto il loro plauso, così come il sindaco di Amburgo e vice della Spd, Olaf Scholz: la libera circolazione dei cittadini «implica il diritto a lavorare in tutta la Ue ma non a scegliersi liberamente dove percepire aiuti sociali».

 

Di tutt' altro tenore la reazione del parlamentare della Linke Jan Korte: «Se pensavamo che la Spd avesse già toccato il fondo, ecco che arriva l' ex di sinistra Nahles e distingue i cittadini Ue in buoni e cattivi».

 

2 - BULGARI, RUMENI E ITALIANI IL FLUSSO IN AUMENTO DEI DISOCCUPATI EUROPEI SPAVENTA LA GERMANIA

merkel merkel

Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica

 

Due milioni di stranieri sono arrivati in Germania, nel solo 2015. E mentre sino all' anno precedente la classifica dei migranti era stradominata dai cittadini europei, com' è noto l' anno scorso è stato l' anno dei profughi, dei disperati in fuga dalla guerra civile e dall' avanzata di Is in Siria o Iraq, insomma dell' esodo biblico dal Medio oriente. Il governo tedesco sta cercando di governare meglio i flussi, di distinguere tra paesi "sicuri" e non, dunque tra chi ha diritto quasi automatico all' asilo e no.

 

MERKELMERKEL

Ufficialmente, lo sforzo è anche quello di razionalizzare i generosi aiuti sociali tedeschi, dopo una sentenza del 2015 che ha allargato le maglie dei sussidi ad altri 180mila migranti europei. Un verdetto che ha provocato un' alzata di scudi dei sindaci, che temono altri centinaia di milioni di euro di spesa per i disoccupati stranieri.

 

Anzitutto, i numeri. Secondo l' Ufficio federale del Lavoro, a gennaio del 2016 sono 440mila i cittadini europei che percepiscono integrazioni al reddito o assegni di disoccupazione in Germania.

 

Al primo posto ci sono i polacchi, che sono circa 92mila, seguiti da italiani (71mila), bulgari (70mila), rumeni (57mila) e greci (46mila). Tra bulgari e rumeni, è rilevante la quota di coloro che, guadagnando troppo poco, beneficiano di integrazioni statali alla busta paga: sono il 42% contro la media del 30%.

angela merkel e la profuga palestineseangela merkel e la profuga palestinese

 

Ma un' inchiesta recente dell' ARD- Magazin Report ha rivelato che dietro questi numeri si nascondono a volte delle truffe. Spesso i datori di lavoro di bulgari e romeni li fanno venire in Germania per un lavoro a tempo pieno. Ufficialmente li impiegano come "mini- jobber", cioè lavoratori che percepiscono al massimo 450 euro al mese. Ma nel frattempo li mandano ai centri di collocamento, perché chiedano l' integrazione statale al reddito.

 

In realtà, chi arriva in Germania da uno degli altri ventisette paesi dell' Ue non ha automaticamente diritto a un assegno, ma deve aspettare tre mesi. L' unica eccezione è per chi è domiciliato da meno di 3 mesi, ma lavora con un contratto da 451 euro in su, e ha quindi l' obbligo di avere l' assicurazione medica tedesca. In questo caso, si ha diritto al sussidio Hartz IV.

angela merkel e helle thorning schmidt angela merkel e helle thorning schmidt

 

Proprio riconoscendo alla Germania il diritto a evitare il "turismo sociale" come viene volgarmente chiamato, una sentenza della Corte di giustizia europea ha deciso che chi non ha mai lavorato in Germania, per tre mesi può essere escluso dai benefici del welfare. Chi ha lavorato almeno una volta, anche solo per qualche mese, può contare invece sull' assegno Hartz IV;

 

anche i lavoratori autonomi hanno diritto al bonus integrativo, se il lavoro non garantisce la sussistenza. Generalmente hanno accesso all' assegno le persone che guadagnano meno di 890 euro al mese, sono nullatenenti e non hanno più di 2.000 euro sui conti correnti.

JAN KORTEJAN KORTE

 

Il sussidio che prende il nome "Hartz", dal ministro del Lavoro del governo del cancelliere socialdemocratico Gerhard Schroeder che tra mille polemiche introdusse una stretta nei primi anni Duemila al welfare e ai sussidi per la disoccupazione, risponde al principio che bisogna dimostrare che si sta cercando un lavoro, per mantenere l' assegno.

 

E consta in un aiuto economico e un aiuto nella ricerca del lavoro o di una nuova riconversione professionale. Se il collocamento si rende conto che si sta evitando di accettare un nuovo lavoro, l' assegno viene tagliato. A chi si rivolge al Jobcenter di quartiere per ottenere un sussidio e risponde ai requisiti, lo Stato paga l' affitto, i costi di riscaldamento, l' assicurazione sanitaria e versa fino ad un massimo di 380 euro sul conto.

 

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…