(ANSA) - C'era anche la rockstar britannica Sting, al secolo Gordon Sumner, insieme alla moglie Trudie Styler, all'udienza generale di papa Francesco nell'Aula Paolo VI. Sting, in t-shirt grigia e giacca chiara, e la moglie, in abito nero, seduti nelle prime file, hanno potuto vedere il Papa da vicino e salutarlo all'inizio dell'udienza mentre lui attraversava il corridoio centrale della Sala Nervi e si dirigeva verso il palco, dove oggi ha tenuto la sua catechesi sul tema dell'idolatria.
Sting, riferisce l'Osservatore Romano, ha presentato al Papa contenuti e obiettivi dello spettacolo "Giudizio Universale. Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel", in scena all'Auditorium Conciliazione. Prodotto con la consulenza scientifica dei Musei Vaticani, l'originale spettacolo ha per protagonista assoluta proprio la Cappella Sistina. A realizzarlo è stato Marco Balich, ideatore di cerimonie olimpiche.
"Quando ho visto la Cappella Sistina - confida il musicista, che è autore del tema principale - sono rimasto folgorato dal genio di Michelangelo. Fare una 'colonna sonora' di una simile visione è un'esperienza mistica!. Particolarmente attento alla dimensione spirituale e alle questioni solidali - già nel 1989 scrisse di suo pugno a Giovanni Paolo II per sostenere la causa dei popoli dell'Amazzonia - Sting, al termine dell'udienza, ha nuovamente visitato la Cappella Sistina, sostando anche nella Cappella Paolina e nella Sala Regia.
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