CIAK, VASCO AL CINEMA - “PENSAVO DI MORIRE A 35 ANNI. INVECE IL MIO DNA ROBUSTO, DI MONTAGNA, MI HA FATTO ARRIVARE FIN QUI E NON INTENDO MOLLARE” - ''GLI STADIO? ORA LI INVIDIO. HANNO VINTO SANREMO, IO NO. E IO AMO IL FESTIVAL, NON SONO SNOB” - -

In attesa del poker di concerti all’Olimpico di Roma, Vasco Rossi è al cinema col suo film-concerto - “Curreri è tutto arrosto e niente fumo, in Italia questo non paga - Sono tempi difficili, l’omicidio Varani mi ha colpito. I due assassini si sono giocati la vita - La mia vita sulla Treccani? Che meraviglia, il riconoscimento di quasi 40 anni di carriera”... -

Condividi questo articolo


VASCO ROSSI VASCO ROSSI

Luigi Bolognini per “la Repubblica”

 

Con gli stadi Vasco Rossi ha un rapporto d’amore degno di Messi o, essendo interista, di Mazzola o Milito: come lui nessuno mai in Italia li sa riempire quasi a comando. E solo sul palco si sente se stesso: «Quando sono nel camerino non sono io e quando sento fuori tutti che urlano il mio nome penso che stiano aspettando qualcun altro, e io sto tranquillo».

 

Il pubblico griderà ancora il suo nome all’Olimpico di Roma il 22, 23, 26 e 27 giugno, «quattro volte non l’ha fatto nessuno, neanche Vasco Rossi, e io voglio battere Vasco Rossi, anche nel senso di picchiarlo», scherza.

 

VASCO VASCO

Saranno le uniche date estive italiane del 2016, «a San Siro ci rivediamo nel 2017». Ma intanto lo si può vedere dal vivo in Tutto in una notte Livekom2015, cofanetto che riprende in cd, dvd e blu-ray il concerto del 3 luglio 2015 a Napoli: 11 telecamere puntate su palco, musicisti e pubblico, le canzoni alternate a suggestioni filmate di Valentina Moar in una città notturna.

 

Esce venerdì, ma fino a mercoledì il film è in proiezione in 300 cinema. Ieri il rocker di Zocca l’ha presentato all’Odeon di Milano con un bagno di folla che ha invaso pure piazza Duomo.

 

Come mai proprio la data di Napoli, Vasco?

CURRERI VASCO CURRERI VASCO

«Perché è stata storica. Lo stadio San Paolo riapriva alla musica dopo 11 anni, e l’ultimo a esibirsi ero stato proprio io. Poi alla fine De Magistris si è accorto che non solo non succede mai niente di brutto ai concerti, ma che anzi facciamo pure le pulizie sia all’inizio che alla fine e che la musica va vissuta in spazi così. Anche perché non ne abbiamo altri in Italia».

 

Dagli stadi agli Stadio, gruppo con cui lei ha un legame speciale.

«Che emozione vederli vincere Sanremo, sono una delle band più sottovalutate, Gaetano Curreri è tutto arrosto e niente fumo forse in Italia questo non paga. E senza il suo aiuto non avrei mai cominciato. Certo ora li invidio: a Sanremo erano arrivati ultimi due volte, come me, ma ora l’hanno vinto. Io no, e io amo Sanremo, non ho snobismi».

VASCO TUTTO IN UNA NOTTE VASCO TUTTO IN UNA NOTTE

 

Nel concerto napoletano ha cambiato un verso di “Vita spericolata”. Ora “ognuno in fondo è perso dentro i Facebook suoi”, non nei “fatti”.

«E dal vivo resterà per sempre così. Facebook è stata la cosa più importante inventata dopo il telefono, ne ha la stessa utilità: mette in comunicazione la gente a distanza. Ed è il nuovo modo per farsi i fatti tuoi, e anche gli altrui.

 

Il contatto umano è sempre magnifico, ma Facebook aiuta a superare le timidezze. Poi come tutte le cose si può usare anche male, tanto che ho chiuso la mia pagina privata. Ho già abbastanza casini per conto mio senza crearmene altri con polemiche e litigi».

 

Che tempi sono questi, Vasco?

«Difficili, anche se c’è sempre la tendenza a dire che una volta era meglio. Lo dico anch’io, ovvio, perché invecchio. Ma non dimentichiamo che pochi decenni fa c’era una guerra mondiale da 70 milioni di morti. Certo mi ha colpito moltissimo l’omicidio di Luca Varani a Roma: i due giovani assassini si sono giocati la vita. Manca senso di responsabilità ».

 

foffo marco prato manuel luca varani foffo marco prato manuel luca varani

Parlando di vita, la sua è da poco sulla Treccani.

«Che meraviglia, il riconoscimento di quasi 40 anni di carriera, il segno di quel che ho saputo comunicare essendo sempre me stesso, senza filtri né autocensure. Io scarico il mio inconscio nella musica: è come se la chitarra mi possedesse e mi facesse dire cose che neppure io ammetto di pensare, e invece le penso e le dico. A volte mi sorprendo da solo».

 

E di sé cosa l’ha più sorpresa finora?

VASCO ROSSI VASCO ROSSI VASCO ROSSI VALENTINO ROSSI VASCO ROSSI VALENTINO ROSSI

«Due cose. L’essere sopravvissuto ai miei 35 anni: mi ero tarato per morire a quell’età, invece il mio Dna robusto, di montagna, mi ha fatto arrivare fin qui e a questo punto non intendo mollare. E poi il riuscire a comunicare anche a gente che ha un quarto dei miei anni».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….