giuseppe conte rieti simbolo logo m5s movimento 5 stelle

URNE CINERARIE PER CONTE – PIÙ CHE ALLA DECISIONE DEL TRIBUNALE DI NAPOLI SULLA SUA LEADERSHIP, PEPPINIELLO APPULO DEVE STARE ATTENTO ALL’ESITO DEL VOTO DELLE AMMINISTRATIVE, DOVE IL SUO MOVIMENTO RISCHIA DI PRENDERE UNA BELLA SCOPPOLA – SE I GIUDICI DECIDESSERO PER UNO STOP, POCO MALE: SAREBBE SCISSIONE E NASCEREBBE IL PARTITO DI CONTE - IL SIMBOLO È GIÀ PRONTO, SULLO STILE DI QUELLO PRESENTATO A RIETI DA ALCUNI ATTIVISTI. IL NOME IN PRIMO PIANO E DIETRO UN’AUTOSTRADA...

Emilio Pucci per “il Messaggero”

 

GIUSEPPE CONTE

Forse un po' per scaramanzia Conte evita di parlarne, il suo auspicio è che il Tribunale di Napoli possa optare per un ulteriore rinvio oppure che decida di legittimare il nuovo corso. Ma la data segnata in rosso dall'avvocato pugliese non è quella delle amministrative (l'ex premier ci sta mettendo la faccia, ieri è stato a Verona e a Padova) anche se il timore è che alle urne M5S esca ancora ridimensionato.

 

E non è neanche quella del 21 giugno quando Draghi verrà in Parlamento in vista del Consiglio Ue e i pentastellati torneranno a invocare una descalation militare e a duellare con gli altri partiti che sostengono il governo per trovare un accordo (difficile) sulla risoluzione di maggioranza.

 

IL SIMBOLO DELLA LISTA CONTE A RIETI

La vera, grande paura è legata a quello che succederà il 7 giugno quando potrebbe di fatto essere sospesa la struttura di vertice con l'annullamento pure dell'ultimo voto sullo statuto. Una via d'uscita non è stata decisa qualora dovesse arrivare un pronunciamento sfavorevole, ma l'ex premier con i suoi ha già comunicato che non si tornerebbe indietro. E quindi non ci sarebbe un direttorio a 5, non si andrebbe sullo schema invocato da Grillo.

 

L'altro interrogativo è cosa faranno il garante M5S e Di Maio se arrivasse un altro stop. «I giudici non potranno fermarmi. Io sono stato legittimato dal pronunciamento degli attivisti», il ragionamento dell'ex premier con i suoi interlocutori.

 

Ma quello che gli oppositori dell'avvocato pugliese chiamano «un ko tecnico in arrivo» sarebbe di sicuro un danno d'immagine enorme per l'ex premier, con una via stretta da percorrere. Ovvero un nuovo statuto per un nuovo Movimento 5 stelle.

GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO E IL TAVOLINO MEME

 

Di fatto un partito personale. Con il rischio di una scissione dietro l'angolo. Perché lo stesso fondatore M5S ha bocciato un marchio nuovo con il nome di Conte nel simbolo. «Non è nella natura del Movimento e comunque le avventure solitarie non hanno portato fortuna a nessuno», ha osservato l'ex comico ad un pentastellato, facendo il riferimento di Monti.

 

I governisti hanno già fatto sapere che non farebbero parte di un nuovo soggetto, qualora Conte decidesse di imboccare quella strada. E anche l'ipotesi di un'altra scissione è sul tavolo. La preoccupazione tra chi intende sostenere l'esecutivo senza se e senza ma è che si verifichi una sorta di tempesta perfetta.

 

di maio conte

Con Conte che - questo il sospetto all'interno dei gruppi - potrebbe lasciare a chi non intende seguirlo la bad company e sfruttare la svolta per staccarsi dal governo ed arrivare ad una opposizione responsabile. Ma il giurista di Volturara Appula continua a rassicurare gli alleati, l'obiettivo è restare nel campo progressista, occupare lo spazio pacifista senza strappare.

 

I NODI

GIUSEPPE CONTE VENDITORE DI CALDARROSTE

Certo, ci sono dei nodi da sciogliere come quello dell'inceneritore. Ieri i parlamentari M5S romani si sono riuniti con i tecnici per limare l'emendamento da presentare nelle Commissione Finanze e Bilancio: si sono registrate sfumature diverse tra chi intende andare allo scontro e impedire che la materia sia demandata al commissario Gualtieri, facendo notare che il Pd non ha mai inserito la realizzazione del termovalorizzatore nel piano regionale, e chi, invece, intende prendere tempo con il convincimento che «tanto non se ne farà nulla».

 

luigi di maio giuseppe conte meme by carli

Ma prima delle partite sull'inceneritore e sulle armi in Ucraina c'è appunto il bivio del 7 giugno, con Conte che potrebbe uscire azzoppato ed essere costretto a voltare pagina. In quel caso non ci sarebbe Grillo che tenga.

 

«Ma tanti di noi non lo seguirebbero», taglia corto un big. Ecco il dilemma allora. In autunno, alle regionali siciliane, potrebbe debuttare M5S 2.0. Ne hanno parlato due giorni fa i parlamentari dell'isola preoccupati perché lo strumento delle primarie (l'eventualità è replicarle nel Lazio) farebbe emergere la differenza di struttura tra M5S e Pd.

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