ALBERTO MATTIOLI per lastampa.it
Dopo il corista, per fortuna già guarito, alla Scala c'è un altro artista positivo al Covid-19. È un allievo dell'Accademia, nel cast della "Salome" di Strauss che avrebbe dovuto debuttare domenica prossima ed è forse lo spettacolo più atteso dell'intera stagione. Come conseguenza della brutta notizia, un comunicato del teatro informa che "è stata disposta la proroga fino alla giornata di mercoledì 11 marzo della sospensione cautelativa delle attività artistiche, tecniche ed amministrative già in atto dal giorno 26 febbraio", mentre il teatro era già chiuso precauzionalmente al pubblico dal 23, dopo la prima (e per il momento ultima) recita del "Turco in Italia" di Rossini.
Mentre tutti i lavoratori della Scala che siano entrati in contatto con il cantante positivo sono invitati a mettersi in contatto con l'infermeria (ma la prova del tampone sarà effettuata soltanto a chi dovesse eventualmente manifestare dei sintomi), resta il serissimo problema di una stagione che rischia davvero di essere compromessa. Di "Salome" salteranno sicuramente tanto la prima, l'8, che la seconda, l'11.
Ma, anche nel caso che la Scala riaprisse, lo spettacolo non è pronto perché le prove non sono state completate, quindi a oggi non si sa se e quando l'opera di Strauss, che dovrebbe essere diretta da Riccardo Chailly con la regia di Damiano Michieletto, andrà effettivamente in scena. Fra l'altro, la Scala ne aveva venduti i diritti alla Rai, il che significa rinunciare ad alcune centinaia di migliaia di euro. Stessa incertezza per "Madina", l'attesa novità di teatro-danza di Fabio Vacchi con Roberto Bolle che dovrebbe debuttare il 22 e le cui prove sono pure sospese.
Se il danno artistico è enorme, quello economico non è da meno. Fonti del teatro stimano a "più di un milione di euro a settimana" la perdita del botteghino. Per il nuovo sovrintendente, Dominique Meyer, ufficialmente in carica da tre giorni, è un inizio tutto in salita. Nel comunicato, la Scala ringrazia "il suo pubblico e tutti i lavoratori per la serenità con la quale stanno affrontando un momento che richiede a tutti senso di responsabilità collettiva". Non sono giorni facili, in un teatro spettrale dove sono in presenti soltanto i dirigenti dei vari settori, i portinai e l'infermiera. E dove la musica tace.