CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! – SU “LA STAMPA”, ENRICO MENTANA AFFERMA: “A 36 ANNI AVEVO DIRETTO IL TG1”. MA CHICCO MENTANA NON FU MAI DIRETTORE DEL TG DELLA RETE AMMIRAGLIA - TITOLO DA “DOMANI”: “TRENT’ANNI FA L’ARRESTO DI TORTORA. INIZIO DEL TESTO “È L’ALBA DEL 17 GIUGNO 1983”. SONO IN RITARDO DI 10 ANNI SULL’IERI - CONCITA DE GREGORIO: "MARIO DELPINI FU NOMINATO VESCOVO DI MILANO DA BENEDETTO XIV". UN BEL RECORD DI LONGEVITÀ: BENEDETTO XIV (AL SECOLO PROSPERO LAMBERTINI) FU PONTEFICE DAL 1740 AL 1758

-

Condividi questo articolo


“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi” (http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

 

anno d'inizio della costruzione del duomo di milano anno d'inizio della costruzione del duomo di milano

Riferendosi all’omelia tenuta dall’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, durante i funerali di Silvio Berlusconi in Duomo, Massimo Gramellini osserva sul Corriere della Sera che il defunto «sarà stato lusingato dal riferimento finale al personaggio potente che, terminata la sua esistenza terrena, si presenta da semplice uomo davanti a Dio: più o meno le stesse parole rivolte, proprio in Duomo, da Sant’Ambrogio all’imperatore Teodosio».

 

Dubitiamo che la circostanza storica abbia fondamento. Ambrogio morì nell’anno 397, mentre la costruzione dell’attuale Duomo di Milano cominciò quasi mille anni più tardi, nel 1386. Non è nemmeno certo che il santo vescovo si sia rivolto a Teodosio nella cattedrale di Santa Maria Maggiore oppure nella basilica di Santa Tecla, le due chiese che nell’antichità sorgevano nel perimetro oggi delimitato dalla piazza del Duomo.

 

domani, i 40 anni del caso tortora diventano 30 domani, i 40 anni del caso tortora diventano 30

Ci resta invece la lettera (Extra collectionem, 14) che il potente vescovo di Milano scrisse all’imperatore di proprio pugno («manu mea») per condannare una sanguinosa repressione avvenuta a Tessalonica. Da notare infine che Gramellini semplifica, seppure in modo come sempre accattivante, un rapporto, quello fra Ambrogio e Teodosio, sul quale gli storici si erano divisi già nel V secolo.

 

•••

 

Titolo da Domani: «Trent’anni fa l’arresto di Tortora / Oggi è simbolo di malagiustizia». Inizio del testo a firma di Giulia Merlo: «È l’alba del 17 giugno 1983 ed Enzo Tortora dorme nella sua stanza dell’hotel Plaza di Roma». Saranno anche informatissimi sul domani, ma sono in ritardo di 10 anni sull’ieri.

la repubblica, o sono borderline o vanno oltre la repubblica, o sono borderline o vanno oltre

 

•••

 

Intervistato da Annalisa Cuzzocrea sulla Stampa, Enrico Mentana, direttore del Tg La7, afferma: «A 36 anni avevo diretto il Tg1». Escludiamo che Mentana possa aver pronunciato una simile scemenza, per il semplice motivo che, quando lui aveva 36 anni, il Tg1 era diretto da Bruno Vespa. E in precedenza, andando a ritroso nel tempo, il telegiornale della Rai ebbe come direttori Nuccio Fava, Albino Longhi, Emilio Fede, Franco Colombo ed Emilio Rossi. Né mai, in seguito, fu diretto da Mentana.

 

•••

 

Titolo dalla prima pagina della Repubblica: «Le sfide borderline che vanno oltre il limite della vita». Definizione di borderline: «Detto di chi (o di ciò che) è al limite tra due condizioni» (Lo Zingarelli 2024). Delle due l’una: o sono sfide borderline, quindi al limite, o vanno oltre il limite, e allora non sono borderline. Decidetevi.

 

•••

 

la stampa, evirazione dei genitali maschili la stampa, evirazione dei genitali maschili

Vittorio Feltri rievoca su Libero il periodo del servizio militare, in cui ebbe per vicino di branda il calciatore Gianni Rivera, del quale racconta: «Non appena appese le scarpe bullonate al chiodo, il numero uno della pelota si gettò in politica. Don Perignon, un prete fantastico vicino a Rivera e mio conoscente, mi chiese di aiutare Gianni nella campagna elettorale che egli affrontava nelle liste della Dc, e naturalmente, poiché lavoravo al Corriere della Sera, mi prestai con entusiasmo». Tutto farebbe pensare a un sacerdote di origini venete.

 

mario delpini benedice il feretro di silvio berlusconi mario delpini benedice il feretro di silvio berlusconi

Feltri si riferisce invece ad Angelo Gelmini, meglio noto come padre Eligio, classe 1931, frate francescano (fratello del defunto don Pierino Gelmini) dalle molteplici frequentazioni mondane, consigliere spirituale del Milan negli anni Settanta, all’epoca soprannominato «don Perignon» perché ritenuto abituale consumatore di Dom Pérignon, un blasonato Champagne.

