I CACCIATORI DI TESTE DI CONEY ISLAND - UN LIBRO SVELA LA STORIA MAI RIVELATA DELLA TRIBÙ “SELVAGGIA” INTRAPPOLATA IN UNO ZOO UMANO NEL 1905 - UNA STORIA DI CRUDELTÀ E SFRUTTAMENTO E LA DOMANDA NASCE SPONTANEA, CHI ERANO I VERI SELVAGGI?

Uomini accovacciati intorno al fuoco, scalzi e quasi nudi, si girano pipe di tabacco. Il petto è ricoperto di tatuaggi. Le macchie di inchiostro simboleggiano trofei, il numero di teste umane sgozzate. E ogni decapitazione nemica viene festeggiata con un mese di feste e banchetti, a base di carne di cane...

Condividi questo articolo


Da http://www.dailymail.co.uk

 

i cacciatori di teste di coney island 9 i cacciatori di teste di coney island 9

Uomini accovacciati intorno al fuoco, intenti a colpire la brace con un bastone. Scalzi e quasi interamente nudi, si girano pipe di tabacco. Il petto è ricoperto di tatuaggi. Le macchie di inchiostro simboleggiano trofei, il numero di teste umane sgozzate. E ogni decapitazione nemica viene festeggiata con un mese di feste e banchetti, a base di carne di cane.

 

i cacciatori di teste di coney island 8 i cacciatori di teste di coney island 8

Questo quadro esotico non proviene da dove ci aspetteremmo, dalle montagne del nord delle Filippine, dove la tribù è nata. Tutto questo accade a Coney Island. E dall’altra parte di un alto recinto di bambù c’è una folla acclamante di americani, che con il miglior vestito della domenica strepita per accaparrarsi un posto. Siamo nel 1905 e gli “Igorrotes” vengono esposti al pubblico, nello zoo umano del Luna Park più antico del mondo.

i cacciatori di teste di coney island 7 i cacciatori di teste di coney island 7

 

Il nuovo libro di Claire Prentice, “The lost tribe of Coney Island”, scopre la verità sul viaggio della tribù verso l’America. Una storia torbida fatta di rapimenti, crudeltà e sfruttamento.

 

Nel 1898 l’America aveva vinto il controllo delle Filippine, dove entrò in contatto con le tribù “selvagge” che abitavano le isole. Gli Igorrotes, con il loro acuto senso dell'umorismo, le attitudini nudiste, la caccia alle teste e l’alimentazione a base di carne canina, catturarono l'attenzione dei primi visitatori americani nelle Filippine.

i cacciatori di teste di coney island 6 i cacciatori di teste di coney island 6

 

Nel 1904, il governo americano spese 1,5 milioni di dollari per farsi spedire milletrecento filippini da una dozzina di diverse tribù. La motivazione era politica: esibendo la “quasi bestia”, il “selvaggio”, il governo sperava di aumentare l’appoggio della popolazione alle politiche imperialiste. Così verso la fine del 1800 e l’inizio del 1900, gli zoo umani erano una forma molto popolare di intrattenimento in tutta l'America, il Regno Unito, l’Europa e ilGiappone.

i cacciatori di teste di coney island 5 i cacciatori di teste di coney island 5

 

E gli Igorrotes furono tra quelli che attirarono le più grandi folle di tutti. Come mai non se ne parlò più? Fu forse un episodio troppo imbarazzate per gli americani? Non appena sbarcò in America, la tribù fu costretta ad abbandonare le proprie tradizioni e compromettersi per affascinare il pubblico, tra feste, riti e danze. Anche se c’era ben poco da festeggiare. Nel libro viene finalmente narrata la loro storia, dallo sbarco fino al successo. Alla fine resta un grande domanda priva di risposa. Chi erano i veri selvaggi

 

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….