Marco Zonetti per Dagospia
Intervistato da Fabrizio Roncone del Corriere della Sera, Pino Insegno difende gli ascolti del suo programma Il mercante in fiera, in onda nel preserale di Rai2, sottolineando che i risultati esangui (che si barcamenano perlopiù fra l'1.6-1-8% della prima parte e il 2.2%-2.5% della seconda) sono nella media di rete in quella fascia oraria.
D'accordo. Peccato però che le repliche delle repliche dei telefilm trasmessi prima che iniziasse Il Mercante in Fiera facessero più ascolti. Un esempio: venerdì 23 settembre 2023, nella sua ultima messa in onda prima dell'arrivo di Insegno il lunedì successivo, il telefilm Castle otteneva 361.000 spettatori pari al 2.8% di share nel primo episodio e una media di 633.000 teste con il 3.8% nel secondo.
Venerdì scorso, 27 ottobre 2023, Il Mercante in Fiera ha racimolato invece 323.000 spettatori con l’1.8% nella prima parte e 475.000 spettatori con il 2.5% nella seconda.
L'ascolto più alto finora raggiunto da Insegno è stato del 3.4% alla sua prima puntata, risultato per cui egli aveva esultato bombasticamente dicendo di puntare finanche al raddoppio. Peccato però che, dopo la puntata d'esordio, resti arenato su una media del 2.4%, se non anche meno, scendendo spessissimo sotto il 2% nella prima parte del programma.
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Per risollevare le sorti della trasmissione si è ricorso altresì a vari espedienti, dapprima allo scorporo in due parti e quindi alle ospitate dei Vip (ovviamente con costi aumentati). Invano. Nella settimana in cui Pino ha invitato personaggi celebri a dargli manforte, Il Mercante in Fiera ha segnato per esempio il 2.1% e il 2.6% malgrado la presenza del re degli ascolti Rai Carlo Conti e, il venerdì dell'ospitata di Rocco Siffredi, lo share si è ammosciato all'1.7% e al 2.3%.
C'è da dire inoltre che la trasmissione è prodotta dal colosso Banijay e che costa 32mila euro a puntata, un totale di 2 milioni di euro per 62 puntate. Quasi quattro miliardi delle vecchie lire, insomma, per fare risultati meno soddisfacenti delle repliche delle repliche di telefilm. Telefilm che, ovviamente, essendo perlopiù seconde o addirittura terze riproposizioni, vanno in onda a costi abbattuti.
In ogni modo, vogliamo spezzare una lancia per il buon Pino. L'anno scorso, per volere di Stefano Coletta allora direttore del Prime Time Rai, andò in onda alla stessa ora il fallimentare Una scatola al giorno con Paolo Conticini, un flop colossale prodotto dalla Stand By Me che riusciva a fare più o meno gli stessi ascolti esanimi del Mercante in Fiera se non addirittura più deludenti.
Finite le puntate in programma di Conticini, si decise infatti di rimandare in onda i buoni telefilm su Rai2 che, a conti fatti, costano meno e risultano più visti, anche nei passaggi successivi. Aridatece Castle e 9-1-1, insomma.
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