 

Il religioso ebbe a lamentarsene in un’intervista uscita il 31 dicembre 1976 sul Corriere della Sera: «Voi giornalisti inventate su di me storie atroci. Bevo un po’ di Dom Perignon in aereo per festeggiare la vittoria del Milan e divento Padre Champagne. Un famoso scrittore dice che porto “slip rossi”». Padre Eligio ha fondato le comunità Mondo X per il recupero dei tossicodipendenti e La Frateria di Cetona (Siena).

monsignor mario delpini ai funerali di silvio berlusconi monsignor mario delpini ai funerali di silvio berlusconi

 

•••

 

Sulla Repubblica, Concita De Gregorio c’informa che Mario Delpini fu «nominato vescovo di Milano da Benedetto XIV». Un bel record di longevità episcopale, considerato che Benedetto XIV (al secolo Prospero Lambertini) fu pontefice dal 1740 al 1758. (E comunque non venne nominato «vescovo di Milano» bensì vescovo ausiliare. Fu papa Francesco, nel 2017, a promuoverlo arcivescovo della diocesi ambrosiana).

 

•••

 

In Tuttolibri, supplemento culturale della Stampa, viene recensito Uomini senza (Il Mulino), saggio di Marzio Barbagli dedicato all’«arte di mutilare gli uomini» (così il titolo), cioè alla castrazione. Il sottotitolo recita: «Dall’impero assiro al Novecento, l’evirazione dei genitali maschili è stata legata alle cause più diverse».

 

SILVIO BERLUSCONI SILVIO BERLUSCONI

Il complemento di specificazione appare del tutto pleonastico, per non dire grottesco. Evirazione significa «asportazione dei testicoli». Pertanto in quei tempi bui era impossibile eseguire l’evirazione dei genitali femminili.

 

•••

 

«Aneri, veronese puro (“de soca” si dice dalle nostre parti), è un Berlusconi dal sorriso fermo», scrive Francesco Specchia su Libero. Perdoniamo il simpatico collega per vari motivi, non ultimo quello di essere sì cresciuto a Verona ma nato a Firenze. L’espressione «veronese de soca» designa una persona venuta al mondo nella città di Verona e i cui genitori e antenati (quindi nonni, bisnonni e via risalendo) siano accomunati dalla medesima condizione. Invece Giancarlo Aneri, mago del marketing applicato a vino, caffè, olio e altri prodotti di nicchia, è nato e risiede a Legnago, che da Verona dista 40 chilometri.

 

Soca infatti si traduce in italiano con ceppo, cioè «capostipite di una famiglia, origine di una stirpe», come riporta Lo Zingarelli 2024, che esemplifica: «Nascere dal medesimo ceppo, avere antiche origini comuni». Specchia esagera anche nell’attribuire ad Aneri un merito storicamente impossibile: «Sua l’idea del “Ferrari”, il fuoriclasse degli spumanti».

 

IL CARAPACE DI ARNALDO POMODORO PER LE CANTINE LUNELLI IL CARAPACE DI ARNALDO POMODORO PER LE CANTINE LUNELLI

Si dà il caso che la Cantina Ferrari di Trento sia stata fondata nel 1902 da Giulio Ferrari e rilevata 50 anni dopo da Bruno Lunelli, i cui figli, grazie anche alle brillanti intuizioni di Aneri, assunto nel 1974 per promuovere lo spumante di Trento e rimasto in azienda fino al 1992, l’hanno portata al successo mondiale.

 

•••

 

Titolo a tutta pagina dal Fatto Quotidiano: «Perche il (mini) Fondo sovrano della Meloni non serve a nulla». Di solito in quel giornale scrivono perchè, con l’accento grave anziché acuto. Ora hanno superato l’imbarazzo della scelta, eliminandolo del tutto.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

A MILANO DA MESI GIRA UNA VOCE INSISTENTE: NON È CHE FABRIZIO CORONA STA LAVORANDO PER RIPULIRE L’IMMAGINE DI FEDEZ? – “FURBIZIO” È STATO IL PRIMO A DARE NOTIZIA DELL’ACCORDO ECONOMICO TRA IL RAPPER E CRISTIANO IOVINO, IL PERSONAL TRAINER MENATO DA FEDEZ E I SUOI AMICHETTI. POI SI È LANCIATO IN UNA DIFESA A SPADA TRATTA DELL’EX SIGNOR FERRAGNEZ DOPO CHE I SUOI AMICI ULTRAS SONO FINITI IN CARCERE: “I GIORNALI VI VENDONO MERDA. VOI NON LO CONOSCETE” – ORA L’ULTIMO ATTO CON L’EX RE DEI PAPARAZZI CHE RIVELA: “DIETRO IL VIAGGIO DI FEDEZ A NEW YORK C’È UN PROGETTO DAVVERO GROSSO”. VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE TRA NON MOLTO “FURBIZIO” CE NE DARÀ CONTO?

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?