DAGOREPORT
1 – SOS CANTONE. Il Corriere diretto da Machete Fontana pubblica, a firma di Sergio Rizzo, mezza pagina per denunciare la realizzazione di un punto di ristoro sul tetto del romano Palazzo di Giustizia, che ora ospita gli uffici della Cassazione. Il cosiddetto Palazzaccio sottoposto a vincolo urbanistico. Forse, a causa delle polveri sottili, in via Solferino non si sono accorti che nella Milano “capitale morale” d’Italia (new copyright Raffaele Cantone) ben due ristoranti sono spuntati su altrettanti edifici monumentali senza provocare altrettanto scandalo: il «Priceless Milan», un cubo di acciaio e vetro piazzato in cima alla Galleria con vista Duomo e il ristorante vip (200 euro a persona) sul tetto della storica sede della Banca Commerciale (oggi Banca Intesa di Abramo Bazoli) in piazza della Scala con affaccio su Palazzo Marino, sede del comune.
CORTE DI CASSAZIONE PALAZZACCIO
2 – SOS CANTONE. A proposito della sortita di Cantone su Milano capitale morale del Bel paese, al tribunale ora stringono le dita per scaramanzia. Da quando il Wolf del cazzaro Renzi - l’’’aggiustatore’’ Harvey Keitel nel film “Pulp fiction” di Tarantino -, ha cercato l’endorsement con il probabile candidato sindaco Giuseppe Sala, è scoppiato un altro scandalo proprio dentro le mura del Palazzo di Giustizia. Un giudice tributario d’appello è stato arrestato in flagranza di reato mentre intascava i primi 5.000 euro dei 30.000 chiesti ai legali di una multinazionale per aggiustare un contenzioso milionario.
3 – SOS CANTONE. Finisce al rogo della potere giudiziario anche la brava e simpatica Caterina Malavenda, considerata la Giovanna d’Arco dei giornalisti. L’ex allieva dell’avvocato Corso Bovio da sempre è impegnata a difendere la liberta di stampa di fronte ai magistrati, ma stavolta deve aver sbagliato cavallo da cui è caduta pesantemente in un’aula del tribunale di Bologna.
E lì che si è consumato il ruzzolone di Caterina che per una volta, ahimè, non aveva scelto di perorare la causa dell’ex direttore de il Mondo e Finanza e Mercati, il giornalista Gianni Gambarotta difeso dall’avv. Massimo Bassi, bensì quella della nota pierre Giuliana Paoletti sentitasi querelata per un articoletto che chiamava in causa la sua Image Building per effetto dello scandalo Parmalat-Lactis. Il Gip bolognese ha stabilito “il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste”. E la sentenza è diventata irrevocabile dato che non è stato presentato ricorso.
4 – SOS CANTONE. Dichiara ai media l’ex amministratore dell’Expo-Flop, Giuseppe Sala: “Come finanzierò la mia campagna elettorale a sindaco di Milano? Spenderò poco e pubblicherò online entrate e uscite”. A quando i milanesi conosceranno - via Web - anche il bilancio (in profondo rosso?) della Fiera della Vanità di Rho e Pero? Ah saperlo…
5 – SOS CANTONE. Raccontano i beni informati che il finanziere-mecenate, Francesco Micheli, dopo essersi sbarazzato della rassegna musicale MiTo ha messo in vendita anche lo “Shenandoah”, cutter storico di oltre 55 metri.
6 – SOS CANTONE. Chi sarà il nuovo direttore di Novella2000 dopo che l’ex rivista di gossip rizzoliana è stata acquistata dalla pitonessa-editrice Daniela Santachè? Al “Baretto” di via Senato, quartier generale della coppia Santachè&Sallusti, si sussurra che dopo il no di Selvaggia Lucarelli, opinionista del Fatto e blogger di successo, non dispera di tornare su quella poltroncina direttoriale anche Candida Morvillo, ex di Canio Mazzaro, a sua volta socio in affari ed ex marito di Daniela.
7 – SOS CANTONE. Sostiene (a ragione) Milly Moratti sul futuro candidato sindaco: ”Vedo troppi personalismi. Ma nessuno può dare patenti di civismo. Sala? Non mi è piaciuto. Nessuno può dare, insisto, patenti e medaglie di civismo”.