RAI: ALFANO, NON E' TEMPO PER INTERVENIRE, SE NE OCCUPI PROSSIMO GOVERNO - TOTO-NOMINE RAI: SBUCA ARCURI - NAUFRAGA LA LISTA CIVICA NAZIONALE DI EMILIANO CHE DE MAGISTRIS DAVA AL 20% - MASTELLA: “SUL VOLO DI STATO PER NON SPRECARE SOLDI” - GAMBERALE: “IO, VITTIMA POLITICA” - ARRESTATO L’ISTRUTTORE DI ARTI MARZIALI CHE S’ERA AVVICINATO ARMATO A BRUNETTA - FEDE LANCIA PASSERA IN RAI E SOSTIENE RUTELLI - IL LEGAIOLO BONI: “ESTRANEO AI FATTI, NON MI DIMETTO” - ROTONDI E L’AVVERTIMENTO A FINI: “MONTEZEMOLO NON E' MARADONA”…

1 - IL PIANO DE MAGISTRIS: "VALIAMO IL 20%"...
Da "Il Fatto Quotidiano" - "Valiamo il 20%" si dava i voti De Magistris. L'idea della lista civica nazionale è nata proprio su input del sindaco di Napoli e di Emiliano, praticamente sotto il motto "tutto quello che i partiti tradizionali toccano diventa ferro. E affonda".

Chi è della partita? De Magistris pensa ai movimenti, il suo omologo barese aveva in testa di sondare anche Maurizio Landini della Fiom. Paolo Flores d'Arcais allargava il coinvolgimento a don Ciotti, al giudice Caselli e a don Gallo. E i partiti? Bersani è fortemente preoccupato, come pure lo solo Vendola e Di Pietro per questioni di evidente concorrenza. Ma su tutto il progetto aleggia soprattutto un fattore discriminante: cosa ne sarà del Porcellum?

2 - HO VOLATO SU QUELL'AEREO PER NON SPRECARE SOLDI...
Lettera di Clemente Mastella a "la Repubblica" - Insisto. Sull'aereo per il Gran Premio di Monza del 2007, dove sono andato per premiare uno dei vincitori, non sono stato io come scrive Repubblica il 18 marzo a ospitare Rutelli ma l'allora vicepresidente del Consiglio a offrirmi un passaggio, che ho volentieri accettato, non foss'altro per ragioni di economia. Ero stato autorizzato infatti, come ministro della Giustizia, a utilizzare un mio volo di Stato anche perché la mattina del giorno dopo avevo un impegno al Tribunale di Brescia. Se lo avessi fatto, molte polemiche non ci sarebbero state. Il Tribunale dei Ministri, comunque, a suo tempo ha archiviato l'inchiesta.

3- FIRENZE: GAMBERALE, IN CORSO DELEGITTIMAZIONE PER MOTIVI POLITICI...
(Adnkronos) - "Io non faccio mai del vittimismo, io sono abituato managerialmente a parlare sui fatti -ha detto Gamberale a 'Focus Economia' la trasmissione di Radio 24 condotta da Sebastiano Barisoni-. Da quattro mesi va avanti questa storia, ma dico i fatti quali sono? E il prezzo? Allora vediamo se e' stato minore o maggiore. La trasparenza della gara? lo e' stata, una gara internazionale".

Per Gamberale "in Italia diciamo da un punto di vista mediatico, politico, o di confronto, si tende a prescindere dai fatti, quasi a delegittimarsi a vicenda". Quindi lo fanno per delegittimare lei e F2i, e' stato chiesto? "Ma no, me no. Ma nemmeno F2i. E' piu' una contrapposizione politica, almeno io la leggo cosi. La leggo sul territorio che e' una contrapposizione politica".

4 - FIRENZE: SI AVVICINA ARMATO A BRUNETTA, 'TORNAVO DA CORSO ARTI MARZIALI'...
(Adnkronos) - 'Avevo le armi perche' ero tornato in treno da Empoli da un corso di armi marziali di cui sono istruttore, e non sapevo dove lasciarle'. Si e' giustificato cosi' Alessandro Giusti, il 45enne arrestato dopo che venerdi' scorso si era avvicinato nella sala di un hotel di Firenze all'ex ministro Renato Brunetta, con due pugnali, uno sfollagente e una pistola scacciacani. Il gip di Firenze Anna Liguori ha confermato il fermo. Giusti e' accusato di porto d'armi atte a offendere. L'uomo fa l'istruttore di Krav Maga, un'arte marziale in cui si insegna a combattere anche con l'uso delle armi.

