Flavio Bini e Aldo Fontanarosa per repubblica.it
Cresce l'Osservatorio Permanente Giovani-Editori di Andrea Ceccherini e consolida la propria leadership nell’ambito della educazione ai media (la media literacy) in Italia e in Europa.
JOHN ELKANN ANDREA CECCHERINI 1
Dall’anno scolastico 2021-2022 anche La Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX, il Corriere delle Alpi, la Gazzetta di Mantova, il Messaggero Veneto, La Provincia Pavese e La Tribuna di Treviso entrano a far parte del progetto “Il Quotidiano in Classe” facendo così salire a 23 il numero delle testate giornalistiche coinvolte nell’iniziativa di media literacy dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori.
Maurizio Scanavino, amministratore delegato di Gedi, spiega: “Favorire la partecipazione alla vita pubblica, coinvolgendo anzitutto le scuole e gli studenti, rientra tra gli obiettivi Esg che Gedi ha scelto di perseguire con una serie di iniziative di alto profilo", di segno sociale e ambientale.
"Siamo felici di aderire al Quotidiano in Classe, dove abbiamo scelto di contribuire in particolare con i nostri prodotti digitali: un’offerta multimediale, fruibile su ogni dispositivo, che porterà ai giovani contenuti e informazioni di qualità con un linguaggio veloce e immediato.”
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Dice Maurizio Molinari, direttore di Repubblica e direttore editoriale del Gruppo Gedi: “L’entrata del Gruppo Gedi nell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori assegna a Repubblica ed alle altre testate del gruppo un ruolo leader nello sviluppo dell’editoria digitale come fonte continua di formazione e informazione delle nuove generazioni".
"E’ un passaggio cruciale che fa confluire la tradizione di Repubblica come interprete del mondo della scuola con l’impegno per l’informazione digitale, le tecnologie più avanzate e la lotta alle fake news che ci distingue. Ogni testata del Gruppo Gedi vede in questo accordo una straordinaria occasione di sviluppo ed espansione della conversazione sull’informazione con i più giovani”.
"E' un grande piacere poter dare il benvenuto a bordo a La Repubblica, alla Stampa, a Il Secolo XIX e alle altre testate del gruppo Gedi che - sotto la presidenza di John Elkann - hanno voluto aggiungersi al Corriere della Sera, a Il Sole 24 Ore, al Quotidiano Nazionale e alle altre testate italiane, impegnate da oltre vent'anni nel Il Quotidiano in Classe", dice Andrea Ceccherini, il presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori.
"Sono fiducioso che questa iniziativa possa rappresentare uno strumento utile per gli insegnanti italiani pronti a rilanciare, in chiave moderna e contemporanea, la Cenerentola della scuola italiana: la vecchia lezione di educazione civica".
Attraverso la lettura critica dei diversi quotidiani a confronto, "gli occhi dei giovani sul mondo si apriranno, alimentando la loro curiosità e sete di sapere". In questo modo, dunque, le studentesse e gli studenti "si allineeranno ai diversi punti di vista e alle diverse rappresentazioni che di una stessa notizia si possono dare, per far crescere in loro quello spirito critico e quel senso civico che rendono l'uomo più libero".
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"D'altra parte – continua Ceccherini - i giovani della generazione Z possono vivere il Quotidiano in Classe come un'occasione utile di confronto per sfogare quella voglia di cambiamento che li anima, e che hanno saputo esprimere sia nella difesa dei valori civili, attraverso il movimento Black Live Matters, sia nella difesa del Pianeta dal rischio del collasso ecologico, attraverso le azioni di Friday for Future".
"Quella che sta crescendo nelle aule delle nostre scuole è una generazione appassionata e affascinante che, debitamente allenata ad aprirsi e non a chiudersi, può far la differenza, dando il proprio contributo per fare di questo mondo, un posto migliore".