Marco Giusti per Dagospia
THE GERMAN DOCTORA volte vivi vicino ai mostri e neanche te ne accorgi. Non solo. I mostri ci fanno vedere il loro lato migliore, umano. Prendi il dottor Josef Mengele. Se non sapessi quello che ha fatto nei campi di concentramento nazisti e le sue idee sulle razze pure potrebbe apparire come una bravissima persona, un uomo affascinante, un medico geniale, capace anche di curare una ragazzina malatissima.
E se scopri che questo medico che sta salvando la vita a tua figlia è davvero quel mostro cercato da tutto il mondo come un criminale di guerra, cosa fai? Mettiamoci anche che la ragazzina è attratta e legatissima a questo medico criminale. Questo è più o meno il tema di "The German Doctor" ("Wakolda"), un buon film argentino diretto, prodotto e scritto da Lucia Puenzo, alla sua terza regia, che lo ha tratto da un suo romanzo. Pur presentato a Cannes a "Un Certain Regard" e scelto dagli Argentini per la corsa all'Oscar, è più un thriller che un film d'arte, anche perché la storia, ricostruita meticolosamente dalla Puenzo, è troppo forte per prestarsi alle divagazioni artistoidi.
SCENA DEL FILM THE GERMAN DOCTOR LOCANDINA DI THE GERMAN DOCTORLa cosa più autoriale del film è l'incredibile lavoro che ha fatto l'artista argentino Andy Riva per ricostruire un possibile diario con tanto di disegni del dottor Mengele, quasi un'opera a sé, che diventa presto parte integrante del film. Anche perché il buon dottore tedesco, interpretato da Alex Brandemuhl, che lo tiene segretamente con sé, ci trascrive non solo i pensieri, ma ci ha disegnato pure tutti i suoi esperimenti che ha condotto nei campi utilizzando gli ebrei come cavie umane.
SCENA DEL FILM THE GERMAN DOCTORSiamo in Patagonia nel 1960, e una famigliola composta dalla mamma Eva, Natalia Oreiro, il marito Enzo, Diego Peretti, e da tre figli, dei quali una, Lilith, interpretata da Florencia Bado, malatissima, si ritrova come vicino di casa in quel di Bariloche un misterioso medico tedesco, ben protetto dalla sua comunità, che dimostra però di poter curare la ragazzina.
Solo nel corso del racconto, con l'arrivo di un gruppo di ebrei a caccia di nazisti infrattati in Sudamerica, iniziano i sospetti. La Puenzo costruisce il suo film come un thriller vecchio stile, molto anni '40, sfruttando molto i set naturali argentini e i suoi ottimi attori. Non male. In sala dall'8 maggio.
SCENA DEL FILM THE GERMAN DOCTOR