IL VITALIZIO NON È UNO SFIZIO! – LA BATTAGLIA VINTA DA FORMIGONI APRE LA STRADA AL REINTEGRO DELLA PENSIONE DA PARLAMENTARE ANCHE AD ALTRI COLLEGHI: IL PRIMO SARÀ OTTAVIANO DEL TURCO, MA PROBABILMENTE TOCCHERÀ ANCHE A GIANCARLO CITO E GIULIO DI DONATO – MAURIZIO PANIZ: “AD UN ERGASTOLANO, SE HA MATURATO LA PENSIONE, GLI VIENE DATA E A UN EX PARLAMENTARE NON BISOGNA DARLA?”
1 - DITE AI GRILLINI CHE LO SBLOCCO DEL VITALIZIO A FORMIGONI È MERITO LORO! - SI TRATTA INFATTI DELLA FEDELE APPLICAZIONE DELLA LEGGE 26/2019, IN MATERIA DI REDDITO DI CITTADINANZA, CHE CONSENTE LA SOSPENSIONE DEI TRATTAMENTI PREVIDENZIALI SOLO AI CONDANNATI PER I CASI DI MAFIA, TERRORISMO O EVASIONE
https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dite-grillini-che-sblocco-vitalizio-formigoni-267001.htm
2 - VITALIZI EX PARLAMENTARI, AVV. PANIZ: “AGLI OCCHI DEL CITTADINO APPARE UN’INGIUSTIZIA PERCHÉ GRAN PARTE DELLA GENTE RITIENE IL VITALIZIO UN PRIVILEGIO E NON UN TRATTAMENTO PENSIONISTICO”
L’Avv. Maurizio Paniz, ex-deputato e tra i patrocinatori dei ricorsi degli ex parlamentari a cui è stato tagliato il vitalizio, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Sui vitalizi agli ex parlamentari. “Ci sono due interventi decisivi negli ultimi tempi –ha affermato Paniz-. La legge che ha introdotto il reddito di cittadinanza ha stabilito che il trattamento pensionistico non può essere tanto se non per reati di mafia o per latitanza, questo non è il caso né per Formigoni né per Del Turco.
L’altro intervento è quello della Cassazione che ha stabilito che il vitalizio non è un privilegio, ma il trattamento pensionistico dell’ex parlamentare. Per questo il vitalizio non può essere tolto dalla sera alla mattina, perché sarebbe un illecito. Agli occhi del cittadino questo appare un’ingiustizia perché gran parte della gente ritiene il vitalizio un privilegio e non un trattamento pensionistico.
E’ possibile togliere a persone che hanno più di 80 anni l’unica pensione che hanno? Ad un ergastolano, se ha maturato la pensione, gli viene data e a un ex parlamentare non bisogna darla? Se passa il principio che si può togliere la pensione all’ex parlamentare passa il principio che si può toccare la pensione di tutti i cittadini italiani.
Il diritto acquisito non è mai stato toccato e quando è stato toccato, come con la legge Fornero, lo Stato è stato costretto a pagare. Intervenire di fronte ad un ex parlamentare che ha 90 anni ed ha un’unica fonte di trattamento pensionistico significa compiere un atto profondamente immorale. Io ho visto un ex parlamentare cacciato da una casa di riposo perché non poteva più pagarla, è stato costretto ad andare alla Caritas.
Il cittadino italiano deve capire che non tutti sono uguali, l’uno vale uno è una follia, ci sono persone più capaci e persone meno capaci. La politica negli ultimi tempi è passata in mano a persone meno capaci e ne stiamo pagando i danni che sono tremendi. Penso che tutti siano d’accordo sul fatto che si stava meglio quando si stava peggio. I numeri uno vanno apprezzati e incoraggiati ad occuparsi della cosa pubblica, non invidiati e bistrattati perché se no il Paese va a fondo”.
3 - DA CITO A DE LORENZO QUELLI IN ATTESA DEL VITALIZIO
Cesare Zapperi per il "Corriere della Sera"
Roberto Formigoni ha vinto la sua battaglia. Riavrà il suo assegno mensile. A costo di subire «le invettive forcaiole» che gli sono piovute addosso da diversi esponenti del Movimento 5 Stelle dopo che la commissione Contenziosa del Senato martedì sera ha accolto il suo ricorso e ha cancellato la sospensione al versamento del suo vitalizio decretata nel 2015 dall' allora presidente di Palazzo Madama Pietro Grasso con una delibera ad hoc (e una analoga fu adottata alla Camera da Laura Boldrini) per gli ex parlamentare condannati a pene detentive superiori ai due anni.
Ma adesso toccherà anche ad Ottaviano Del Turco, ex leader sindacale ed ex presidente della Regione Abruzzo, il cui caso verrà trattato, come ha stabilito il presidente della commissione, il forzista Giacomo Caliendo (gli altri due componenti politici sono i leghisti Simone Pillon e Alessandra Riccardi, oltre a due tecnici), il 27 aprile prossimo.
E, visto il fresco precedente, non è nemmeno lontanamente immaginabile un epilogo diverso. Così come succederà all' ex ministro della Sanità Francesco De Lorenzo, quando l' omologa commissione della Camera deciderà di calendarizzare un ricorso, scritto dall' ex senatore Maurizio Paniz, depositato oltre quattro anni fa.
Con i loro casi, si riapre il tema controverso dei vitalizi che riguarda altri ex parlamentari che hanno avuto problemi con la giustizia e che hanno subito lo stop decretato nel 2015 (allora furono 18, alcuni sono morti, altri sono stati riabilitati nel frattempo): dall' ex sottosegretario socialista Giulio Di Donato all' ex sindaco di Taranto e deputato Giancarlo Cito. Il nodo è spinoso soprattutto per il Movimento 5 Stelle che, non a caso, alza le barricate di fronte a quanto deciso per Formigoni e promette già che farà il possibile per ripristinare la sospensione.
La vicepresidente del Senato Paola Taverna se la prende con chi ha deciso: «Chi c' è dentro questa commissione?
Giacomo Caliendo di Forza Italia e i due leghisti Riccardi e Pillon. Salvini meno di un anno fa diceva che i vitalizi erano una vergogna: ieri ha calato ancora una volta la maschera con questa indegna prova di restaurazione dei privilegi della casta.
Daremo battaglia in Senato». Formigoni ridimensiona il presunto ammontare del suo vitalizio («non 7 mila euro al mese, ma meno della metà») e contrattacca: «Si deve chiedere a chi si straccia le vesti di fronte a una sentenza, se ritenga che lo stato di diritto sia ancora il baluardo contro gli abusi di qualsiasi potere a protezione della singola persona o se per qualcuno possa invece essere ripristinata una forma di condanna a morire di stenti».
paola taverna io nun so un politicoooo
Ma la replica forse più «velenosa» al Movimento 5 Stelle filtra informalmente dalla commissione Contenziosa.
Perché si fa sapere che lo sblocco del trattamento pensionistico non sarebbe una valutazione soggettiva della commissione, ma l' applicazione della legge 26/2019 art.
18 bis che ha istituito il Reddito di cittadinanza. È questa che consente la sospensione solo ai condannati per i casi di mafia e terrorismo . Per i commissari non c' era interpretazione diversa possibile.
Ma c' è anche chi fa osservare una singolarità: sul caso di Formigoni l' unico partito che ha preso posizione, con diversi esponenti, è stato il M5S. Tutti gli altri, sono rimasti in silenzio ad assistere alla polemica. Se per una condivisione della decisione presa o per non esporsi non si sa.