1- LA GIOIOSA MACCHINA DA GUERRA DI VIALE MAZZINI PER GLI EUROPEI HA SCELTO QUEST’ANNO DI MANDARE IN TRASFERTA UN PULMINO DI INVIATI, QUINDICI CRONISTI E COMMENTATORI “TECNICI” E UNA MINI-TROUPE DI TRE ATTORI PER SCENEGGIARE LE PARTITE DELL’ITALIA - 2- IL GIORNO DOPO LA NON ENTUSIASMANTE PRESTAZIONE DI MASSIMO GHINI, ATTORE IMPROVVISATO COMMENTATORE E TELECRONISTA AGLI EUROPEI DI CALCIO, C’È UN FUGGI- FUGGI DI RESPONSABILITÀ (OLTRE A GHINI ARRUOLATI ANCHE PASOTTI E PANNOFINO) - 3- BECHIS SCRIVE CHE “IL DIRETTORE DI RAI SPORT, EUGENIO DE PAOLI, NON HA CONSIDERATO LA SPESA NEL SUO BUDGET. A VOLERLI QUINDI È STATO QUALCUNO PIÙ IN ALTO DI LUI”. A DAGOSPIA RISULTA ESATTAMENTE IL CONTRARIO: DOPO IL SUCCESSO DI LUCA ZINGARETTI CHE COMMENTO’ LA FINALE DI COPPA ITALIA JUVE-NAPOLI, DE PAOLI HA PENSATO BENE DI REPLICARE AGLI EUROPEI. MA NON TUTTE LE PALLE RIESCONO ROTONDE -

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Franco Bechis per "Libero"

mat03 massimo ghini mogliemat03 massimo ghini moglie

A chi sia venuta la brillante idea, resta un mistero. Anche perché il giorno dopo la non entusiasmante prestazione di Massimo Ghini, attore improvvisato commentatore e telecronista agli europei di calcio, c'è un fuggi- fuggi di responsabilità. La gioiosa macchina da guerra di viale Mazzini per gli europei in Polonia e Ungheria ha scelto quest'anno di mandare in trasferta un pulmino di inviati, quindici cronisti e commentatori «tecnici » e una mini-troupe di tre attori per sceneggiare le partite dell'Italia.

GIORGIO PASOTTIGIORGIO PASOTTI

La prima spedizione è stata subito un flop: gli appassionati di calcio hanno assistito a Olanda-Danimarca ascoltando una telecronaca senza commento tecnico. Il prescelto, Vincenzo D'Amico, ha infatti perso l'aereo a Kiev e ha dato buca al primo appuntamento importante.

Per Italia Spagna invece ai tifosi è stata riservata una sorpresa: insieme a Marco Mazzocchi in studio c'era anche Massimo Ghini, attore noto soprattutto per i cinepanettoni con Christian De Sica e per l'impegno politico nel Pd (di cui ama definirsi «co-fondatore» insieme a Walter Veltroni).

Ghini è il primo del mini-cast che la Rai ha ingaggiato al seguito dell'Italia. Per la partita con la Croazia del prossimo 14 giugno il microfono passerà a Giorgio Pasotti, attore esploso con Gabriele Muccino (L'ultimo bacio), e protagonista di molte fiction. Il 18 giugno, giorno di Italia- Irlanda, il commento toccherà a Francesco Pannofino, attore abbastanza noto ma conosciuto soprattutto come doppiatore: è la voce di George Clooney, Kevin Spacey, Antonio Banderas, Denzel Washington e molte altre star del cinema Usa. Per ora ci si ferma qui, forse perché in Rai erano abbastanza scettici sulle possibilità dell'Italia di passare il girone di qualificazione.

FRANCESCO PANNOFINOFRANCESCO PANNOFINO

TRIO SPESATO
Il trio di attori-commentatori è naturalmente spesato e compensato dalla tv di Stato. L'unica certezza è che il direttore di Rai sport, Eugenio De Paoli, non ha considerato la spesa nel suo budget. A volerli quindi è stato qualcuno più in alto di lui, che ne risponderà con la cassa.

Non è chiaro chi dei vertici abbia avuto la luminosa idea. Forse il direttore generale uscente, Lorenza Lei, forse il presidente Paolo Garimberti che ha gestito in prima persona la comunicazione aziendale per gli europei di calcio. Anche in questa scelta bislacca e in grado di fare rimpiangere le professionali cronache sportive di Sky e Mediaset premium a tutti gli appassionati italiano di calcio, la Rai conferma la sua peggiore tradizione.

Tutti e tre gli attori prescelti anche senza eccellere in conoscenza di calcio, sono tifosi. Ben rappresentativi del dna Rai, ma assai poco della tifoseria italiana: Ghini è fan della Roma (proprio prima di partire per Danzica ha presentato la nuova maglia giallorossa, non si sa se ingaggiato dalla società o dalla Robe di Kappa), gli altri due sono appassionati della Lazio. Piccolo mondo del calcio, sostanzialmente racchiuso nella capitale e ora esportato provincialmente in Europa.

Tutti e tre hanno a che fare con la politica, che fino all'entrata a piedi uniti di Mario Monti era il vero azionista della Rai. Di Ghini militante del Pd abbiamo detto, Pannofino è nella stessa area, e per questo la triplice sindacale (ma soprattutto la Cgil) lo ha chiamato a presentare in piazza San Giovanni l'ultimo concertone del primo maggio. Pasotti sembra più qualunquista, ma la politica ce l'ha in famiglia.

Eugenio De PaoliEugenio De Paoli

Si è sposato con Nicoletta Romanoff, poi si è separato, si è pentito ed è tornato con lei, che gli ha dato una figlia (Maria, ha due anni e mezzo). Il papà della Romanoff, e quindi il suocero di Pasotti è l'avvocato Giuseppe Consolo, legale di fiducia di Gianfranco Fini ed Elisabetta Tulliani e anche deputato del Fli.

BUONI A TUTTO
Il trio amato dalla politica e pagato dal canone degli italiani è lì a fare un mestiere che nessuno sembra padroneggiare a fondo. Ghini si è distinto per formidabili banalità durante la telecronaca di Italia-Spagna a Danzica («In Italia siamo tutti ct» è stata la sua annotazione più acuta). Pasotti ha cercato di scaldarsi i muscoli con una tweet-cronaca della partita, durante la quale è scivolato su una buccia di banana. Alla fine del primo tempo si è entusiasmato per l'Italia, pronosticando una vittoria.

damico vincenzodamico vincenzo

Che sarebbe stata in tasca secondo lui se Prandelli avesse portato anche un altro difensore: «Ma perché non ha convocato Campagnaro?». Il popolo del web lo ha infilzato in pochi istanti: Hugo Campagnaro è un ottimo difensore. Gioca nel Napoli, ma ha il difetto di essere argentino. E gioca nella nazionale argentina: per questo Prandelli non lo ha convocato. Il povero Pasotti a quel punto ha lasciato perdere la tweet-cronaca. Aveva già pronto il commento di riserva: «Siamo fortunati, la Spagna non ha schierato Messi...».

Speriamo che qualcuno lo alleni prima della Croazia. Il magnifico trio di attori-politici e tifosi di squadre della capitale fa anche parte della squadra fiction della Rai, e forse questa è la sola ragione spendibile di questa avventura: Pasotti è appena stato Garibaldi, Ghini ha impersonato Vincenzo Parisi (ex capo della polizia) nella fiction su Falcone, Pannofino è stato Nero Wolfe prodotto da Luca Barbareschi per viale Mazzini. Un auto-spottone quindi, di cui i tifosi italiani avrebbero fatto volentieri a meno.

 

 

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