Francesco Tortora per www.corriere.it
Si è paragonato al dottor David Dao, il passeggero rimosso con le maniere forti lo scorso 10 aprile da un volo in overbooking della United e ha chiesto ai follower di protestare per l’ingiustizia subita. Per la seconda volta quest’anno la modella americana Elle Johnson è stato espulsa da Instagram e il motivo è sempre lo stesso: le sue foto sono considerate troppo sexy dal social network e «violano il regolamento della comunità».
L’APPELLO CON UN TWEET
A segnalare la censura è stata la stessa modella originaria di Park City, città dello Utah, che dal suo account Twitter nei giorni scorsi ha sfogato tutta la sua rabbia per l’espulsione: «Cacciata di nuovo da Instagram — ha scritto sul social network la Johnson —. Trattano le modelle come la United ha trattato il dottor Dao. Non per l’aggressione fisica, ma per il fatto di espellere a caso qualcuno dall’aereo».
LA PROTESTA
Da parte sua l’ex coniglietta di Playboy si difende e accusa: «Le istruzioni della community di Instagram affermano che “non è permesso postare foto nude” — dichiara la Johnson al Daily Mail —. In realtà le linee guida non permettono la pubblicazione solo di alcune foto di capezzoli femminili. Dunque secondo Instagram una parte sono okay, mentre altre no?».
Da diversi mesi la modella si batte affinché le donne possano mostrare il proprio corpo senza censure e sostiene la campagna «#FreeTheCleavage» (libera la scollatura): »Vorrei solo che tutte le donne potessero fare le proprie scelte senza essere guidate dalla pressione sociale — ha dichiarato la Johnson —. Le società veramente libere sono le uniche in cui vale la pena vivere».
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