Giusti si e' difeso dicendo che ha anche salutato Brunetta prima dell'inizio del convegno, e che non aveva la minima intenzione di aggredire l'ex ministro. Il gip ha comunque deciso per la convalida dell'arresto, per il pericolo di reiterazione del reato. Oltre a Giusti, e' stato fermato un suo amico di 66 anni, che teneva in casa un piccolo arsenale affidatogli dall'uomo.

5- RAI: CALDEROLI, COMMISSARIAMENTO SAREBBE COLPO DI STATO...
(Adnkronos) - "Credo che il commissariamento della Rai sarebbe l'ultimo atto di un colpo di Stato strisciante, che si e' manifestato prima a livello politico. Se poi prendono anche la Rai hanno fatto veramente tombola. Un colpo di Stato completo. Che la Rai -ha precisato Calderoli- cosi' non funzioni, e' un dato di fatto ma da li' a risolverla con un commissariamento non c'era arrivato neanche Mussolini nel ventennio".

6 - RAI: EMILIO FEDE, PASSERA NUOVO DG SAREBBE OTTIMO MA IO MAI IN CDA...
(Adnkronos) - Corrado Passera dg della Rai. L'idea e' di Emilio Fede, che oggi e' stato ospite del programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora'. Lei che e' stato tanti anni in Rai -hanno chiesto i conduttori al direttore del Tg4- come vede la situazione attuale dell'azienda? 'Sono stato 27 anni in Rai, e da allora non c'e' nulla di nuovo sotto il sole da questo punto di vista. Dopo Bernabei, le cose in Rai sono diventate complicate'. Lei farebbe il consigliere nel nuovo cda, se glielo chiedessero? 'No che non lo farei, mica sono scemo'. Ci dica almeno un nome che le piacerebbe diventasse il prossimo dg della Rai. 'Corrado Passera', ha detto Fede.

7 - CASO LUSI: EMILIO FEDE, HO CERCATO RUTELLI PER MOSTRARGLI SOLIDARIETA'...
(Adnkronos) - 'Mi dispiace vedere Rutelli cosi', l'ho visto tanto teso che l'ho cercato, per salutarlo con affetto e simpatia'. Le parole di solidarieta' verso il leader dell'Api sono di Emilio Fede, che oggi e' stato ospite di 'Un Giorno da Pecora'.

Lei pensa quindi che Rutelli innocente? 'Dico solo che dell'altro (Lusi, ndr) sappiamo, ma su Rutelli che prove abbiamo? Se poi non ha fatto nulla di male? E intanto, pero', lo abbiamo crocifisso', replica Fede a Radio2.

8 - RAI: IMPAZZA IL TOTO-NOMINE TRA SOLUZIONI INTERNE E NEW ENTRY ESTERNE...
(Adnkronos) - Insieme al dibattitto sul come superare il nodo che si aprira' con la scedenza del mandato dell'attuale Cda Rai imperversa sulla stampa anche l'inevitabile toto-nomine su chi sara' chiamato a guidare l'azienda di Viale Mazzini. Che si tratti di un dg con gli attuali poteri, di un dg 'potenziato' o di un commissario lo stabilira' la politica, ma intanto si rincorrono voci sui papabili inquilini del settimo piano del palazzo Rai.

Le 'scuole di pensiero' sono essenzialmente due: quella che promuove una soluzione interna di un conoscitore della complessa macchina di un servizio pubblico da oltre 10.000 dipendenti e quella che ipotizza l'arrivo di un supermanager esterno che possa far uscire far attraversare con slancio all'azienda radiotelevisiva la congiuntura economica mondiale non facile.

Sul primo fronte i nomi piu' gettonati sono quelli di Giancarlo Leone (gia' entrato innumerevoli volte nel toto-dg e attuale vicedirettore generale e responsabile della nuova Direzione Intrattenimento), Claudio Cappon (ex dg, ora ad di Rai World) e Piero Angela (che si e' subito sfilato). Sul fronte delle professionalita' esterne al mondo Rai sono circolati invece i nomi di Francesco Caio (ad di Avio), del presidente della Fieg, Giulio Anselmi, del direttore generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale del Mibac, Mario Resca, di Rocco Sabelli (attualmente in Alitalia) e di Enrico Bondi (gia' chiamato in passato a risanare la Parmalat).

