toninelli palombelli

TONINELLI MESSO A POSTO DALLA PALOMBA - ''NON SI PERMETTA IN QUESTO PROGRAMMA, VADA A DIRE IN ALTRI PROGRAMMI QUESTE COSE, VADA A FARE I SUOI COMIZI DA UN’ALTRA PARTE'' - L'EX MINISTRO AVEVA ATTACCATO GLI OSPITI E LA CONDUTTRICE DEL PROGRAMMA SULLA PROPRIETÀ DEI GIORNALI (ANGELUCCI) E DELLA TELEVISIONE (BERLUSCONI): ''QUI ABBIAMO FATTO PARLARE TUTTI IN PERFETTO EQUILIBRIO, QUINDI CHIEDA SCUSA''

Roberta Damiata per www.ilgiornale.it

 

Era forse un po’ irritabile l'ex ministro Danilo Toninelli, ospite di “Stasera Italia”, il programma presentato da Barbara Palombelli, tanto da far alzare la voce all’impeccabile e calmissima presentatrice che lo ha ripreso per un suo commento risultato poco carino sia nei suoi confronti sia in quelli della trasmissione in onda ogni sera su Rete4.

barbara palombelli stasera italia

 

Nella puntata, in cui era ospite anche il direttore del quotidiano Libero, Pietro Senaldi, si sono toccati vari argomenti ma già dalle prime battute un certo celato nervosismo era comunque palpabile. Ad iniziare proprio dalla prima domanda in cui la presentatrice chiede al ministro cosa avevano intenzione di fare i 5stelle anche alla luce delle elezioni.

 

La risposta di Toninelli non è immediata, perché prima vuole dare un chiarimento proprio al direttore di Libero: “Innanzitutto tranquillizzo Libero quotidiano dicendo che anche questa volta il movimento 5Stelle non realizzerà i loro desideri - risponde piccato - non morirà e continuerà ad essere il motore portante dell’innovazione e delle nuove leggi che passano dal Parlamento. Siamo riusciti a realizzare il taglio dei parlamentari perché sapevamo che era una cosa che i cittadini ci chiedevano. Oggi con tranquillità e serietà riorganizzeremo il movimento, perché se lo rafforziamo è indubbio che rafforziamo quella forza politica grazia alla quale dal Parlamento non vengano fuori quelle leggi porcheria”. Si parla poi inevitabilmente di elezioni e la Palombelli commentando un cartello che metteva a confronto quelle del 2015 chiede cosa sia successo?

toninelli

 

Abbiamo vinto il referendum e non abbiamo vinto le elezioni regionali questo è scontato -esordisce il ministro - ma non abbiamo perso neanche una regione. Se c’era un’aspettativa di raggiungere il 20% questa non l’abbiamo realizzata, consapevoli del fatto che sia molto difficile fare campagna elettorale nei territori a zero euro e non siamo riusciti a dare supporto alle persone sui territori perché eravamo tutti impegnati tra parlamento, e governo a lavorare”.

 

Il primo scontro arriva quando si parla della ricandidatura della Raggi: “Siete tutti d’accordo a ricandidarla?” chiede la presentatrice “Valutiamo oggettivamente senza interpretazioni giornalistiche di parte” dice l'ex ministro lanciando la prima frecciatina e qui la Palombelli lo interrompe per chiarire: “Mi scusi è una domanda, non c’è nessuna lettura di parte”.

toninelli salvini

 

Ma Toninelli continua: “Ci sono letture di parte perché finché un giornale è proprietario di un politico che sta in Senato ed è completamente assente (Angelucci, editore di ''Libero''). Detto questo, io voglio analizzare l’operato della Raggi che ha migliorato la città di Roma, ora si fanno le gare non ci sono più commesse dirette, abbiamo visto cosa si è creato intorno alla struttura di Mafia Capitale. Il bilancio di Roma è stato sanato

 

Però io le ho fatto una domanda importante a cui lei non mi ha risposto - gli dice la Palombelli - ricandidate la Raggi? “Pensavo si fosse capito. sì” è la sua risposta seccata.

pietro senaldi

Ma le cose peggiorano quando si parla di reddito di cittadinanza e dei famosi centri d’impiego: “Ricordo - dice - che i centri dell’impiego dipendono anche dalle regioni e i mesi di lockdown hanno complicato le cose, ma ricordo anche che benedetto è il reddito di cittadinanza perché centinaia di migliaia di famiglie non potendo lavorare in seguito alla pandemia, sarebbero stati in mezzo alla strada, quindi guardiamocene bene, capisco che ci sia una presenza di centrodestra dei giornali e delle tv di Berlusconi…” e qui la Palombelli lo blocca: “Toninelli per favore, non si permetta in questo programma, vada a dire in altri programmi queste cose, lei vada a fare i suoi comizi da un’altra parte, perché qui abbiamo fatto parlare tutti in perfetto equilibrio, quindi chieda scusa…” Cosa che Toninelli non fa, ringraziando però la presentatrice che introduce il discorso sui navigator: “Che sono gli unici che hanno trovato un lavoro con il reddito di cittadinanza…”, conclude intervenendo il direttore di Libero.

aldo cazzullo foto di bacco

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)