Lettera di David Riondino a Dagospia
Gentile signora Simona Voglino Levy (giornalista di Libero, ndr), Mi scusi se la disturbo, ma ho letto una sua intervista che mi riguarda da vicino, e mi permetto di rubarle pochi secondi. Leggo che la signora Colombo avrebbe scritto Maracaibo, fantasia tropicale, sulla base di una storia raccontatale da chissà chi.
Il chissà chi ero io, come può facilmente verificare in rete. Avevo composto la canzone con quella storia, quelle parole e quella musica. Comprese le pistole machines, i pescecani, le zanne bianche e l'accento sulla i di Maracaibo.
L'intervista mi stupisce dato che c'è un procedimento legale in corso con la suddetta Colombo a proposito dei diritti della canzone. La canzone fu poi elaborata da Colombo e altri professionisti, quindi editata da Carosello. Io ero legato a un altro editore, coeditare pareva complicato: come si usava a quei tempi, e in amicizia, le dissi di firmar lei, e che quando potevamo avremmo ridepositato, dividendo a metà i diritti.
La qual cosa, quando fu il momento, madame Colombo non volle più fare. Evidentemente, a forza di cantare solo quella, si è convinta di averla scritta: ma Zazà sa benissimo chi c'era a Maracaìbo.
La risposta, la darà un tribunale. Trovo però molto strano che, con una azione legale in corso, Colombo rilasci interviste così provocatorie. Anche perché in altre occasioni non ha avuto problemi a dichiarare che facevo parte della canzone: così come mai ne ho avuti io a dire che lei ne ha riadattato una parte. Molto più semplice sarebbe andare a ridepositare finalmente il pezzo a nome di tutti e due, e finalmente pacificarsi con la cantica, che a quanto leggo spesso la crucciò. Poi, in caso, rovistare nelle segrete della Siae per vedere se qualcosa ne esce fuori.
(Leggo che avrebbe tradotto anche Joaquin Sabina: deve esserci un errore di trascrizione nell’intervista. Sergio Sacchi mi conferma che le traduzioni sono tutte sue).
David Riondino
LINK ALL'INTERVISTA DI "LIBERO" A LU COLOMBO