esposito juventus

SOCCORSO GRANATA – IL TORINISTA MARIO GIORDANO IN DIFESA DELLO JUVENTINO ESPOSITO: “MA QUALE FRASE SESSISTA, SEMMAI HA ESAGERATO CON L’ANTI-MASCHILISMO”

Mario Giordano per “Libero quotidiano

 

stefano espositostefano esposito

Caro senatore Esposito, sono uno di quegli impotenti che ha esultato per la sconfitta della Juve. Sabato sera festeggiavo ogni gol del Barça quasi come se fosse quello del mio Torino, ma proprio per questo mi sento di esserle vicino in questo momento di difficoltà, in cui lei deve sopportare, oltre all’amarezza della sconfitta, una violenta campagna denigratoria. L’hanno messo sotto accusa per un tweet in cui, rispondendo probabilmente a qualche sfottò, diceva: «Godere per la sconfitta della Juventus è come essere impotenti ed esultare se qualcuno fa godere la tua donna».

 

Apriti cielo. Si è subito scatenata l’allegra brigata del «se non ora quando», con appelli addirittura a Renzi («intervieni, intervieni»), commenti sdegnati, risvegli tardo femministi e il solito coro del «maschilista e sessista». Che ci vuole fare, senatore? In campo ancora piangeva Pirlo, fuori già si scatenavano i pirla. Loro sì, capaci di andare sempre in rete. Mi autoaccuso: oltre che impotente sarò sessista e maschilista anch’io, ma quella frase non mi è sembrata per nulla offensiva nei confronti delle donne.

stefano esposito 1stefano esposito 1

 

A meno che il nuovo corso del puritanesimo transgender non consenta l’utilizzo della parola «godere» soltanto se circondato da icone omosex e unguenti lesbo chic. Capisco che possa spaventare, al giorno d’oggi, che un uomo e una donna si accoppino, talvolta, provocando l’uno l’altro reciproco piacere senza prima chiedere permesso all’Arcigay. Ci permettiamo sottovoce di rivelare l’amara verità: ancora succede. Troppo poco, forse.

 

Ma succede. E, se proprio devo dirla tutta, dalla frase incriminata a uscirne male non è tanto la donna (che semplicemente gode secondo natura) quanto l’uomo che risulta impotente. E un po’ guardone. A proposito: non le sembra di aver esagerato con l’anti-maschilismo, caro senatore? Visto che ci siamo, mi permetta di farle anche un altro appunto, sempre con affetto e vicinanza (per quanto un granata e un bianconero possano essere vicini).

 

STEFANO ESPOSITO STEFANO ESPOSITO

Lei ha confessato che quella frase non era nemmeno sua, ma che l’ha scopiazzata su Twitter. Ecco: non potrebbe copiare un po’ meglio? Le chiedo troppo? Sui social network girano fior di battute, ci sono umoristi di primo livello, si trovano spunti assai più efficaci di quell’analogia che lei ha voluto fare sua. Fra l’altro, si tratta pure di un’analogia un po’ sballata: abbiamo visto, infatti, che sabato sera non hanno fatto festa solo gli anti-juventini. Anche gli juventini hanno celebrato la sconfitta quasi come se fosse una vittoria: assembramenti a Caselle, cori entusiasti, commenti felici («È stata comunque un’impresa»).

 

E allora, mi permetta: se festeggiare la sconfitta della squadra avversaria è da impotenti, festeggiare la sconfitta della propria squadra che cos’è? Però la capisco, sa? Il calcio acceca. Il calcio smuove sentimenti e fa abbassare le barriere dell’autocontrollo. Il calcio è uno di quegli spazi in cui si torna un po’ bambini, e si smette di essere senatori, ministri, giornalisti, ambasciatori. Si è soltanto tifosi.

FINALE DI CHAMPIONS - BARCELLONA JUVENTUS - LE LACRIME DI ANDREA PIRLOFINALE DI CHAMPIONS - BARCELLONA JUVENTUS - LE LACRIME DI ANDREA PIRLO

 

Se il mio Torino avesse perso una finale di Champions (che ride, senatore? Ci arriveremo, ci arriveremo), avrei probabilmente copiato frasi anche più stupide di quelle che ha copiato lei, che pure è stupida assai. Per questo la capisco e mi dà fastidio che la solita compagnia di giro del femminismo a scoppio ritardato usi la stupidità di un tweet calcicistico per tirare in ballo i massimi sistemi, mettendola in croce al comodo grido di «sessismo! maschilismo!».

 

FINALE DI CHAMPIONS - LA FESTA DEI TIFOSI DEL BARCELLONA FINALE DI CHAMPIONS - LA FESTA DEI TIFOSI DEL BARCELLONA

Perché, vede, caro senatore, glielo dico da presunto impotente, ma a me sembra che lei non si sia macchiato di nulla di questo, né di sessismo né di maschilismo né di cattivo gusto né di anti-femminismo. Lei si è macchiato di una colpa molto più grave. Purtroppo si è dimostrato inevitabilmente e irrimediabilmente juventino.

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