Le new entry delle ultime ore, sul fronte esterno alla Rai, sono quelle di Domenico Arcuri, ad dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa e tra i piu' giovani manager di una societa' pubblica e di Raffaele Ferrara, manager pubblico di lungo corso, attualmente direttore generale dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.

9 - FLI: ROTONDI A FINI, MONTEZEMOLO NON E' MARADONA...
(Adnkronos) - Il Pdl non scomparira' nel 2013. Semmai cambiera' nome, ma restera' in vita, perche' ha ancora un forte consenso elettorale e i congressi confermano il suo progressivo radicamento sul territorio. Gianfranco Rotondi non crede a un 'predellino bis', ne' teme uno scioglimento in un nuovo soggetto politico moderato, quel grande centro tanto auspicato da Pier Ferdinando Casini: 'Stiamo parlando del primo partito italiano che alle ultime politiche ha ottenuto un voto su tre e che determina in Parlamento le sorti del governo'.

'Un partito cosi' -assicura all'Adnkronos l'ex ministro dell'Attuazione del programma di governo del Berlusconi quater- non si diluisce in forze altrui, ne' tantomeno teme la scadenza delle amministrative e delle politiche'. Le elezioni di maggio 'non sono un giudizio di Dio', dice il leader della Dca, che ammette: 'Il Pdl avra' difficolta', perche' ha perso l'alleato Lega per sostenere il governo e i suoi nuovi alleati parlamentari sono impegnati piu' a distruggere il Pdl che a trovare sintonia con esso'. Rotondi difende Angelino Alfano: 'Sta facendo cosi' bene, che si attira l'attacco di chi pensava di lucrare sul tramonto del Pdl'.

L'ex ministro commenta con una battuta anche l'invito lanciato a Pietrasanta da Gianfranco Fini a Luca Cordero di Montezemolo per una costituente del 'Polo della nazione': 'La politica non e' calciomercato e Montezemolo non e' Maradona'. L'ex ministro, infine, lancia una frecciata all'Udc quando gli chiedono se tra un anno il partito creato da Silvio Berlusconi rischia di sciogliersi in un contenitore di centro con Casini: 'Per quanto dimagrito, il Pdl non potra' entrare in un contenitore quattro volte piu' piccolo della peggiore quota elettorale del Pdl'. Secondo Rotondi spettera' ad Alfano realizzare la 'Casa dei moderati', auspicata piu' volte da Silvio Berlusconi.

10 - RAI: ALFANO, NON E' TEMPO PER INTERVENIRE, SE NE OCCUPI PROSSIMO GOVERNO...
(Adnkronos) - 'Per quanto riguarda l'assetto della governance della Rai io la farei gestire a chi verra' nel 2013'. Lo ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano oggi a Cagliari.

'Non credo che questo sia il tempo e il modo giusto per farlo in una logica di veti e contrasti fondati solo sull'occupazione delle poltrone', ha aggiunto.

11 - CASO BONI: PRESIDENTE CONSIGLIO, ESTRANEO AI FATTI NON FARO' ALCUN PASSO INDIETRO...
(Adnkronos) - 'Ribadisco la mia estraneita' a fatti e la piena fiducia nel lavoro che sta facendo la Magistratura. Proprio per questo intendo andare avanti nel mio lavoro, a difesa delle istituzioni e al servizio del popolo lombardo'.

In un breve intervento di poco piu' di due minuti, oggi nell'Aula del Consiglio regionale, il Presidente Davide Boni, ha sottolineato che non intende fare nessun passo indietro e per la prima volta ha parlato davanti al Consiglio della vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto.

Boni ha spiegato che la scorsa settimana, durante il dibattito scaturito in seguito alla richiesta delle minoranze di discutere una mozione con la quale gli si chiedeva di valutare la possibilita' di rassegnare le dimissioni, aveva deciso di sedersi fra i banchi del Gruppo consiliare della Lega Nord 'perche' rispettoso delle Istituzioni'.

 

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