vincenzo camporini roberto vannacci

“IL MESSAGGIO DI VANNACCI È DEVASTANTE” – L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VINCENZO CAMPORINI, CHIAMA A RAPPORTO IL GENERALE SCRIBA: “NON È CHE UN UFFICIALE, SICCOME SI CONSIDERA IL PIÙ INTELLIGENTE E IL PIÙ BRAVO, ALLORA ROVESCIA I FONDAMENTALI. NON HA INTERIORIZZATO LA DISCIPLINA: UN MILITARE, SE VUOLE PARLARE CON LA CATENA GERARCHICA, FA RICHIESTA DI ESSERE MESSO A RAPPORTO, E SE VIENE ACCETTATA ALLORA IL SUPERIORE AVRÀ LA BONTÀ DI ASCOLTARLO. NON È IL CONTRARIO” – “INVOCARE LA LIBERTÀ DI OPINIONE È UNA BUFALA. LA COSTITUZIONE AMMETTE CHE PER I MILITARI CI POSSA ESSERE QUALCHE LIMITAZIONE ALL’ESERCIZIO DI ALCUNI DIRITTI…”

Estratto dell’articolo di Francesco Grignetti per “La Stampa”

 

generale vincenzo camporini 2

Quando un generale dell'esercito arriva a commentare con nonchalance le parole del Capo dello Stato, come se fosse normale discuterne sui giornali, allora un ex capo di Stato maggiore quale Vincenzo Camporini sobbalza. «Mi pare che il messaggio inviato dal generale Roberto Vannacci sia devastante. Non è che un ufficiale, siccome si considera il più intelligente e il più bravo, allora rovescia i fondamentali».

 

Ecco, generale, ricordiamoli questi fondamentali.

«[…] Chi strilla che sarebbe stato violato l'articolo 21 della Costituzione, si dimentica che la Costituzione è fatta non solo dall'articolo 21 […]. C'è un articolo 98, dove è scritto che per alcune categorie, tra cui i magistrati e i militari in servizio, si possono per legge limitare i diritti politici. […] la Costituzione ammette che per i militari ci possa essere qualche limitazione all'esercizio di alcuni diritti. Da questo punto di vista, il discorso sulla costituzionalità o meno, la legalità o meno, dell'intervento del ministro Crosetto è una bufala».

 

Questo per le forme. Nella sostanza?

ROBERTO VANNACCI

«Nella sostanza, qualunque esponente delle forze armate, ma soprattutto se è un grado apicale, […] è parte di un'istituzione che detiene del "privilegio" dell'uso legittimo della forza. Ora già solo questo dovrebbe bastare per indicare a chi gode di questo privilegio, la necessità di apparire non soltanto di essere assolutamente al di fuori di qualsiasi diatriba politica. Ora, a prescindere dai contenuti del libro di Vannacci, anche se avesse scritto il contrario di quello che ha scritto, comunque sarebbe stato inopportuno perché in qualche modo viene fuori l'immagine di forze armate che non sono più uno strumento pulito dello Stato ma un qualche cosa di orientato. E non va bene».

 

il mondo al contrario roberto vannacci

Si è sempre detto: le forze armate italiane sono e devono restare apolitiche.

«È la nostra tradizione lodevolissima. […] Anche De Lorenzo, alla fine lo seguivano il suo segretario e quattro picciotti, non il grosso della istituzione».

 

Nelle tante interviste, il generale Vannacci ha detto anche che lui è «disponibile» a spiegare le sue ragioni al ministro della Difesa.

«E qui mi viene da ridere. Questo ufficiale evidentemente non ha interiorizzato la disciplina: un militare, se vuole avere la possibilità di parlare con la catena gerarchica, fa la sua richiesta di essere messo a rapporto, e se questa richiesta viene accettata allora il superiore lungo la catena di comando avrà la bontà di ascoltarlo. Non è il contrario».

 

E se non è soddisfatto?

«Può chiedere di andare a rapporto al livello superiore. Diciamo che nel suo caso può chiederlo al capo di Stato maggiore dell'Esercito. È tutta una catena gerarchica. E non è che uno salta la catena perché è bello, intelligente e sa parlare».

 

È arrivato a commentare in modo tranciante le parole del Capo dello Stato.

generale vincenzo camporini 3

«Scherziamo? Non è proibito, certo. Non c'è nessuna legge che lo vieta. Non è un reato. Ma semplicemente non si fa».

 

Scusi, generale, da ex capo di Stato maggiore che ha guidato le nostre forze armate, alla fine che messaggio arriva da tutta questa storia?

«Devastante. All'interno, questo generale sta mandando il messaggio che quelli che si ritengono i più bravi, i più belli, i più capaci, possono fare tutto e possono prendere posizioni e orientamenti che invece dovrebbero essere estranei alla funzione delle forze armate. All'esterno, fin troppi si sentiranno autorizzati a pensare e scrivere sui social le loro stupidaggini».

I PASSAGGI INCRIMINATI DEL LIBRO DI ROBERTO VANNACCI, IL MONDO AL CONTRARIO MEME SU ROBERTO VANNACCI BY IL GRANDE FLAGELLOroberto vannacci a diario del giorno.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…