ALZI LA MANO CHI HA DAVVERO LETTO UN LIBRO IN QUESTA QUARANTENA? - LA SCRITTRICE CATERINA SOFFICI: “LA RIAPERTURA DELLE LIBRERIA? L’IDEA DEL LIBRO COME BENE DI PRIMA NECESSITÀ È RETORICA E DEMAGOGICA. IN UN PAESE CHE HA LA MEDIA PRO CAPITE DI LETTURA PIÙ BASSA D'EUROPA, FA ANCHE RIDERE. DI PIÙ, PREOCCUPA. PERCHÉ CHI HA PENSATO QUESTA MISURA NON CONOSCE LA COMPLESSA FILIERA DIETRO ALLE LIBRERIE. NON STUPISCE CHE QUESTO PROVVEDIMENTO ABBIA DIVISO GLI STESSI LIBRAI, CHE PER LO PIÙ NON APRIRANNO…”

-

Condividi questo articolo


Caterina Soffici per “la Stampa”

 

CATERINA SOFFICI CATERINA SOFFICI

Anche se non ve ne siete accorti, è l' arte che vi ha salvato in questa quarantena. L'arte sì. Quella cosa impalpabile che è prodotta dalla mente, dal cuore e dalla creatività degli artisti. Cosa avete fatto in questi giorni, oltre a impastare biscottini e dare fondo alle scorte di lievito? Avete ascoltato radio, podcast, musica. Avete guardato televisione, serie tv, documentari, film. Vi siete collegati online a siti.

 

Avete riempito di note, di immagini e di parole il silenzio di queste strane giornate senza traffico e senza rumori. Avete anche letto un libro, forse. Un fumetto. Una grafic novel.

Dietro a questi contenuti, che per semplificare chiameremo produzione culturale, ci sono persone in carne e ossa. Artisti. Alcuni sono famosissimi. E quelli li conoscete tutti e pensate che vivano tutti in belle case e facciano una vita meravigliosa. Ma della maggior parte non conoscete il nome e non lo saprete mai.

 

libri libri

Perché è un grande mondo sommerso e povero. Un mondo fatto di autori, scrittori, sceneggiatori, musicisti, attori, registi, pittori, poeti. Sono tra le catene più deboli del sistema produttivo (parlo per l' Italia, ma vale anche all' estero), perché per uno che vince lo Strega o un Oscar, ci sono migliaia di persone che vivono a stento, partite Iva che fanno fatica ad arrivare a fine mese, che la cassa integrazione non sanno neppure come sia fatta e che però devono pagare l' affitto e le bollette, vestirsi, sfamare se stessi e le proprie famiglie.

 

Sono invisibili. Ma ci sono. E - ve lo dico da scrittrice - credo si sentano un po' presi in giro dall' idea che il problema si risolve aprendo le librerie. Tanti di questi contenuti, hanno avuto prima la forma di un libro, è vero. Il cinema ha preso a piene mani dai romanzi. Netflix e gli altri canali di streaming, anche. Molto più spesso di quanto si possa immaginare, dietro a quello che vedere, c' è un libro. O uno scrittore che ha adattato la sceneggiatura.

libri antichi libri antichi

 

Eppure, questa idea del libro come un bene di prima necessità sarà anche fatta in buona fede, ma è retorica e demagogica. Il libro necessario come il pane, in un Paese che ha la media pro capite di lettura più bassa d' Europa, fa anche ridere. Di più, preoccupa. Perché chi ha pensato questa misura vuol dire che non conosce il sistema e la complessa filiera che sta dietro alle librerie.

 

Non stupisce che questo provvedimento abbia diviso gli stessi librai, che per lo più non apriranno, anche nelle regioni dove sarebbe concesso. Allora molto meglio iniziative come quella del Libro da Asporto (a cui hanno aderito 120 editori e 651 librerie), come valida alternativa all'acquisto di un libro su Amazon. Un po' come andare in trattoria invece che da McDonald.

 

I GIOVANI E LA LETTURA I GIOVANI E LA LETTURA

Allora sarebbe meglio sostenere le spese di spedizione dei libri, la dilazione dei pagamenti ai distributori e altre cose, che però andrebbero decise in un tavolo comune tra le associazioni di categoria e il ministero dei Beni culturali e dell' Istruzione, come ha proposto il direttore del Salone del Libro di Torino, Nicola Lagioia. Forse addirittura dalla commissione di Colao. E sarebbe più onesto mettere tutti intorno a un tavolo e concertare non solo una "Fase due" di riapertura, ma un sostegno reale a tutti quanti, i nuovi poveri che guadagnano meno di un operaio.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!