"La polemica sulla composizione della giuria lascia il tempo che trova: è assolutamente inutile e ingiusta". Lo ha detto il direttore della Mostra del Cinema di Venezia, Alberto Barbera, replicando alle polemiche sul palmarès del festival che ha lasciato fuori tre dei quattro film italiani in concorso.
In particolare, Barbera ha replicato alle critiche dell'ad di Rai Cinema, Paolo Del Brocco che si è detto dispiaciuto e deluso del verdetto sui film italiani, aggiungendo che la composizione della giuria "probabilmente non includeva tutte le diverse forme del cinema".
"Quando Del Brocco dirigerà la Mostra sceglierà lui i giurati", ha detto Barbera, che su Twitter ha ironizzato sulla polemica con "la canzone del giorno: Bisogna saper perdere". "La giuria è composta da sette persone che esprimono giudizi soggettivi" ha aggiunto il direttore, "non c'è nulla di oggettivo in un verdetto. Anche quando ci sono state giurie composte solo da registi si è polemizzato allo stesso modo. Quando il verdetto non piace a qualcuno si trovano giustificazioni di tutti i tipi".
"Non ha senso parlare dei premi" ha ribadito poi più volte durante la conferenza stampa di bilancio della Mostra. "Avete parlato con la giuria sabato sera e la risposta è in quelle dichiarazioni. Non c'è nulla da aggiungere, non c'è nulla che io abbia intenzione di aggiungere. Non voglio più commentare i premi perché è un esercizio ridicolo, autolesionista e inutile. In tutte le edizioni della Mostra di Venezia, come dei festival di Cannes e di Berlino non c'è una volta che un verdetto non sia stato criticato. È inutile recriminare sui verdetti delle giurie: sono le regole del gioco è vanno rispettate in quanto tali. Altrimenti decidiamo che non diamo più premi e ognuno si fa il suo palmarès personale".
In ogni caso, per Barbera "il verdetto non mette per nulla in discussione il valore della Mostra, quello che ha significato, quello che ha rappresentato per il mondo del cinema, degli autori, dell'intera filiera dell'industria del cinema. Ci sono arrivate lettere di apprezzamento e ringraziamento da tutto il mondo", ha sottolineato il direttore.
"Non esiste alcuna polemica con Alberto Barbera. Il nostro è sempre stato un rapporto amicale, serrato, franco e costruttivo anche nelle fasi di selezione" replica Del Brocco all'Ansa smorzando i toni dello scontro a distanza. "Abbiamo ruoli diversi, tutti e due difficili. Non si tratta di vincere premi o meno. Più volte, malgrado i tanti film che normalmente abbiamo al festival, siamo usciti a mani vuote e non ho mai detto nulla. Anzi, agli atti ci sono molti miei elogi pubblici per il prezioso lavoro che Alberto ha svolto in questi anni.
Nella mia dichiarazione" continua l'ad di Rai Cinema "ho semplicemente espresso in modo educato un'opinione. Penso sia legittimo per una società che tanto fa per l'industria del cinema e per il festival, poter svolgere una riflessione certamente non offensiva del lavoro di alcuno. Rinnovo i complimenti per il festival a tutti coloro che lo hanno voluto fortemente e valorizzato. In primis il suo direttore".
julia e alberto barbera red carpet di lacci ROBERTO CICUTTO ALBERTO BARBERA