
"MI HANNO TRATTATO COME PABLO ESCOBAR, MA IO NON HO NULLA A CHE FARE CON QUEI CASI DI DROGA A CUI È ASSOCIATO IL MIO AMICO" - RADJA NAINGGOLAN PARLA DELL'ARRESTO IN BELGIO NELL'AMBITO DI UN'INDAGINE SUL TRAFFICO INTERNAZIONALE DI DROGA (AVREBBE PRESTATO DEI SOLDI AL CRIMINALE BELGA NASR-EDDINE SEKKAKI): "L'INTERROGATORIO È DURATO QUATTRO ORE. DOPODICHÉ MI È STATO DETTO CHE AVREI DOVUTO PASSARE LA NOTTE IN PRIGIONE. NON MI HANNO FATTO DOMANDE SULLA DROGA. VOLEVANO SOLO SAPERE…"
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RADJA NAINGGOLAN AVREBBE PRESTATO DECINE DI MIGLIAIA DI EURO AL CRIMINALE BELGA NASR-EDDINE SEKKAKI.

RADJA NAINGGOLAN, INDAGATO IN BELGIO PER PARTECIPAZIONE AD UN\'ORGANIZZAZIONE DI NARCOTRAFFICANTI...
Estratto da www.calciomercato.com
Quattro ore di interrogatorio, la prigione e un'esperienza che non vuole più rivivere. Radja Nainggolan racconta l'arresto: "Era come se avessero arrestato Pablo Escobar". […] Il Ninja è indagato per un caso di traffico internazionale di cocaina. Dopo l'arresto e l'interrogatorio, Nainggolan è stato rilasciato su cauzione e messo in libertà vigilata, ma resta comunque implicato nella questione.
TRATTATO COME PABLO ESCOBAR
Nainggolan ha rilasciato un'intervista a Het Laatste Nieuws e ha raccontato nuovi dettagli della vicenda. Partendo dall'arresto: "L'interrogatorio è durato quattro ore. Alle 18.00 era troppo tardi per il giudice istruttore, dopodiché mi è stato detto che avrei dovuto passare la notte in prigione.
Poi la notizia si è diffusa rapidamente e sembrava che avessero arrestato Pablo Escobar, mentre io non ho nulla a che fare con quei casi di droga a cui è associato il mio amico. Non mi hanno fatto domande sulla droga. Volevano solo sapere che tipo di rapporto avevo con questa persona. La prigione? È stata un'esperienza molto strana, che non vorrei più rivivere. Mi hanno presentato come uno spacciatore di droga".[…]
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