“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)
«Tutti i segreti dell’inchiesta sul capo delle Forze armate. L’accusa nei suoi confronti (e di quelli di altri graduati) è corruzione: appalti in cambio di vari benefit», titola d’apertura in prima pagina La Verità.
Il servizio di Giacomo Amadori e Alessandro Da Rold specifica che l’indagine riguarda il generale Enzo Vecciarelli, capo dello Stato maggiore della Difesa, e anche «un ex generale e un colonnello dell’Aeronautica».
Che c’entrano dunque i graduati? Il decreto legislativo del 29 maggio 2017, numero 94, in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate, all’articolo 627 stabilisce che «il personale militare è inquadrato nelle seguenti categorie gerarchicamente ordinate: a) ufficiali; b) sottufficiali; c) graduati; d) militari di truppa».
Generali e colonnelli, quali sono gli indagati, sono ufficiali e non graduati (la categoria dei graduati infatti «comprende i militari dal grado di primo caporal maggiore e corrispondenti sino al grado di caporal maggiore capo scelto ed equiparati»).
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STEFANO FELTRI E CARLO DE BENEDETTI A DOGLIANI 2020
Nel suo editoriale sulla prima pagina di Domani, il direttore Stefano Feltri al penultimo capoverso scrive: «Peraltro, nessuno ha pensato di chiedere a Draghi se lui sarebbe disposto a rimanere alla guida di questa singolare coalizione di partiti in caso al Quirinale arrivasse un presidente della Repubblica diverso da Mattarella (e da Draghi stesso).
sergio mattarella e mario draghi
Il premier continuerebbe come se niente fosse senza più il suo dante causa? O agirebbe come molti amministratori delegati quando cambia l’azionista, cioè andrebbe a rimettere il mandato considerando comunque chiusa una fase di eccezione?».
L’ipotesi fra parentesi ci pare pleonastica, visto che il presidente della Repubblica non può guidare il governo. Ergo, o Draghi starà a Palazzo Chigi o starà al Quirinale. Non si potrà bilocare.
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«Le mani di Angela sul Mondiale di Sir Hamilton. “Lei è speciale”», così il Corriere della Sera presenta un servizio dedicato ad Angela Cullen, fisioterapista del pilota Lewis Hamilton in Formula 1. Il titolista dimostra di non essere mai stato alla Corte di San Giacomo: si scrive (e si dice) «sir Lewis» o, tutt’al più, «sir Lewis Hamilton».
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Dall’Ansa: «Un centinaio di persone tra portuali e No green pass sta presidiando il varco portuale di ponte Etiopia, a Genova. (...) Al momento non viene bloccato Lungarno Canepa, una delle più importanti arterie della città». Prendiamo atto che Firenze ha traslocato a Genova. (Ovviamente una delle più importanti arterie della città si chiama lungomare Giuseppe Canepa).
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Consueto appuntamento settimanale con il coltissimo Mephisto Waltz, che nell’omonima rubrica su Domenica del Sole 24 Ore ci elargisce le seguenti chicche. «Ancora una volta “Attonita, la terra al nunzio sta”».
Spiace contraddirlo, ma nel Cinque Maggio di Alessandro Manzoni quella virgola è messa prima di attonita, e non dopo: «Così percossa, attonita la terra al nunzio sta». Mephisto Waltz prosegue: «Sembra ieri l’attacco dell’11 settembre – mai dichiarato il numero reale di vittime, almeno 3mila – oltre ai 33mila tra le forze dell’ordine intossicati dal cocktail di polveri micidiali, responsabili di oltre 40mila casi di cancro».
Le «polveri micidiali» hanno procurato il cancro a 40mila persone: sono inclusi i 33mila intossicati tra le forze dell’ordine? Va’ a saperlo. Poi sostiene che «la II W.W. decretò la fine delle guerre mondiali», che suona tanto Porta Cicca inglisc. Se proprio non voleva scrivere in italiano «Seconda guerra mondiale», aveva a disposizione le esatte abbreviazioni inglesi di «World War II», cioè «WWII» o «WW2».
Persino il traduttore dell’iPhone arriva a «WWII», senza spazi e senza puntini. Tre errori in quattro lettere ci sembrano una prestazione degna di una finale olimpica. Conclusione in latinorum purissimo: «Mentre sull’altro fronte la scuola laica di Salerno (IX-X sec) “Regina sanitatis Salmatorum” possedeva una logica, un certo buon senso, che a volte restano ancora attuali».
Tralasciando il fatto che l’abbreviazione di secolo per lo Zingarelli si scrive con il punto (sec.), stando sec – senza il punto – per secante o per secondo (da evitare, raccomanda il dizionario), la «Regina sanitatis Salmatorum» è in realtà il «Regimen Sanitatis Salernitanum» (Regola sanitaria salernitana), trattato didattico compilato fra i secoli XII e XIII.
Ma comprendiamo che per Mephisto Waltz incombe il 2 novembre, giorno «salmatorum», delle salme, per restare al suo latino maccheronico.
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Titolo sopra la testata del Fatto Quotidiano: «Nel decreto Riaperture il governo infila norme contro la privacy senza urgenza». Esiste anche la privacy con urgenza? No? Allora bisognava scrivere: «Nel decreto Riaperture il governo infila senza urgenza norme contro la privacy».
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Marco Palma nella pagina del Giornale dedicata alla medicina: «Utile anche l’alga spirulina, nota soprattutto per i suoi potere (sic) disinfiammatori, e in grado di stimolare la flora batterica».
Quattro righe dopo: «La spirulina stimola inoltre flora batterica intestinale». Pare che stimoli anche la ripetitività.
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Sull’Osservatore Romano il direttore Andrea Monda torna incontinente con due articoli nello stesso giorno, ma la quantità va a scapito della qualità. Nel primo chiama l’aristocratico gesuita francese Michel de Certeau, in una forma inglese de noantri, Michael De Certeau.
Nel secondo scrive Andrè Gide invece di André Gide, palesando definitivamente un debito scolastico con il francese. E tocca il fondo con un latino da matita blu, scrivendo «unde malo» invece di «unde malum». Ma i giornalisti del quotidiano vaticano, per regolamento, un tempo non dovevano conoscere almeno il latino?